Usa: l’audience tv sbarca sul web, Lost è il programma più visto

La nostra mondrian ci ha segnalato quest’interessante articolo. E cogliamo l’occasione per ringraziare tutti quelli che collaborano a questo blog, la ale che ci sta regalando i riassunti 5° Stagione, loislane sta recuperando quelli 2°, mondrian che ci segnala sempre cose interessanti, tutti quelli che han scritto e chi ha voglia di Lostizzarsi con noi ;) per contattarci se volete inviarci vostri contributi da pubblicare, collaborare in qualsiasi modo o segnalarci articoli interessanti può farlo a: coyacamaken[chiocciola]hotmail[punto]com.

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E ora leggiamo cosa sta cambiando sul web e perchè Lost è il telefilm più seguito.

MILANO – Sono anni che si parla di come la tv dovrà prima o poi fare i conti con internet. Ma il 2009 potrebbe essere l’anno in cui il web comincerà a diventare una spina nel fianco della televisione. O forse quello in cui i network televisivi potranno riuscire a trovare nuove fonti di reddito proprio grazie alla diffusione dei loro programmi via web.

RIVOLUZIONE WEB – La rivoluzione parte, come sempre per quanto riguarda la rete, dagli Stati Uniti ed è certificata dal primo rapporto Nielsen sulla visione di programmi tv via Internet. La ricerca riguarda il mese di dicembre del 2008 e si limita ai siti ufficiali dei programmi stessi che in molti casi negli Stati Uniti a differenza che in Italia, permettono la visione di serie tv e show in diretta o a ridosso dalla messa in onda via etere. Al di là della classifica in se che vede, per la cronaca, vincitore il serial «Lost» (Abc) con 1.425.000 utenti unici davanti al Saturday night Live (Nbc) con 1,1 milioni di utenti unici e ad un altro serial, «Grey’s anatomy» (Abc) con 879.000, è che a fruire di programmi tv esclusivamente via web almeno negli Usa, sono diversi milioni di persone. Una dato che diventa ancora più interessante se si pensa che la classifica di Nielsen non teneva conto dei risultati di un sito come «Hulu» (i cui contenuti per ora sono accessibili, in teoria, solo dai navigatori Usa) al cui interno sono accessibili tantissime serie tv e show televisivi e che ha contabilizzato, sempre nel mese di dicembre ben 6.679.000 utenti unici.

PUBBLICO – «La visione online sta diventando qualcosa di più di una semplice estensione della fruizione tv – spiega Jon Gibs vice presidente del settore di analisi dei media di Nielsen – mentre la popolarità sul web di serial come “Grey’s Anatomy” suggerisce che ci sia un pubblico che si limita a rivedere programmi che già vede in tv, il successo di altri programmi come “Saturday night live”, indica che c’è un audience web specifica, fatta di persone che altrimenti non avrebbero visto il programma. Altri poi come quelli che hanno scelto “Lost” probabilmente lo hanno fatto per rifamiliarizzarsi con il programma, visto che la quinta serie doveva ripartire solo a gennaio». Il problema per un tv come quella americana che ha scelto di non far pagare per vedere via web i programmi trasmessi, è quella di renderli appetibili per gli inserzionisti pubblicitari. La fruizione di un programma su internet è infatti diversa da quella che avviene in tv. «I consumatori – spiega ancora Gibs – cominciano a guardare lo spettacolo per capire se gli piace o meno, poi continuano a vederlo, a volte per intero e a volte no. Da parte dell’inserzionista pubblicitario è necessario capire come investire bilanciando la portata dell’audience con i minuti passati a guardare il programma, individuando inoltre quei programmi dove è più probabile che i navigatori guardino realmente anche la pubblicità».
Ciò che ci dicono i dati americani è che almeno negli Usa, si è raggiunta una massa critica tale che il successo di un programma d’ora in avanti potrà essere valutato, non solo per l’ascolto presente davanti al piccolo schermo, ma anche in base al numero degli utenti che ne fruiscono in rete.

fonte: corriere.it, autore Marco Letizia

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