Quo vado
A me Checco Zalone fa ridere nonostante sia un pò trash, ma come al solito ridendo si fa anche un pò sul serio nell’ironizzare sulla cultura italiana, sta volta messa a confronto anche con quella estera.
Fulcro del film è il famoso “posto fisso” come impiegato statale, un qualcosa così sicuro ed affidabile da finire come il sogno che si ha da quando si è bambini, c’è chi vuol far l’astronauta, chi la principessa e chi come il giovane protagonista ottenere il posto fisso.
Ci riesce con grande orgoglio della famiglia e dell’interessata fidanzata, è un assunto a tempo indeterminato presso l’ufficio provinciale Caccia e pesca, dove al più mette timbri, ma un brutto giorno le riforme arrivano e quella che abolisce le province lo coglie impreparato, e il suo status di single relativamente giovane lo rende idoneo alla richiesta “volontaria” delle dimissioni con una buonuscita contenuta.
Incaricata dei licenziamenti è una donna perfida, arrivista e caparbia, ma il nostro “eroe” non cede alle lusinghe di un assegno e non vuol mollare il posto dei suoi sogni, per farlo desistere la “liquidatrice” lo manderà nei posti e negli incarichi più sgradevoli d’italia e persino al polo nord.
Chi vincerà?
Divertente e spensierato.
Rating:
Regista: Gennaro Nunziante
Cast
Checco Zalone
Eleonora Giovanardi
Sonia Bergamasco
Maurizio Micheli
Ludovica Modugno
Antonino Bruschetta
Paolo Pierobon
Azzurra Martino
Lino Banfi
Luciano Marinelli
Anno: 2016
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