Zero effect

Un thriller originale e ben fatto che fa morir dal ridere.

Daryl Zero è un detective per casi impossibili, la maggior parte del lavoro lo fa chiuso in casa e per i contatti con i clienti invia il suo emissario, un paziente Ben Stiller; infatti Daryl nella real life è un totale disadattato, improbabile compositore e musicista, fobico e pieno di ingrippi e manie, ma quando il caso lo richiede esce di casa e si trasforma nel personaggio giusto nei luoghi giusti. Estremamente analitico scopre anche l’imperscrutabile.

Il caso del giorno sembra facile, un importante uomo d’affari ha perso le chiavi di una cassetta di sicurezza, c’è qualcuno che lo ricatta per qualcosa accaduto nel suo passato.

Cosa nasconde l’uomo quasi sull’orlo dell’infarto per la tensione, e chi è il ricattatore?

Tutti gli ingranaggi girano e s’incastrano perfettamente, e non a caso si scopre che la sceneggiatura di questo film è una rilettura molto libera di un racconto di Conan Doyle, “A scandal in Bohemia”, in particolare la figura femminile e il rapporto tra il detective ed il suo tuttofare.

Il regista, qui alla sua opera prima, è il figlio del celebre regista Lawrence Kasdan. Che proseguirà poi la carriera dirigendo serie tv, recentemente ha firmato alcuni episodi di New Girl.

Originale, sopra le righe che offre all’ottimo Bill Pullman una versatilissima prova d’attore.

Divertente ed avvincente, in sostanza Strepitoso.

La protagonista principale era in Lost (Cassidy Phillips)

Rating: ★★★★★★★★★★ 

Regia: Jake  Kasdan

Cast

Ryan O’Neal: Gregory “Greg” Stark
Bill Pullman: Daryl Zero
Ben Stiller: Steve Arlo
Kim Dickens: Gloria Sullivan
Anno: 1998

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