Urban Myths – Stagione 2

2.01 – Marilyn Monroe and Billy Wilder

I Miti sono tornati e in questa seconda stagione s’inizia con Norma Jeane Mortenson Baker Monroe da tutti conosciuta come Marilyn Monroe.

Ci troviamo sul set del film di Billy Wilder A qualcuno piace caldo del 1959 insieme a Jack Lemmon, a Tony Curtis, al marito all’epoca Arthur Miller e a Paula Strasberg (insegnante di recitazione all’Actor’s Studio che ebbe fra i suoi allievi Marilyn Monroe).

Un pò di storia sui retroscena del film.
Il regista Billy Wilder aveva già girato un film con lei, Quando la moglie è in vacanza che ebbe un notevole successo commerciale, e aveva esplicitamente detto che mai più avrebbe lavorato con la Monroe, per le sue paure di recitare, i suoi ritardi e per il fatto che non riusciva a ricordarsi le battute del copione.

Marilyn, che aveva da poco superato il trauma dell’aborto e voleva tornare a recitare, cercò di convincerlo scrivendogli in una lettera in cui diceva che avrebbe gradito molto lavorare ancora con lui.
L’attrice accettò l’idea di girare il film in bianco e nero e Wilder accettò di lavorare nuovamente con lei.
Marilyn durante le riprese ebbe dei problemi nel riuscire ad addormentarsi e, dopo aver preso delle pillole in eccesso, venne portata al Cedars of Lebanon Hospital per un controllo.
Nel mese di dicembre, poco dopo la conclusione delle riprese, un ennesima gravidanza si concluse con un aborto spontaneo, in tutta la sua vita subì tra i 12 e i 14 aborti.
A qualcuno piace caldo fu un successo e venne acclamato sia dal pubblico sia dalla critica, ricevendo sei nomination ai Premi Oscar del 1960.
Wilder ha definito il film “il suo più grande successo”; parlando delle riprese disse “lavorare con Marilyn era così difficile perché era del tutto imprevedibile”, definendola poi un “genio assoluto come attrice comica”.
Per questo film Marilyn vinse il Golden Globe come migliore attrice in un film commedia o musicale, superando attrici come Doris Day in Il letto racconta e Shirley MacLaine in Tutte le ragazze lo sanno. Durante il ritiro del premio, consegnatogli da Rock Hudson, era evidente il suo stato di ebbrezza, tanto che vennero censurati gli interventi dell’attrice durante la premiazione.

Così qui ci troviamo sul set del film con un Tony Curtis vestito da capitano di yacht, Jack Lemmon con il vestito da sera (scopriamo esser verde) e le maracas che attende la bussata alla porta di Marilyn che dirà “It’s me, Sugar”.
Ma ci vorranno più di 40 ciak per girare questa scena, visto che l’attrice non riesce a ricordare la battute correttamente.
Tutti loro interverranno per esortarla, rassicurarla, convincerla cercando qualche escamotage per tranquillizarla e farle fare correttamente la scena.
In questa semplice scenetta sostanzialmente comica si vede tutta la fragilità l’insicurezza e i perenni timori di questa donna data per mito ma semplicemente umana.
Toccante.

Rating: ★★★★★★★½☆☆ 

Regista: Sean Foley
Sceneggiatore: David Cummings

Cast

Gemma Arterton: Marilyn Monroe
James Purefoy: Billy Wilder
Adam Brody: Jack Lemmon
Alex Pettyfer: Tony Curtis
Dougray Scott: Arthur Miller
Felicity Montagu: Paula Strasberg
Anno: 2018

2.02 – Backstage at Live Aid

Cosa sarà accaduto nel backstage del Wembley Stadium di Londra il 13 luglio 1985? Il primo evento nella storia della musica mondiale, chiamato Live Aid, organizzato da Bob Geldof dei Boomtown Rats e Midge Ure degli Ultravox, per ricavare fondi ed alleviare la carestia in Etiopia, che ha riunito artisti di tutto il mondo che si sono esibiti contemporaneamente in varie zone del pianeta.
I luoghi principali dell’evento furono il Wembley Stadium di Londra con circa 72.000 presenze, e il John F. Kennedy Stadium di Filadelfia con approssimativamente 90.000 presenze; altri luoghi furono Sydney e Mosca; è stato il più grande collegamento via satellite e la più grande trasmissione televisiva di tutti i tempi: si stima infatti che quasi due miliardi di telespettatori in 150 paesi assistettero alla trasmissione in diretta.
Il concerto è stato concepito come seguito di un altro progetto di Geldof e Ure, un singolo a scopo benefico eseguito da un gruppo di artisti provenienti dal Regno Unito e dall’Irlanda, chiamati Band Aid.
Il concerto crebbe di dimensioni man mano che si aggiungevano nuovi musicisti dalle due parti dell’Oceano Atlantico. La raccolta di fondi superò gli obiettivi.
Geldof concesse un’intervista, in cui molti ricordano averlo sentito dichiarare “Dateci questi fottuti soldi” (“Just give us the fucking money.”), anche se pare essere una leggenda metropolitana. Bob disse “La gente sta soffrendo ORA. Dateci i soldi ORA. Datemi i soldi ora.” (“People are dying NOW. Give us the money NOW. Give me the money now.”) e più tardi, cercando di imprimere al presentatore della BBC l’importanza del suo appello, “Si fotta l’indirizzo, date solo il telefono, ecco il numero…” (“Fuck the address, just give the phone, here’s the number…”).

Live Aid non era solo “il giorno in cui il rock’n’roll ha cambiato il mondo”, era anche la fonte di innumerevoli voci dell’industria musicale. Backstage di Live Aid è una storia rimmaginata che si svolge dietro le quinte in quel giorno indimenticabile del 1985.

Rating: ★★★★★★½☆☆☆ 

Jonas Armstrong: Bob Geldof
Martin Compston

2.03 – Johnny Cash and the Ostrich

A dir poco esilarante questa leggenda metropolitana ambientata in un albergo di Nottingham nel 1983 quando il mito Johnny Cash, al tramonto della sua carriera, distrusse la sua camera d’albergo a suo dire per legittima difesa perchè fu attaccato da Waldo, lo struzzo assassino, che lo perseguitava in ogni dove.

Jean, la direttrice dell’albergo, appena arrivata a lavoro per poco non veniva colpita dal televisore lanciato giù dalla finestra dalla star. Solo la sua pazienza e comprensione riuscirono a calmare il cantante spaventato e a trovare un modo per ristabilire la quiete, anche perchè di Waldo ormai non v’era più traccia.

Rating: ★★★★★★¾☆☆☆ 

Frank Skinner: Johnny Cash

2.04 – The Dali and The Cooper

Uno strepitoso David Suchet (Poirot) è Salvador Dali in ogni espressione e creazione scenica che ne è la vita stessa dell’artista surrealista, lui è il vero piatto da portata principale mentre crea la sua ultima opera “umana” in un paio di giorni nella New York degli anni ’70.

Servirà il cantante rock Alice Cooper insieme a un éclair al cioccolato e un cervello.

Mentre i veniali discutono nell’altra stanza di compensi e compromessi, il manager di Cooper e la moglie di Dalì.

Non potrete negare la potenza scenica di questa opera d’arte unica, venendo trascinanti anche voi in qualcosa di inspiegabile, surreale ed enigmatico.

Rating: ★★★★★★¾☆☆☆ 

David Suchet: Salvador Dali
Noel Fielding : Alice Cooper

2.05 – David Bowie and Marc Bolan

Come si incontrarono per la prima volta i giovani David Bowie e Marc Bolan? Che, dopo il loro primo incontro, strinsero un’amicizia che durò tutta la vita.

Gli adolescenti David e Marc non hanno ancora raggiunto il successo, ma un pomeriggio, lasciati da soli nello studio del loro manager, che gli lascia una lattina di vernice per ridipingere il suo ufficio…. i due uscirono di li con un futuro di un nuovo colore.

Rating: ★★★★★★¾☆☆☆ 

Luke Treadaway : David Bowie
Jack Whitehall : Marc Bolan

2.06 – Agatha Christie

1926, la famigerata scrittrice di gialli Agatha Christie scopare misteriosamente senza lasciare traccia, se non la sua macchina abbandonata, ora è lei la protagonista del giallo.

Dov’è? Perchè è sparita? Alle ricerche della polizia si uniscono due famosi scrittori, Sir Arthur Conan Doyle e Dorothy L Sayers, il primo segue ipotesi spiritiche la seconda gli indizi.

Dorothy L Sayers sarà lei a trovarla e ad ascoltare le reali ragioni della scrittrice che s’è rifugiata in un albergo sotto falso nome per raccogliere le idee e cantare senza pensieri, mentre Sir Arthur convoca gli interessati/sospettati dell’omicidio della famosa scrittrice, di cui non si è mai trovato il corpo, per indicare il colpevole dopo le sue strampalate deduzioni.

Nulla è come sembra.

Rating: ★★★★★★¾☆☆☆ 

Anna Maxwell Martin: Agatha Christie

2.07 – Public Enemy (feat. Kev Wells)

Questa è la storia più divertente di tutte, mentre ti rimarrà per sempre in mente la performance di Flavor Flav membro della famosa band Public Enemy.

Kev è un padre divorziato amorevole e grande fans dei Public Enemy, infatti è proprio in libreria in fila per farsi autografare il loro CD da Flavor Flav e Chuck D per regalarlo a suo figlio, ma la ex continua a telefonargli urlandogli e rinfacciandogli i suoi ritardi e tutte le sue mancanze. Così Kev lascia a malincuore la fila per correre dal figlio, ma seduto in macchina si rende conto che i suoi miti sono in attesa fuori alla libreria dell’auto che dovrebbe portarli a Sheffield per il concerto a cui sono già in ritardo.

Il loro incontro cambierà per sempre la vita di Kew tra confidenze e confessioni tra i tre ritardatari.

Rating: ★★★★★★★¼☆☆ 

Abdul Salis: Flavor Flav
Philip Glenister: Kev Wells

2.08 – The Sex Pistols vs. Bill Grundy

Racconto semi-fittizio della famigerata intervista televisiva che ha portato a termine la carriera di Bill Grundy e ha fatto diventare i punk rock della serie dei media Sex Pistols.
Bill Grundy è sempre stato un tipo metodico tra un cicchetto e l’altro, tanto lui è un professionista, un navigato conduttore televisivo e giornalista per la più importante emittente inglese.

In un giorno che sembrava come gli altri nel 1976, la scaletta fu cambiata e si trovò a intervistare dei cantanti nel programma televisivo Today sul canale regionale Thames Television, cosa poteva mai andare storto?
Il linguaggio osceno utilizzato in diretta dal gruppo punk rock Sex Pistols, ospite nella sua trasmissione, fu inarrestabile per il conduttore spiazzato e un pò alticcio.
L’intervista in studio ai Sex Pistols e la conseguente rissa verbale scatenatasi in diretta (con tutti i suoi strascichi polemici), distrusse letteralmente la carriera di Grundy, dando grande notorietà ai Sex Pistols (all’epoca ancora poco conosciuti), e segnando l’arrivo ufficiale del punk rock in Gran Bretagna.

Rating: ★★★★★★¾☆☆☆ 

Frankie Fox : Johnny Rotten
Steve Pemberton: Bill Grundy
Anno: 2018

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