Justified

“C’è un nuovo sceriffo in città!”, vi ricordate questa citazione? Siete Lost?

In questo telefilm, genere crime/drama, è come se gli autori avessero preso abbondantemente spunto e volessero esaudire i nostri desideri di fans, ormai Lost, nel vedere e scoprire la vita precedente o parallela o di un’altra dimensione di James Ford – Sawyer – LaFleur.

Ma andiamo per ordine: vi piace un’ambientazione country? Il vero south? Il suo accento e le parole biascicate? Adoravate l’uomo con la pistola più veloce del West?

Beh, è tornato!

Raylan Givens, un U.S. Marshal, lavora a Miami ma, in un duello, seduti al tavolo di un famoso ristorante della città, fredda un pezzo grosso della malavita locale affiliato ai Cartelli dello spaccio Messicano. Lui dichiara che era “justfied”, visto che è stato il secondo ad estrarre l’arma, ma il suo capo lo trasferisce in Kentucky, nei pressi della mineraria Contea di Harlan, paese d’origine da cui Ray era fuggito anni prima dopo il divorzio.

Ritrovarsi a “casa” non sarà facile, rivedere un padre truffatore che fa quadrupli Long-con ai trafficanti pezzi grossi della zona, allo sceriffo, all’F.B.I., alla compagna, al figlio e a tutti quelli che gli capitano. (interpretato da Raymond J. Barry, che in Lost era il nonno di Jack).

Una ragazza, Ava, che già da piccola aveva il debole per lui; appena lo vede sull’uscio della propria casa trova il coraggio di sparare al marito violento e delinquente in sala da pranzo davanti a Ray, mentre i due uomini seduti a tavola stavano ripetendo “Mezzogiorno di fuoco”, ma anche lei era “justified”.

Ovviamente il suo capo l’unica raccomandazione che gli fa è di tenersi alla giusta distanza dalla ragazza/testimone/indiziata, indovinate lui che fa?

Rivedrà un vecchio amico, figlio del boss della zona Bo (M.C. Gainey, Tom in Lost), che continua ad aver lo stesso vizietto, rapinare banche e far saltare in aria le cose.

Nella seconda stagione conosceremo meglio una famiglia, madre e due figli, di cui uno è Jeremy Davies, il Daniel Faraday di Lost, e il suo braccio destro è Bram (Brad William Henke), dediti alla coltivazione della più vasta piantagione di marijuana dello stato.

Vogliamo parlare dell’ex moglie? Risposata con un agente immobiliare che ha debiti con dei pericolosi strozzini?! Ray aiuterà anche loro ad uscire dal problema, ovviamente in maniera sempre molto “justified”.

In ogni episodio Ray ammazza almeno un delinquente, a fine prima e inizio seconda stagione si dedicherà di più al sesso e, allentando le tensioni e la rabbia repressa, cercherà di risolvere le questioni in maniera meno definitiva e “justified”.

Purtroppo Timothy Olyphant (Tutte le cose che non sai di lui), l’attore che interpreta Raylan Givens, non è Josh Holloway che riesce a dare uno spessore e una tridimensionalità ad un personaggio che ha le sue “justfied” nell’essere come è, cinico, razionale, tagliente e a volte spietato, per divenire anche retto, stimabile o tenero e vulnerabile; ma, in mancanza dell’unico e solo, ci possiamo accontentare di questo Marshal sornione dal grilletto facile che va in giro con un cappello a falda larga da cow-boy.

La canzone della sigla è “Long Hard Times to Come” dei Gangstagrass (ft. T.O.N.E-z)

Il personaggio di Raylan Givens è stato creato dallo scrittore Elmore Leonard ed anche protagonista dei romanzi Pronto e a caro prezzo (Riding the Rap) e del breve racconto Fuoco in buca (Fire in the Hole).

Ma per me è uno scopiazzamento e riadattamento del personaggio di Sawyer, nulla è per caso, anche il ricongiungersi, come attratti da una calamita, di molti attori/personaggi di Lost… la luce è vicina?

6 stagioni da 13 episodi, 45 minuti ognuno.

Rating: ★★★★★★★☆☆☆ 

Cast

Timothy Olyphant: Raylan Givens
Nick Searcy: Art Mullen
Joelle Carter: Ava Crowder
Jacob Pitts: Tim Gutterson
Erica Tazel: Rachel Brooks
Natalie Zea: Winona Hawkins
Walton Goggins: Boyd Crowder
Jere Burns: Wynn Duffy
Jeremy Davies: Dickie Bennett
Anno: 2010-2015

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