Lost in The Mentalist 6.19 – 6.20
E’ sempre lui, il fumo nero, Esaù (Titus Welliver) che in The Mentalist incarna il male, una delle cose più inquietanti, efferate che accadono oggi giorno. Con una scena nell’epilogo che richiama moltissimo l’operazione subita da James Ford Sawyer perpetratagli da Benjamin Linus sull’isoletta della stazione Dharma Hydra, ovviamente per un bene superiore.
Questo è il Beginning of the end
“Quella cosa a San Diego? E’ sistemata, per sua informazione”.
“Intendi Jesse O’Connor?”
“Sì. Non sarà più un problema per lei”.
“”Ottimo. Ora c’è un altro problema di cui ti devi occupare”.
“Oh, sì?”
“I Qasimi. Una soluzione come quella sarebbe molto apprezzata”.
“Ci penso io, signor Ridley. Quando deve essere fatto?”
“Il tempo stringe, Anthony. Il tempo stringe”.
Come riuscirà Patrik Jane ad incastrare il nostro fumoso bad guy? Gustatevi questi due episodi di The mentalist e lo scoprirete.
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