Suffragette

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Suffragette è un film grazioso, che però racconta una storia che, a parte l’empatica figura del personaggio principale, non riesce a venire fuori del tutto.
Il film è molto impegnato sul tema della lotta per il voto femminile nella Londra degli anni Dieci e mostra per tutta la durata del film la voglia di riscattare la figura della donna che veniva certamente bistrattata fino ad allora.
Eppure sullo schermo sembra cercare troppo di commuovere, ci prova in tutti i modi e (probabilmente) ci riesce.
La bravura di Carey Mulligan lo rende un film piacevole ma sarebbe stato più interessante incentrarsi sulle due figure realmente esistite di Emmeline Pankhurst e Emily Davison, le vere suffragette che morirono per la causa, piuttosto che su un personaggio inventato.
Meryl Streep, in locandina insieme alle protagoniste (Carey e l’eclettica Helena Bonham Carter) si può dire che fa una specie di pseudo cameo nel ruolo della Pankhurst a un certo punto, deludendo le aspettative del traino pubblicitario.
Insomma, niente di particolarmente memorabile.

Una bella idea, alla fine del film, far scorrere nei titoli di coda le date di conseguimento del voto, raggiunto dalle donne britanniche nel 1918 (in maniera incompiuta), appena ventisei anni dopo seguite dalle italiane. In Arabia Saudita il diritto al voto è stato concesso a partire dal 2015. Perché la strada da fare è ancora lunga.

Rating: ★★★★★★☆☆☆☆ 

Regia: Sarah Gavron

Cast
Carey Mulligan: Maud Watts
Helena Bonham Carter: Edith Ellyn
Meryl Streep: Emmeline Pankhurst
Natalie Press: Emily Davison
Anne-Marie Duff: Violet Miller
Romola Garai: Alice Haughton
Ben Whishaw: Sonny Watts
Brendan Gleeson: Steed
Samuel West: Benedict
Anno: 2015

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