Turchia | Kan Çiçekleri

C’è Barbablu dal cuore d’oro, ma è anche un leone che brandisce e vuol possedere la sua gazzella, c’è una serpe, il gatto e la volpe, un ragazzo rancoroso, una povera illusa e il capo espiatorio, una gazella sacrificale su cui tutti scaricano il proprio odio frustrazioni e invidie.

Ma partiamo dall’inizio: Baran cerca da anni l’assassino di sua madre, che morì davanti ai suoi occhi da piccolo, mentre il padre rimase ferito ridotto però come un vegetale sulla sedia a rotelle.

Lo zio, la volpe, e suo figlio, il gatto, tramano e sono i veri colpevoli di tutte le disgrazie capitate alla famiglia di Baran, il tutto per rubargli la sua ricca eredità, ed ora come allora lo zio vuol mandare lui in galera per poi manipolare il fratrello minore di Baran ed impossessarsi dell’eredità o viceversa. Così tira fuori dal cappello dopo tanti anni un finto colpevole a cui è facile appioppare questo reato.

L’incriminato è il padre di Dilan, che ancora non è ben chiaro se fu il braccio armato che sparò, di sicuro un suo amico si prese una colpa non sua andando in prigione al posto suo in cambio della promessa che si sarebbe occupato a vita di Dilan sua unica figlioletta.

In realtà il padre adottivo è roso dai sensi di colpa ma la sua dolce consorte, che da in pasto Dilan come vittima sacrificale invece del proprio unico figlio maschio, non lo è affatto rendendo la povera ragazza il capo espiatorio di tutti i loro mali senza perder alcuna occasione. Fortunatamente il suo unico figlio maschio e la figlia minore non hanno preso dalla madre.

Barbablu – Baran è di fronte a una scelta, tenta di non far sapere nulla a suo fratello minore, che ucciderebbe chiunque accecato dall’ira e dall’odio, per proteggerlo e per non farlo diventare un assassino, e come legge vuole dovrà prendere un’anima della famiglia “nemica” ma per non spargere sangue e dar il via ad un’altra spirale di vendette e morti decide di prendere in sposa la figlia maggiore nemica, appunto Dilan.

I due già si erano incontrati fortuitamente in precedenza e lui ne era rimasto di certo colpito da questa puledra imbizzarrita che ribatte e sa come tenergli testa senza arrendersi mai da una lotta. Facendo nascere in lui un desiderio di possesso e controllo su questa bella e giovane ragazza che invece voleva continuare a studiare e fare la farmacista.

Poi c’è la serpe che è la nonna di Baran che urla come un ossesso e tutti i giorni fa violenze fisiche e psicologiche su Dilan, come se fosse realmente lei la causa di tutto l’odio che hanno dentro.

Chi manca all’appello? Ah la povera illusa, fatta arrivare li dalla nonna come ipotetica futura sposa di Baran, che invece non la vede neanche di striscio, è peggio del pesce che non molla la lenza e non si schioda dalla magione combinandone di tutti i colori ogni giorno per cacciare anche lei Dilan da li illudendosi che il matrimonio vada all’aria divenendo poi lei la sposa regina della casa e ricchezze.

Mixate il tutto e il drama d’amore gioraliero è servito.

Lei molto carina e ostinata lui con sguardi truci e pregnanti tutto il tempo, confidando nell’imprinting su Dilan che lui è “l’unico Dio e padrone” su questa bella ragazza che non deve avere più nessun legame con la famiglia d’origine. Combattuto perennemente tra l’odio e vendetta verso i suoi nemici e l’amore.

Avvincente ma tanto minutaggio sprecato in sguardi pregnanti silenti e flashback di attimi già visti e rivisti.

In italiano il titolo tradotto è ” Fiori di sangue ” e la serie va in onda tutti i giorni su Kanal 7.

Rating: ★★★★★★½☆☆☆ 

Regista: Levent Türkan, Ömer Baykul
Sceneggiatore: Nuriye Bilici, Münevver Yıldız, Melike Yılman, Burak Acar, Günce Miraç Dizman, Necati Küçükazay, Kadir Samet Karaman, Simge Akovalıer, Nursem Banu Özyürek, Fatma Özcan, Ayşem Özge Yıldırım

Cast

Barış Baktaş
Yağmur Yüksel
Berkay Çınar
Selinay Taşol
Nalan Organization
Erol Yavan
Hasan Ballıktaş
Hilal Force
Yılmaz Ulutaş
Crescent Force
Ekrem Aral Tuna
Dilek Güler
Ceyda Pınar
Göksel Kayahan
Gökhan Gürdeyiş
Anno: 2022

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