Lost in The Blacklist 2.11

In Lost gestiva un ristorante e tortura un torturatore a Parigi, Sami (Shaun Toub) in Uzbekistan ha fatto carriera ma non è di certo diventato più tenero.

The Blacklist 2.11 a

Keen “Comandante Kushan. Sono l’agente Keen, lui è l’agente Ressler. In nome dell’FBI, la ringrazio per l’aiuto”.

Comandante Kushan “Sarò molto chiaro, agente Keen. Siete voi che aiuterete me. Questa è un’operazione militare uzbeka”.

Keen “Con tutto il rispetto, signore, è stato rapito un cittadino americano”.

Comandante Kushan “Per questo siamo stati così cortesi da invitarvi. Ma non negozierete con Ruslan Denisov… e non negozierete con me. E consegnerete le vostre armi. Se è un problema e preferite tornare al vostro Paese…”

Keen “No, nessun problema”.

Comandante Kushan “I miei uomini vi scorteranno al vostro hotel”.

Non l’avete riconosciuto? E qui che è ancora meno friendly?

The Blacklist 2.11 b

Comandante Kushan “E’ così che lei rispetta la mia operazione?”

Keen “Gliel’ho detto. Lei qui non ha autorità. Denisov ha contattato noi. Comandante, so che è il suo caso, ma se Denisov vuole parlare con l’FBI…”

Comandante Kushan “Non è un’opzione”

Keen “Lo è se Denisov pensa che lo sia. E’ lui che ha un ostaggio americano”.

Comandante Kushan “Sì, con un francese, un tedesco e molti altri”.

Keen “Mi dispiace, ma non può ordinarci di non parlare con lui”.

Comandante Kushan “Potrei arrestare lei e il suo partner per avere interferito con la mia indagine”.

Keen “Quale indagine? Siete sulle tracce di quest’uomo e del suo gruppo da oltre un anno. Mentre lui continua a sequestrare innocenti e a chiedere riscatti”.

Comandante Kushan “Voi rimarrete all’hotel Tashlan guardati a vista dai militari. Se provate a scappare, rimarrete in Uzbekistan più a lungo di quanto avevate previsto, intesi?”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *