Daniel Faraday – Jeremy Davies

Infanzia – Inghilterra

Il piccolo Daniel suona il pianoforte, la madre lo interrompe. Eloise “Daniel… Sai cosa significa destino?” Daniel “No” Eloise “Destino significa che… se qualcuno ha un dono speciale, allora lo deve coltivare. Quanti battute ha segnato il metronomo da quando hai iniziato a suonare?” Daniel “864” Eloise “Il tuo dono, Daniel, è la tua mente. Una mente portata per la scienza, per la matematica, ed è mio… compito… far sì che tu segua il tuo percorso. Quindi, sfortunatamente… non c’è più tempo…per distrazioni” Daniel “Io voglio continuare a suonare il piano. Posso fare entrambe le cose. Posso crearmi il tempo” Eloise “Se solo sapessi farlo…”. (5.14 – Costanti e variabili – The variable)


Il giorno della laurea di Daniel

Lui e Theresa, la sua fidanzata escono dall’università, Eloise invita a pranzo solo lui, rivolta alla ragazza “Lo capisci, vero? È che non mi capita molto spesso di vedere mio figlio”, la ragazza capisce e dice a Daniel che si vedranno più tardi.

Al ristorante con la madre

Daniel “Sei stata scortese con Theresa” Eloise “Dici sul serio?” Daniel “Theresa è la mia ragazza…” Eloise “È la tua assistente di laboratorio. Dovresti concentrare le energie sul tuo lavoro” Daniel “Sul mio lavoro…” Eloise “Sì, è quella la cosa importante” Daniel “Sì, sei stata abbastanza chiara. Perché sprecare il mio dono con una donna?” Eloise “Mi spiace dirtelo, Daniel, ma non avrai tempo per le relazioni. Le donne della tua vita non riceveranno altro che dolore” Daniel “E quello che vorrebbe significare?” Eloise “Significa che il tuo lavoro sarà sempre al primo posto, tutto qua” Daniel “Solo Perché è quello che mi hai sempre spinto a fare, mi hai spinto, mi hai spinto e mi hai spinto, ma quando sarà abbastanza, mamma? Quando? Sono il più giovane dottore che si sia mai laureato a Oxford, ho appena ricevuto una sovvenzione di un milione e mezzo di sterline per la ricerca. Cos’altro devo fare?” Eloise “Una sovvenzione? Magnifico. Da parte di chi?” Daniel “Non lo so, mamma… Un industriale… Widmore, mi sembra. Charles Widmore” Eloise “Non voglio litigare con te, Daniel. Non sono venuta qui per questo” Daniel “E allora Perché sei venuta?” Eloise “Per congratularmi con te. Buona fortuna, Daniel. E spero che tu sappia che lo penso davvero”.

Eloise gli ha regalato un diario, in prima pagina c’è scritto “Daniel, qualsiasi cosa accada, ricorda che ti vorrò sempre bene”. (5.14 – Costanti e variabili – The variable)

1996 – Oxford

Desmond va a trovare Daniel nel suo studio al dipartimento di Fisica.
Desmond “Uh, mi scusi. Io… io sono Desmond Hume e, uh, mi hanno detto che l’avrei trovata qui. E credo di essere.. appena stato nel futuro” F “Il futuro?” D “Si. Uh, Io… io ho parlato con lei quando ero lì. Lei, uh, lei mi ha detto di venire qui a… a Oxford, a cercarla. Lei… lei ha detto che mi avrebbe aiutato” F “E perché non l’ho aiutata quando era lì, nel futuro?” D “Scusi?” F “perché non le ho fatto evitare il mal di testa da viaggio nel tempo? Lei… lei capisce cosa intendo? Sembra piuttosto… inutile? E non crede che i miei stimati colleghi avrebbero potuto inventarsi qualcosa un pò più credibile, eh? Che razza di scherzo è questo? Paradosso temporale… che mancanza d’originalità” D “Imposti la sua macchina a 2,342 e… e si assicuri che oscilli a 11” F “Va bene, ora… ora lei…mi spiegherà chi le ha detto quei numeri” D “Lei” F “No, questo questo è ridicolo” D “So di Eloise” nello studio di Daniel D “Cosa… cos’è tutto questo?” F “Qui è dove faccio le cose che Oxford disapprova. Va bene, questa versione futura di me, uh, lui… lui ha menzionato questo incontro, giusto? Ovviamente. Quindi io… io mi ricorderei che sei venuto a Oxford, giusto? Mi ricorderei di questo momento, qui, adesso” D “Veramente, ehm, no” F “No?” D “Forse l’hai solo dimenticato” F “Certo, come no. Come potrebbe accadere?” D “Quindi, questo… questo sta cambiando il futuro?” F “Non si può cambiare il futuro” D “A che serve quello?” F “Radiazioni” D “Ce n’è uno per me?” F “Non ti serve. è per esposizioni prolungate. Io… io lo faccio 20 volte al giorno” D “Allora cosa metti sulla testa?” F “Già. Questa… questa è Eloise” D “A che serve questo?” F “Questo…se i numeri che mi hai dato sono giusti, questo farà sfasare Eloise nel tempo, proprio come te” D “Cos’è successo?” F “ Aspetta, shh, shh. Non è ancora tornata. Eccola. Va bene, ecco… ci siamo. Dai, dai. Così. Ha funzionato! è… è incredibile” D “Scusami. Come fa un topo che corre in un maledetto labirinto a essere così incredibile?” F “L’incredibile è che ho completato il labirinto questa mattina, e non le insegnerò come attraversarlo se non fra un’ora” D “Q… quindi… quindi tu…l’hai mandata nel futuro” F “No, no, no, la sua coscienza, la sua mente” D “Quindi… quindi come mi aiuta tutto questo?” F “Tu? Aiutarti? Non capisco. Devo aiutarti io? Non ti ho mandato qui io per aiutare me?” D “Non so perché mi hai mandato qui. Tutto ciò che so di te è che finirai…su una qualche dannata isola” F “Un’isola? Che isola? Pe… perché andrei su un…”. Desmod sviene.

Desmond “Cos’è successo?” Faraday “Oh, uh, sei tornato. E…sei stato via per quasi 75 minuti” D “Via?” F “Oh, sì. Sì, sì. Sei… vuf. Sei diventato catatonico nel bel mezzo di una frase. Ti ho dovuto portare alla sedia. Allora, immagino tu fossi…eri di nuovo nel futuro?” D “Si” F “Per quanto?” D “Non lo so. Cinque minuti? perché continua a succedere?” F “Uh, nel tuo caso, immagino che la progressione sia esponenziale. Ogni volta che la tua coscienza salta nel futuro, diventa sempre più difficile tornare indietro. Starei attento ad attraversare la strada se fossi in te” D “Cosa le è successo?” F “è morta” D “Si, lo vedo. Come?” F “Aneurisma cerebrale, probabilmente. Non lo so. Più tardi farò un’autopsia” D “Succederà anche a me?” F “Gli effetti sembrano variare da caso a caso, ma, uh…” D “Rispondimi! Se continua a succedere, morirò?” F “Non lo so. Penso… che il cervello di Eloise sia andato in corto circuito. I salti tra il presente ed il futuro… alla fine lei… non riusciva più a stabilire cosa fosse cosa. Non aveva un’ancora” D “Che intendi, “un’ancora”?” F “Qualcosa di familiare in tutti e due i momenti. Tutto questo… lo vedi? è pieno di variabili. è casuale. è caotico. Ogni equazione ha bisogno di stabilità, di qualcosa di conosciuto. Si chiama costante. Desmond, tu non hai nessuna costante. Quando vai nel futuro, niente lì ti è familiare. Perciò se vuoi fermare questa cosa, allora devi trovare qualcosa lì, qualcosa a cui tu tieni veramente che esista anche qui nel 1996” D “Questa costante…può essere una persona?” F “Sì, forse. Ma ti ci devi mettere in qualche modo in contatto”. (4.05 – La costante – The constant)

2004

C’è una donna che cammina per casa.
In tv “Questo straordinario filmato ci arriva dalla Christiane I, una nave di soccorso…” badante “Come vuoi le uova, Dan?” tv “Per più di due mesi, ha scandagliato le profondità della Faglia di Sunda…” badante “Cos’è successo, hanno trovato quell’aereo scomparso? Dan? Dan, Perché sei così turbato?” Daniel “Non lo so”. (4.02 – Morte accertata – Confirmed dead – 5.14 – Costanti e variabili – The variable)

Suona alla porta, Badante “Hai una visita, Dan. Le andrebbe del tè?” Widmore “Sarebbe splendido. Ciao, Daniel”.
Daniel “Mi… Mi scusi, signore. Non… Caroline non le ha detto che ho… una malattia che incide su… sulla memoria” Widmore “Non essere imbarazzato. Non ci conosciamo. Mi chiamo Charles Widmore” Daniel “Charles… Lei è il Charles Widmore… che ha sovvenzionato la mia ricerca? È davvero un piacere conoscerla, signore. La prego, si accomodi. C’è un pò di disordine…”

Daniel “Avevo intenzione di… ringraziarla, prima… prima di lasciare Oxford” Widmore “Intende, prima di essere licenziato” Daniel “L’ho testato… L’ho testato su di me prima” Widmore “Va tutto bene, Daniel” Daniel “Non avrei mai voluto… far del male a Theresa” Widmore “Per favore, va tutto bene. Non è per questo che sono qui. Sono venuto per offrirti un’altra opportunità” Daniel “No, io… No, mi spiace. Non posso. Non penso di poter…” Widmore “Ho detto qualcosa che ti ha turbato?” Daniel “È questo… incidente aereo. Non so Perché mi addolori così tanto. È così triste. Sono morti” Widmore “Daniel. E se ti dicessi… che non sono morti. E se ti dicessi… che l’aereo è una messa in scena. Una complicata… e costosa messa in scena” Daniel “E come fa a saperlo?” Widmore “Perché ce l’ho messo io là” Daniel “Perché me lo sta dicendo?” Widmore “Perché domani non ti ricorderai nulla. Daniel. Il vero volo 815 della Oceanic è precipitato su un’isola. Un’isola speciale. Con proprietà scientifiche uniche. Voglio che tu vada su quell’isola. Ciò ti aiuterà nelle tue ricerche, ti mostrerà cose che non hai nemmeno sognato. E cosa più importante… ti guarirà, Daniel. La tua mente, la tua memoria…” Daniel “Mi guarirà? Perché sta facendo tutto questo per me?” Widmore “Perché sei un uomo dalle doti immense, e sarebbe un peccato che andassero sprecate” Daniel “Lei parla come mia madre” Widmore “Perché siamo amici di vecchia data”.

Anche Eloise va a trovare il figlio per parlargli dell’Isola.

Eloise “Ciao, Daniel” Daniel “Madre…Quando sei arrivata?” Eloise “Sono appena arrivata. Ti avrei chiamato ma…” Daniel “Me ne sarei comunque dimenticato” Eloise “Ho sentito che ti hanno offerto un lavoro” Daniel “Come fai a saperlo?” Eloise “Sapere è il mio lavoro. Sono venuta qui, Daniel… per dirti quanto sia importante che tu dica sì al signor Widmore. Che tu accetti questa… opportunità” Daniel “Non posso. Ha bisogno di qualcuno capace… di compiere calibrazioni spazio-temporali molto, molto complesse, calcolare coordinate e io… Non ne sono più capace” Eloise “Daniel… questo posto che ti ha menzionato, questa… isola… Ti ha detto che potrebbe farti stare meglio? E se fosse vero? Potresti proseguire con il tuo lavoro. Pensa soltanto a tutto quello che potresti realizzare” Daniel “Vuoi davvero che vada?” Eloise “Si” Daniel “Ti…Ti renderebbe fiera di me?” Eloise “Sì, Daniel, lo farebbe” Daniel “Allora lo farò”. (5.14 – Costanti e variabili – The variable)

2004: Arrivato sull’isola

Faraday chiama Minkowski, gli spiegherà che sono precipitati per la forte tempesta elettromagnetica e che non sa dove si trovino gli altri tre del suo team, ma George gli chiederà di continuare la conversazione non in viva voce davanti a Jack e Kate

Jack trova le maschere antigas, Faraday “Salvare voi e la vostra gente…Non posso davvero dire che sia il nostro obiettivo primario”.

Jack, Kate e Faraday trovano Miles che vuole vedere Naomi e punta verso i Losties una pistola.

Faraday “Che stai facendo? Che stai facendo? Sono brava gente” Miles “E allora perché Naomi ha usato il dannato codice? Già, ricordi quando ha detto: “dì a mia sorella che le voglio bene”? Beh, lei non ha una sorella. Questo è ciò che dobbiamo dire se veniamo catturati e abbiamo una pistola puntata alla tempia. Adesso per esempio Jack qui direbbe, “dì a mia sorella che le voglio bene”. Capisci?” Kate “Non abbiamo ucciso la vostra amica” Miles “Allora portatemi al suo cadavere”…Kate “Ascolta, anche se ti portassi al suo cadavere, non capiresti cos’è successo” Miles “Lo capirò!”. (4.02 – Morte accertata – Confirmed dead)

Daniel, vicino all’elicottero decide di fare un esperimento, telefona a Regina sulla nave e le dice di lanciarle il carico, ma non arriva sull’Isola nel “previsto”. Lapidus dice a Jack che Faraday fa sempre di questi esperimenti sulla nave. Finalmente arriva il missile lanciato dalla nave, ma i timer dentro fuori isola mostrano orari diversi. (4.03 – L’economista – The Economist)

Charlotte in spiaggia fa fare degli esercizi di memoria a Daniel con 3 carte coperte. Charlotte “Okay, dimmi…cosa ti ricordi?” Faraday “Okay… uhm… regina di quadri. Poi c’è… sei… di… fiori. Scusa. E poi abbiamo il 10 rosso di… cuori può essere?” Charlotte “Due su tre. Non è male. è un progresso” Faraday “Tre carte, Charlotte. è davvero un progresso?”. (4.04 – Pessimi affari – Eggtown)

Daniel dice a Jack “La vostra percezione di quanto tempo è passato da quando i vostri amici sono partiti non corrisponde necessariamente al tempo che è effettivamente trascorso dalla loro partenza…..Se Frank ha volato sulle coordinate che gli ho dato, se è rimasto su quelle, allora andrà tutto bene” Jack “E se non lo avesse fatto?” Daniel “Allora ci potrebbero essere degli effetti collaterali”.

Daniel in spiaggia e Lapidus sul cargo mettono in comunicazione Jack e Sayid. Jack “Pronto?” Sayid “Jack? Sono Sayid. Sono sul cargo” Jack “State bene? Dove diavolo siete stati?” Sayid “è successo qualcosa durante il volo, e ora Desmond è in infermeria….Sembra che non mi riconosca e che non sappia dove si trova” Jack “Effetti collaterali?” Faraday “Aspetta, il tuo amico, Desmond… è stato esposto di recente ad alti livelli di radiazioni o elettromagnetismo? Okay, ascolta, uh, non sappiamo perché, ma andando e tornando dall’isola, certe persone possono diventare un pò…confuse” Sayid “E… quindi? Si tratta di amnesia?” Faraday “No, non è amnesia”. Sayid passa il telefono satellitare a Desmon. Faraday “Desmond, mi chiamo Daniel Faraday. Ci siamo conosciuti ieri prima che decollaste, ma immagino che tu non te lo ricordi. Dico bene?” Desmond “Decollati? Cosa?” F “Desmond, non abbiamo molto tempo per parlare, quindi ho bisogno che tu mi dica in che anno pensi che ci troviamo” D “Che cosa vuoi dire, che anno credo che… è il 1996” F “Va bene, Desmond. Desmond, ascolta, tu… devi dirmi…dove sei?” D “Io… sono in una specie di infermeria” F “No, no, no. Non in questo momento, Desmond. Dove dovresti essere? Dove sei nel 1996?” D “Io… sono a Camp Millar. è un reggimento reale scozzese. è, uh, appena a nord di Glasgow” F “Desmond, ascolta, quando succederà di nuovo, Desmond, devi salire su un treno. Sali su un treno e vai a Oxford. Università di Oxford. Dipartimento di fisica Queen’s College, va bene?” D “C- Cosa? perché?” F “perché devi venirmi a cercare. Dov’è? Dov’è? …Il mio diario, il mio diario. Mi serve il mio diario o non gli crederò” Jack “perché pensa di essere nel 1996?” F “Non lo so. Non lo so. è imprevedibile. è un effetto casuale. A volte lo sfasamento è solo di un paio d’ore. A volte è di anni” J “Aspetta, aspetta, tutto questo è già successo?” F “Desmond, sei ancora lì? Ok, Desmond, ascolta, quando mi incontrerai al Queen’s College, dovrai dirmi di impostare la macchina a 2,342” D “Come?” F “Va bene, hai capito? 2,342. E l’oscillazione deve essere 11 Hertz. Hai capito, Desmond?…Ancora una cosa… Desmond. Se i numeri non mi convinceranno, dovrai dirmi che sai di Eloise”. Keamy e Omar interrompono la conversazione.

Ma vediamo sul Diario di Faraday e c’è scritto che Desmond è la sua costante. (4.05 – La costante – The constant)

Faraday e Charlotte si dirigono alla Tempesta, è una Stazione Dharma che ha due funzioni, di centrale elettrica, infatti fornisce energia all’isola ed è anche il luogo dove è custodito e controllato un gas tossico in grado d’uccidere tutti gli abitanti. Daniel e Charlotte vi si recano di nascosto per rendere inoffensivo il gas. Ci riusciranno. (4.06 – L’altra donna – The other woman)

Il mare porta a riva il cadavere di un uomo, il medico della Kamara. Jack “Gli hanno tagliato la gola. Ne sapete qualcosa?” Faraday “No, stava bene l’ultima volta che l’ho visto” J “Che è stato quando?” F “Quando? “Quando” è un termine un pò relativo”.

Per avere delucidazioni Faraday costruisce un telegrafo e invia alla nave questo messaggio “cosa è successo al dottore?”, lo riceve Omar sul suo telefono satellitare e gli risponde “di che stai parlando? Il dottore sta bene”, ma Daniel dice al gruppo che al messaggio hanno risposto “Ok. Non hanno esattamente detto cos’è successo al dottore…ma i vostri amici stanno bene….e l’elicottero ritornerà… domattina” ma Bernard dice che mente e da la corretta interpretazione del messaggio. Così un dubbio assale il leader che gli chiede: Jack “Avete mai avuto… intenzione di portarci via dall’isola?” Faraday “No”. (4.09 – Cambio delle regole – The shape of things to come )

Scopriamo che Daniel Faraday già sa della Stazione Dharma Orchidea, poiché Charlotte prende il diario di lui dove vi è disegnato il simbolo.
Sayid torna dalla Kamara con lo zodiac e Faraday riparte per portare i primi 6 Losties sulla nave, tra cui Sun, Jin e Aaron. (4.12 – Casa dolce casa – There’s no place like home, part 1)

Charlotte prima prepara lo zaino e dice a Daniel che salirà sul gommone con lui ma poi.. Charlotte “Resto, Daniel. Per adesso, comunque” Faraday “Charlotte. Non c’è nessun “per adesso”. Se non vieni via con me, per adesso potrebbe essere per sempre” C “Niente è per sempre” F “perché?” C “Avrebbe senso se ti dicessi che sto ancora cercando il posto dove sono nata?” F “No”. Così Daniel Faraday riparte con il gommone con altri 5 verso la nave, ma in mezzo al mare sono sorpresi da una luce accecante. (4.13 – 4.14 – Casa dolce casa – There’s no place like home, parts 2 & 3)

Flash – tra il 1994 e il 1999

Si ritrovano tutti in spiaggia ma il campo dei Losties non c’è più.

Faraday “Ascoltate, non abbiamo tempo. Mi dovete accompagnare a qualcosa costruito dall’uomo, di fabbricato… un qualsiasi punto di riferimento” Juliet “C’è una stazione Dharma a 15 minuti da qui” Faraday “è perfetta. Dobbiamo darci una mossa prima che succeda di nuovo, ok? … Il vostro campo non è sparito. Non è stato ancora costruito”. Juliet lo porta alla Stazione Dharma il Cigno e Sawyer nel tragitto gli da uno schiaffo per cercare una spiegazione da lui esauriente.
Faraday “Pensate all’isola come ad un disco che gira su un piatto. Solo che adesso il disco salta. Qualunque cosa Ben abbia fatto nella stazione Orchidea… Penso che possa averci sganciato….Dal tempo” Juliet “Allora è per questo che il campo è sparito? Perché l’isola si sta spostando nel tempo?” Faraday “O l’isola o noi. Ed è molto probabile che a muoverci siamo noi. Noi e la tua gente”. Sawyer “Dunque, in che “quando” ci troviamo, secchione?” Faraday “O siamo nel passato… o siamo nel futuro”.

Arrivati al Cigno – Flash – dopo il 27.12.04

Faraday “Questa è la botola?” Sawyer “Lo era. Saltata in aria, proprio come l’avevamo lasciata” Faraday “Ok. Perciò, “quando” ci troviamo ora? Dopo che siete precipitati sull’isola. Non sappiamo quando arriverà il prossimo flash, quando arriverai alla spiaggia, il campo potrebbe essere sparito di nuovo” S “E se non è sparito? E se l’elicottero non è ancora decollato?” Juliet “Potremmo avvertirli. Impedirgli di salire su quella barca” F “Non è così che funziona” S “E chi lo dice?” F “Non puoi cambiare niente. Non puoi. Anche se ci provassi, non funzionerebbe” S “E Perché no?” F “Il tempo è come una strada. Ok? Possiamo muoverci in avanti lungo quella strada, possiamo muoverci indietro, ma non potremo mai… creare una nuova strada. Se provassimo a fare qualcosa di diverso, falliremmo ogni volta. Qualunque cosa sia successa, è successa. So tutte queste cose perché questo diario contiene tutto ciò che ho appreso riguardo alla Dharma Initiative. Questo… è il motivo per cui sono qui. Io so cosa sta succedendo” S “Allora come possiamo fermarlo?” F “Non possiamo fermarlo” S “E allora chi può farlo?”.

C’è un altro flash e la botola ora è intatta – tra il 2001 e il 7.10.2004

Juliet “La botola è ricomparsa. Suppongo che non l’abbiate ancora trovata”
Sawyer “Il cielo può flashare quanto vuole, ma io non ricomincerò da capo, Dilbert .. Apri! Sono il fantasma del Natale futuro!” F “Stai sprecando tempo… Se non è successo…non può succedere! Non puoi cambiare il passato, James!”. Daniel convince Sawyer a desistere ed appena il gruppo si allontana dalla porta del Cigno con una scusa Daniel torna indietro e va a bussare lui stesso alla porta di ferro dicendo prima “Ti prego, fai che funzioni, ti prego, fai che funzioni, ti prego, fai che funzioni”, proprio come Doroty per tornare a casa ne Il mago di Oz.

La porta del Cigno si apre e Desmond compare in tuta gialla. Faraday “Non sparare!” D “Allora è meglio se mi spieghi Perché bussi alla mia porta da 20 minuti, fratello!” F “Desmond!” D “Sei lui?” F “Lui… chi? Il mio rimpiazzo” F “No. Non sono io. Non sono io. Non sono io. Sono…” D “Ti conosco?” F “Sì. In un certo senso… Ma ascolta, questo non è importante. Quello che è importante, Desmond… è quello che sto per dirti. Devi ascoltarmi. Tu sei l’unico che puoi aiutarci. Perché, Desmond… Le regole… Le regole per te non valgono. Sei speciale. Sei unicamente… e miracolosamente speciale” D “Di che stai parlando?” F “Ok, ascoltami. Ascoltami! Se l’elicottero è in qualche modo riuscito ad andar via dall’isola… Sei sei arrivato a casa…” D “Quale elicottero? Di che parli?” F “Ascolta! Devi ascoltarmi o delle persone moriranno. Il mio nome è Daniel… Faraday. Ed in questo momento, io e tutti gli altri che hai lasciato indietro… Siamo in grave pericolo. Sei l’unico che può aiutarci. Devi tornare all’Università di Oxford. Torna dove ci siamo incontrati. Devi andare lì e trovare mia madre. Si chiama…”. Flash (5.01 – L’assenza e il vuoto – Because you left)

Flash – 1954

Sawyer ha trovato un soprannome anche per Daniel, infatti appena lo vede di ritorno in spiaggia gli dice “Bentornato, dottor Wizard”, infatti Faraday tira fuori dal suo zaino uno strano strumento.
Sawyer rivolgendosi a lui “Beh, hai scoperto quand’è che il cielo si illuminerà di nuovo?” Faraday “Non lo so” Juliet “Penso che dovremmo prendere la Zodiac, e seguire una rotta navale” F “No, no, no. Non possiamo seguire una rotta qualsiasi. Prima di salpare…devo calcolare una nuova rotta e per farlo… devo determinare dove ci troviamo adesso. Temporalmente parlando”.
Ma gli effetti degli sbalzi temporali si fanno sentire infatti Charlotte confida a Daniel “Non riesco a farmi passare questo maledetto mal di testa. Non è solo quello. La cosa più strana è che prima stavo… stavo pensando a mia madre e… d’un tratto non riuscivo a ricordare il suo cognome da nubile” (5.02 – La grande menzogna – The Lie)

I sintomi di Charlotte continuano a peggiorare, Daniel “Hai le vertigini o ci vedi doppio?” Charlotte “Entrambe le cose, in realtà”.
Tutto il gruppo scappa dalla spiaggia per un attacco dall’alto di frecce infuocate, Miles, Daniel e Charlotte si dirigono al torrente come gli era stato urlato da Sawyer nella fuga generale, ma i tre vengono circondati da 6 uomini armati di arco e frecce, e una ragazza bionda gli punta il fucile contro.

I tre vengono portati in una tenda nel campo di questo gruppo vestiti da militari. Daniel cerca di rassicurare i suoi amici “Dobbiamo restare uniti fino al prossimo flash. Va bene? E poi tutto questo sparirà” Miles “E quando succederà?” D “Potrebbe succedere fra 5 minuti… o fra 5 mila anni”… Daniel “Ma devono pensare che siamo con l’Esercito Americano”. Entra un uomo nella tenda, è Richard Alpert “Ellie mi ha detto che non avete intenzione di rivelare dove si trova il resto della vostra squadra” Daniel “E Perché mai dovremmo? Così potete uccidere anche loro?” A “Non siamo stati noi a cominciare, amico. La vostra gente ci ha attaccati. Siete venuti sulla nostra isola, per fare i vostri esperimenti. Ci avete sparato addosso, e cosa, vi aspettate che non ci difendiamo?” D “Non ne so niente. Noi siamo scienziati” A “Quindi vi hanno mandato a recuperarla?” D “Se ti riferisci alla nostra bomba all’idrogeno, allora sì. E dalle ustioni da razione di quest’uomo posso supporre che l’alloggiamento è stato compromesso. è giusto? Devi darmi retta. Avete un ordigno instabile, in grado di distruggere l’intera isola, ed è guasto. Se non mi permettete di renderlo inerte, moriremo tutti. Tutti” A “Come faccio a sapere che non siete stati mandati qui in una missione suicida? In modo che io vi portassi alla bomba e voi la faceste detonare?” Daniel “Perchè …sono innamorato della donna seduta affianco a me. E non potrei mai… Non potrei mai farle del male” Richard “Va bene. Occupati della bomba. Ma prova a fare qualcos’altro e le faremo del male noi”. Richard esce dalla tenda, Charlotte “Non era necessario dirglielo” Daniel “Cosa?” Charlotte “Che mi ami. Voglio dire, c’erano molti altri modi in cui… avresti potuto convincerli che non vuoi far saltare in aria tutta l’isola” Daniel “Ho detto ciò che ho detto… perché è la verità. Tornerò presto, te lo prometto”.

Richard vuole mettere in chiaro delle cose, “Qualunque cosa i tuoi… superiori… ti abbiano detto, voglio che tu sappia la verità. Un mese fa, abbiamo scoperto 18 membri di un battaglione dell’esercito, proprio qui, nella nostra giungla, mentre allestivano questo campo. Gli abbiamo dato l’opportunità di andarsene pacificamente. Ma non hanno voluto, quindi… sono stato costretto ad ucciderli. Tutti quanti” Faraday “Costretto?” R “Si” F “Da chi?” R “Anche tu devi render conto a qualcuno, no? Segui una linea di domando, giusto?” F “Si” R “Sì, beh, anch’io”.

Richard manda quella stessa ragazza bionda che li ha trovati, si chiama Ellie e scorta Daniel fino alla bomba. Faraday “Avete a disposizione piombo o cemento?” Ellie “A che scopo?” F “C’è una crepa nell’alloggiamento. Dev’essere riempita con il piombo. Dovete tirarla giù da quella piattaforma con cautela e seppellirla” E “Mi hai portato fin qui per dire che dobbiamo seppellirla? Hai detto ad Alpert che potevi disarmarla” F “Non devi preoccuparti. Fate quel che vi dico, seppellitela… e non esploderà” E “Come fai a saperlo?” F “Devi fidarti di me” E “Non mi fido di te” F “seppellitela. Seppellitela e tutto andrà per il verso giusto. Un tuo superiore mi ha detto di occuparmene…” E “Come fai ad esserne sicuro?” F “Volete occuparvene? Seppellitela” E “Come? Come fai a saperlo?” F “Perché tra 50 anni, l’isola sarà ancora qui! .. So come sembra. Credimi è… è difficile da spiegare. Tra 50 anni… io e i miei amici… E da lì che veniamo, ok? Ed è questo il punto. Tutto va bene. Non dico che è perfetto, ma non ci sono state esplosioni atomiche, ok?”. Flash. (5.03 – La bomba – Jughead)

Flash – 2.11.2004

Il campo in cui erano tenuti prigionieri sparisce, a Charlotte esce molto sangue da entrambe le narici, ha un mancamento e cade per terra, resta svenuta per 10 minuti. Juliet chiede a Daniel spiegazioni su cosa sta accadendo alla ragazza, Faraday “Pensavo che sarebbe potuto succedere. Credo che sia una cosa neurologica. I nostri cervelli hanno una specie di orologio interno, una percezione del tempo. I flash… hanno fatto sballare questo orologio. È come un tremendo jet lag” Juliet “Un tremendo jet lag non causa un’emorragia, Daniel”. Charlotte si risveglia e Sawyer, Locke, Miles, Juliet, Faraday e Charlotte vedono un altro fascio di luce nel cielo che li inonda.

Flash – 2007

Ora anche a Miles esce del sangue dal naso, Miles “Comincio a perdere sangue dal naso” Faraday “Come? Quando?” Miles “È solo che non voglio allarmare gli altri, ok? Ma, dimmi… Perché? Perché lei? Perché io?” Faraday “Non lo so… Credo che abbia qualcosa a che fare con… la durata dell’esposizione, capisci? Il tempo che hai trascorso sull’isola” Miles “Non ha alcun senso, quei derelitti sono qui da mesi… io non ero mai stato qui prima di 2 settimane fa” Faraday “Ne sei sicuro?”. Il campo in spiaggia è riapparso ma è deserto, non c’è più lo zodiac a riva ma ci sono 2 canoe. In una delle canoe c’è una bottiglia d’acqua con l’etichetta “Ajira”. Juliet “È una compagnia aerea, ha base in India, ma volano ovunque”. Salgono tutti su una canoa ma in mare vengono seguiti dall’altra canoa su cui qualcuno cerca di colpirli sparandogli in lontananza, un altro flash li salva ma si ritrovano a remare sotto una pioggia battente. (5.04 – Il piccolo principe – The little prince)

Flash – 1988

Approdano su una spiaggia dove trovano dei rottami su uno di questi c’è una scritta in francese. Vagando per la foresta trovano Jin.
Miles “Da dove è arrivato quel tizio?” Faraday “Credevo che fosse sulla nave. L’esplosione deve averlo gettato in acqua. Si sta spostando ad ogni flash, proprio come noi” Saw “Ogni volta che il cielo si illumina, noi… ci spostiamo attraverso il tempo” Jin “Traduci. Per favore. Traduci” Saw “L’hai sentito? Traduci” Miles “Ehm, lui è coreano. Io sono di Encino” Charlotte “Vuole sapere come fai a essere sicuro che sua moglie non sia sull’isola” Saw “Parli coreano, Rossa?” Locke “Digli che ne sono sicuro, ma che non avrà nessuna importanza se non riusciremo a raggiungere l’Orchidea” Charlotte “Ne è sicuro. E dice… che dobbiamo raggiungere una stazione chiamata Orchidea” Jin “Cos’è l’Orchidea?” Charlotte “Un modo per andarsene dall’isola. Locke intende andarsene da qui e… riportare indietro tutti i tuoi amici. Inclusa tua moglie. Pensa che sia l’unico modo per far cessare i flash” Jin “Riportare indietro Sun? Perché riportarla indietro?” Locke “Perché non avrebbe mai dovuto andarsene”.

Durante il tragitto, Charlotte “Dan, pensi che funzionerà?” Faraday “C’è una certa logica empirica nell’idea che… se tutto è cominciato all’Orchidea, allora è lì che riusciremo a fermarlo. Ma riportare qui tutti quanti per fermare i salti temporali… non ha alcun fondamento scientifico”.

C’è un altro Flash e Charlotte sviene, Charlotte apre gli occhi e rivolta a Jin, Charlotte “Devi impedirgli di riportarla qui… a qualsiasi costo. Devi impedirgli di riportarla qui. Questo posto è la morte”. Charlotte inizia a dire cose incomprensibili “Perché papà non può venire con noi?… Lo sai cosa direbbe mia mamma se sposassi un americano? Sì, so più io sull’antica Cartagine che lo stesso Annibale”, c’è un altro flash, Charlotte “Aumenta il volume. Adoro Geronimo Jackson” Faraday “Andate. Io resto con lei” Saw “Lascia che ti chieda una cosa, John. Se non sappiamo neanche “quando” diavolo siamo, cosa facciamo se l’Orchidea non c’è più?” Charlotte “Cercate il pozzo. La troverete al pozzo”.

Il gruppo decide di continuare velocemente verso la Stazione Orchidea perché i flash son sempre più frequenti e quasi a tutti loro è uscito il sangue dal naso, decidono che portare Charlotte con loro li rallenterebbe, ma Daniel non vuole lasciare lì la ragazza da sola. Charlotte “Daniel?” F “Si?” Ch “Sono già stata qui” F “Tu sei… Tu sei già stata qui?” Ch “Sono cresciuta qui, sull’isola. C’era questa cosa… La Dharma Initiative. E poi sono andata via insieme a mia madre. Solo con mia madre, e non ho più rivisto mio padre. E dopo, quando sono tornata in Inghilterra Quando chiedevo a mia madre di questo posto, sai? Lei mi diceva che non era reale, che mi ero inventata tutto. È per questo… che sono diventata un’antropologa. Per ritrovare quest’isola. È quello che ho cercato per tutta la vita” Faraday “Charlotte… Perché me lo stai raccontando?” Ch “Perché mi ricordo qualcosa ora. Quando ero piccola… e vivevo qui, C’era quest’uomo… Un pazzo, mi ha davvero spaventata. E mi ha detto che dovevo lasciare l’isola e di non tornare più, mai più. Mi ha detto… che se fossi tornata, sarei morta” Faraday “Charlotte… Non capisco” Charlotte “Daniel… Credo… Credo che quell’uomo fossi tu”, Charlotte è sempre più grave, Faraday “Non lasciarmi, ok? Andrà tutto bene, ho un piano. Quando eravamo alla botola, ho parlato a Desmond. Gli ho detto di trovare mia madre. Lei può aiutarci, Charlotte. Lei ci aiuterà” Charlotte “Come può aiutarci tua madre?” Faraday “Lei può. Lei….. Che c’è?” Charlotte “Non posso mangiare cioccolato prima di cena”. Charlotte muore. (5.05 – Questo posto è la morte – This place is death)

Flash – 1974

Sawyer, Juliet e Miles ritornano da Daniel dopo che Locke è entrato nel pozzo dell’Orchidea, trovano Daniel disperato che ripete “Non glielo dirò. Non glielo dico. Non lo farò. No. Non lo farò. Non glielo dirò. Non voglio…” Juliet “Daniel? Stai bene?” Faraday “Non lo farò. Non glielo dirò” Juliet “Daniel, dov’è Charlotte?” Faraday “Non è più qui. Lei… se n’è andata” Juliet “Dove?” Faraday “È… morta. È morta. C’è stato un altro flash e… e lei se… se n’è andata. Il suo corpo è semplicemente… scomparso. Lei è andata oltre, mentre noi siamo rimasti fermi” Sawyer “Fermo, aspetta un momento. Siamo rimasti fermi? Non stiamo più viaggiando nel tempo? Stai dicendo che è finita?” Faraday “Certo che è finita. Ovunque ci troviamo adesso… In qualsiasi tempo ci troviamo adesso… ci rimarremo per sempre”.

Sentono degli spari, c’è una donna inginocchiata vicino ad un uomo morto e due aggressori che la incappucciano, Sawyer e Juliet decidono d’intervenire, la salvano, si chiama Amy, promette di condurli ad Otherville se qualcuno porterà con loro il cadavere del marito, ma alla Defence la donna non disattiva il congegno ed usa dei tappi per se. I nostri cadono tutti a terra colpiti dagli ultrasuoni. Si risvegliano ad Otherville, Sawyer decide di esser il loro portavoce con Horace.

Miles “Siamo fottuti. Probabilmente starà cercando di spiegargli i viaggi nel tempo adesso” Juliet “Sawyer se la caverà” Miles “Cosa stai guardando?” Juliet “Ho vissuto qui per più di 3 anni. Quella lì era casa mia” Miles “Eri nella Dharma Initiative?” Juliet “No. Gli Altri presero possesso di questi alloggi e sterminarono la maggior parte delle persone che ci vivevano. Mi portarono qui molto tempo dopo quei fatti” Miles “Beh, bentornata a casa”. Jin “Daniel. Niente più flash?” Faraday “No. Niente più flash. Il disco ha ripreso a girare. Solo che non siamo sulla canzone su cui vorremmo essere”

Horace “Salve. Qualcuno tra poco verrà a mostrarvi le vostre stanze. Nel frattempo, il signor LaFleur qui vi aggiornerà sulla situazione” Miles “”Signor LaFleur”?” Sawyer “È creolo. Ho improvvisato” Juliet “Cosa è successo? ” Sawyer “Beh, ha creduto alla mia storia. Ma ci hanno dato il benservito. Il bastardo ci mette sul loro sottomarino e ci spedisce a Tahiti domani” Miles “E sarebbe una cattiva notizia?” (5.08 – LaFleur)

1977

Miles è al pontile perchè degli scienziati sono appena arrivati sull’Isola, “Dan!” Daniel “Ciao, Miles. Non ci si vede da parecchio…”. All’alba Daniel bussa alla porta di casa di Jack ad Otherville, Daniel “Come siete tornati? Come avete fatto? Come siete tornati sull’isola?” Jack “Dove sei stato?” Daniel “Al quartier generale della Dharma a Ann Arbor, facevo delle ricerche… Ma ora quello che è importante è come siete tornati qui? Nel 1977” … “Jack, come?” Jack “Eravamo su un aereo, e poi…” Daniel “Chi vi ha detto di prendere un aereo?” Jack “In realtà, Dan, è stata tua madre” Daniel “E come vi ha convinti, Jack? Vi ha detto che era “il vostro destino”?” Jack “Sì, è esattamente quello che ha detto” Daniel “Beh, ho delle brutte notizie per te, Jack. Non è assolutamente qui che dovreste essere. Si sbagliava”

Daniel, uscito di corsa da casa di Jack, chiede a Miles di accompagnarlo alla stazione Orchidea.

Daniel e Miles attendono all’Orchidea sulla jeep con cui son partiti di corsa da Otherville. Daniel controlla sul diario. Miles “Stiamo… aspettando qualcosa?” Daniel “In perfetto orario” Arriva il camioncino con il Dottor Chang a bordo, Daniel a Miles “Torno fra dieci minuti”. Daniel mentre scende nell’ascensore dell’Orchidea controlla sul suo diario qualcosa. Sceso giù un operaio a Daniel “Ehi, ti serve un elmetto quaggiù”. Daniel ne mette uno con il logo Orchidea e si carica in spalla una bombola, ascolta il dialogo tra Chang e Tony, il capo operai dopo che c’è stato un incidente e un manovale ha dato di matto, gli è uscito il sangue dal naso ed è svenuto.

Daniel “Dottor Chang, ha un secondo?” Chang “Credo di si” Daniel “Sono appena arrivato col sottomarino insieme alla squadra del Cigno. In realtà ci siamo incontrati tre anni fa, sono Daniel Faraday” Chang “Sì, sì, è arrivato con LaFleur, ricordo” Daniel “Esatto” Chang “Cosa posso fare per lei?” Daniel “Voglio che disponga l’evacuazione di ogni uomo, donna e bambino su quest’isola” Chang “E Perché dovrei fare una cosa simile?” Daniel “Perché quell’uomo è su una barella a causa dell’attività elettromagnetica liberata dai suoi scavi” Chang “Ma adesso è stata contenuta” Daniel “È stata contenuta qui. Ma fra sei ore circa, la stessa cosa succederà al cantiere della stazione Cigno, solo che l’energia laggiù sarà circa 30mila volte maggiore, signore. E l’incidente sarà catastrofico” Chang “È completamente assurdo, in base a cosa si permette di fare delle previsioni di quel tipo?” Daniel “Io vengo dal futuro. Dottor Chang, aspetti. Aspetti solo un secondo, la prego” Chang “Sì, sì, viene dal futuro” Daniel “Aspetti solo un secondo” Chang “Mi ha sentito parlare di viaggi nel tempo, adesso si è divertito abbastanza, buon per lei” Daniel “No, la prego, dottor Chang. Dia solo un’occhiata al mio diario. Guardi queste equazioni. Alcune verranno scoperte solo fra vent’anni. Dottor Chang…” Miles “Ehi, Dan, lascialo in pace!” Daniel “La prego” Miles “Mi spiace, dottor Chang, credo che abbia preso troppe medicine nel sottomarino, e…” Daniel “Dottor Chang… Miles è suo figlio” Chang “Come, scusi?” Daniel “Ci pensi. Un cinese di nome Miles, lo stesso nome di suo figlio, si presenta con me, dal futuro. Crede davvero che sia solo una coincidenza?” Chang “È la verità?” Miles “No” Chang “La prego, stia alla larga da me” Daniel “Dottor Chang… dottor Chang! Se solo…” Miles “Ehi, ehi… sei fuori di testa? Cosa fai?” Daniel “Mi assicuro solo che tuo padre faccia quello che deve” Miles “E cosa sarebbe?” Daniel “Lo vedrai”.

Tornato ad Otherville vede una bambina dai capelli rossi che si dondola sull’altalena, si avvicina a lei, Charlotte “Non mi è permesso mangiare la cioccolata prima di cena” Daniel “Non fa niente, tesoro. Non lo dirò a nessuno” Charlotte “Io mi chiamo Charlotte, e tu?” Daniel “Mi chiamo Daniel. Sono appena arrivato. Ascolta. Conosci il dottor Chang? Sì? Se tutto va bene, molto presto, il dottor Chang… chiederà ad alcune persone di salire sul sottomarino e lasciare l’isola. Quando lo farà, tu e tua madre… dovete partire. Nel caso quello che faccio non dovesse funzionare, non potete restare qui. Dovete andarvene. Ho provato ad evitare di non dirti queste cose. Non credo di poter cambiare le cose. Ma forse posso farcela”.

Daniel riesce a convincere Kate e Jack ad accompagnarlo da sua madre Eloise, una degli Ostili, perchè solo lei saprà come farli tornare dove dovrebbero essere.
Ma mentre i tre stanno per prendere un jeep c’è uno scontro a fuoco con Radzinsky ed altri due uomini della security Dharma. Ma alla fine i tre riescono a fuggire, Daniel “Quanto ci vorrà per arrivare?” Kate “Dipende, possiamo percorrere la strada fino ai piloni ma una volta nel loro territorio dobbiamo andare a piedi”.

Arrivati alla defence Jack controlla la ferita di Daniel “Credo di essere fortunato…” Jack “Che c’entra la fortuna? Pensavo avessi detto che quel che è successo, è successo” Daniel “Devi capire Jack, che è questo il nostro presente. Quando ci siamo incontrati avevo una cicatrice sul collo?” Jack “No” Daniel “Perché non mi avevano ancora sparato. Non possiamo essere così ingenui da pensare che non ci possa accadere nulla. Chiunque di noi può morire, Jack”.

Nei pressi del Campo degli Ostili Daniel prende la pistola, Jack “Hai bisogno di una pistola per parlare con tua madre, Dan?” Daniel “Non conosci mia madre, Jack” Jack “Sei pronto a dirmi Perché lei si sbagliava? Perché non dovremmo essere qui?” Daniel “Tra circa quattro ore… i membri della Dharma al cantiere del Cigno, scaveranno nel terreno e perforeranno accidentalmente un’enorme sacca di energia. Gli effetti del rilascio di quest’energia sarebbero catastrofici. Perciò, per poterla contenere, cementeranno l’intera area come a Chernobyl. Questo contenimento… il posto su cui l’hanno costruito, credo che l’abbiate chiamato “botola”. La botola della stazione Cigno. A causa di quest’unico… incidente… questa gente trascorrerà i prossimi 20 anni cercando di tenere sotto controllo quell’energia, premendo un pulsante. Un pulsante che, un giorno, il vostro amico Desmond non premerà in tempo. E ciò farà sì che il vostro aereo… l’Oceanic 815, precipiti su quest’isola. A causa dello schianto del vostro aereo, una nave verrà mandata su quest’isola. Una nave su cui mi troverò io, si troverà Charlotte e così via… Quest’intera catena di eventi… avrà inizio oggi pomeriggio. Ma… noi possiamo cambiare tutto questo. Ho studiato fisica relativistica per tutta la mia vita. Una cosa veniva fuori di continuo. Non si può cambiare il passato. Non si può. Quel che è successo… è successo, giusto? Ma poi, finalmente, capii. Avevo passato così tanto tempo concentrato sulle costanti… che mi ero dimenticato delle variabili! Sai quali sono le variabili di quest’equazione, Jack?” Jack “No” Daniel “Noi. Siamo noi le variabili. Le persone. Pensiamo, ragioniamo, facciamo delle scelte e possediamo il libero arbitrio. Possiamo cambiare il nostro destino. Credo di poter annullare quell’energia, sotto al Cigno. Credo di poterla neutralizzare. Se ci riuscirò, allora quella botola non verrà mai costruita e il vostro aereo… Il vostro aereo atterrerà. Proprio dove avrebbe dovuto. A Los Angeles” Jack “Ed esattamente, cosa hai in mente di fare per neutralizzare quest’energia?” Daniel “Farò detonare una bomba a idrogeno”.

Daniel irrompe armato nel Campo degli Ostili intimando “Voglio solo parlare con Eloise. Dov’è Eloise? Forza, dove si trova?” Richard Alpert “Mi dispiace ma Elo… Non è qui in questo momento. Ci conosciamo?” Daniel “Non ha importanza. Voglio che mi porti da Eloise” Richard “Ti ho già detto che non è qui. Perché ora non ti calmi un attimo…” Daniel “Dov’è la bomba, Richard? La bomba a idrogeno che ho detto ai tuoi di seppellire… Dove si trova?” Richard “Ascoltami, abbassa quella pistola e parliamo, ok? Nessuno deve farsi male. Abbassa la pistola” Daniel “Ti do 3 secondi. Uno…” Richard “Non farlo” Daniel “Due…” Eloise spara alle spalle Daniel. Richard “Perché l’hai fatto?” Eloise “Ti stava puntando contro una pistola” Richard “Non aveva intenzione di spararmi, Eloise” Daniel “Eloise… Tu sapevi… L’hai sempre saputo… Sapevi che sarebbe successo… E mi hai mandato qui lo stesso…” Eloise “Chi sei tu?” Daniel “Io… Io… Sono tuo figlio”. (5.14 – Costanti e variabili – The variable)

2007 – Los Angeles

Fuori all’ospedale in cui è ricoverato Desmond, dopo esser stato ferito da un colpo d’arma da fuoco, per mano di Ben.
Widmore “Lui sta bene?” Eloise “Si, Charles. Sta bene” Widmore “Bene” Eloise “C’è tua figlia là dentro. Perché non vai dentro a salutarla?” Widmore “Purtroppo Eloise, il mio rapporto con Penelope è una delle cose che ho dovuto sacrificare” Eloise “Sacrificare? Non venire a parlarmi di sacrifici, Charles! Ho dovuto mandare mio figlio sull’isola pur sapendo perfettamente che…” Widmore “È anche mio figlio, Eloise”. Eloise gli da uno schiaffo e va via. (5.14 – Costanti e variabili – The variable)

Flash Sideways

Desmond è in macchina dopo aver avuto uno strano colloquio con Eloise Widmore, moglie del suo datore di lavoro Charles Widmore.

Bussano al vetro della macchina, Daniel “Signor Hume” Desmond “Sì?” Daniel “Mi chiamo Daniel, Daniel Widmore. Dobbiamo parlare” Desmond “Senta, signor Widmore…” Daniel “Dan, la prego, mi chiami Dan. Il signor Widmore è mio padre” Desmond “Dan, senta, se vuole parlarmi del fatto che Charlie Pace non potrà esibirsi con lei, mi dispiace molto” Daniel “Lei crede nell’amore a prima vista, signor Hume?” Desmond “Come, scusi?” Daniel “L’ho vista la prima volta passando in quel museo qualche settimana fa. Lei lavora qui, era in pausa pranzo. Stava mangiando una barretta di cioccolato. Ha degli occhi azzurrissimi incredibili e i capelli rossi. E appena l’ho vista, in quel momento esatto, mi sono sentito… mi sono sentito come se l’avessi già amata. E da quel momento sono cominciate le stranezze. Quella sera stessa, dopo aver visto quella donna, mi sono svegliato e ho scritto questo” ““Spazio reale tempo immaginario”” Desmond “E cosa sarebbe?” Daniel “Sono un musicista, non ne ho idea. Perciò l’ho portato da un mio amico alla Caltech, è un mago della matematica. Mi ha detto che è meccanica quantistica. Mi ha detto “Queste equazioni… sono così avanzate che solo qualcuno che abbia studiato fisica per tutta la sua vita avrebbe potuto scriverle”” Desmond “E allora… cosa significano?” Daniel “Allora. Immagini… immagini che qualcosa di terribile… stia per accadere. Qualcosa di catastrofico. L’unico modo per impedire che accada, è… rilasciare una grossa quantità d’energia. Facendo, ad esempio, scoppiare una bomba nucleare” Desmond “Vuole far scoppiare una bomba nucleare?” Daniel “Mi stia a sentire. E se… tutto questo… E se tutto questo non avesse dovuto essere la nostra vita? E se… e se avessimo avuto un’altra vita, e, per qualche motivo, avessimo cambiato le cose? Non voglio far scoppiare una bomba nucleare, signor Hume. Penso di averlo già fatto” Desmond “Senta, non capisco cos’abbia a che fare tutto ciò con me. Quindi…” Daniel “Perchè ha chiesto a mia madre di una donna di nome Penny? è successo anche a lei, vero? L’ha sentito” Desmond “Non so di preciso… Non so di preciso cosa ho sentito” Daniel “Sì. Invece lo sa. Ha sentito l’amore” Desmond “Non è possibile perchè… non so nulla di questa donna. Non so… Non so dove si trovi… non so nemmeno se esista oppure no. Lei è… Lei è una sensazione…” Daniel “No, signor Hume… è la mia sorellastra. E sono in grado di dirle esattamente dove e quando può trovarla”. (6.11 – E vissero felici e contenti – Happily Ever After)

Jeremy Davies

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Data di nascita: 8 October 1969, Saugus, California, USA
Nome completo: Jeremy Davies Boring
Statura: 5′ 9″ (1.75 m)

Mini Biografia

Jeremy ha frequentato la American Academy of Dramatic Arts a Pasadena, California.
Mentre era impegnato lì, ha cominciato a conquistare piccoli ruoli e particine nelle serie tv e film. Ha fatto parte di un episodio di “Singer & Sons” nel 1990, e in due episodi di “The Wonder Years,” entrambi nel 1992, anche se in stagioni diverse.
Ha avuto anche un piccolo ruolo in “Shoot First: A Cop’s Vengeance,” un film della NBC TV, e nel pilot di “1775”, una sitcom ambientata nell’epoca coloniale, nei panni di Scruffy Kid. Tra le partecipazioni di maggior rilievo c’è quella come un giovane in “Gun Crazy”, un thriller, così come pure una comparsata in “Merlone Place”.
Nel 1993 ha partecipato a uno spot televisivo per Subaru, dove il suo personaggio paragonava l’auto al punk rock. Lo spot venne visto da molti direttori di casting. Ben presto, Davies si è visto proporre molti copioni.

Curiosità

Ha un fratello di nome Josh che è un pilota della Air France. I genitori sono divorziati.
Dopo aver contratto il Lupus, sua madre morì in seguito a complicazioni.
Dopo la morte della madre, negli anni 70, Jeremy va a vivere con suo padre e la sua matrigna a Santa Barbara, California.
E’ uscito con Drew Barrymore e Milla Jovovich.

Filmografia

autrici:losttuttalavita e keira
fonte filmografie: imdb.com / jeremydavies.net