Mad Men 7.13 – The Milk and Honey Route
L’altra strada, il ritorno alle origini, al punto di partenza, lo spogliarsi del passato per sciogliere i nodi e salvarsi
“You don’t know anything about me. I could kill you right now”.
La morte che incombe, Dick Withman che ha ucciso Donald Draper da cui è nato il truffatore Donald Draper, che poi ha ucciso ancora, il fratellastro spinto da Donald al suicidio pur di non esser scoperto, Lane Pryce spinto al suicidio per i soldi e l’agenzia (di cui aveva conservato e appeso nel suo ufficio lo stemma), i sensi di colpa per averli uccisi tutti e non aver preso un’altra strada, ora Dick salva un giovane se stesso e uccide Donald Draper.
Le sue donne, la vera Signora Draper, Anna morta poi di tumore alle ossa, quando Dick lavorava ancora per aggiustare le cose, l’altra strada ancora, Rachel morta di leucemia, ora Betty-Bird Draper che morirà per un tumore ai polmoni, la pubblicità delle sigarette con cui è diventato ricco Donald, le uniche a farle compagnia mentre il marito la lasciava da sola in quella cucina per il lavoro o le amanti.
Anche il vero Donald Draper è morto per colpa di una sigaretta, perché a Dick è caduto l’accendino, e tutto è esploso.
Quante bugie, quante truffe, quanta pubblicità falsa per diventare ricco, quanti errori, quante persone ferite e morte durante il tornado Donald Draper. Man mano tutto si rompe, il primo matrimonio, il lavoro, il secondo matrimonio, di nuovo il lavoro, poi l’auto, la tv, la macchina da scrivere, il distributore coca-cola.
Donald incassa i colpi, tutti, dalla lunga fila di conoscenti e sconosciuti, tutti quelli che ha ferito e tutti quelli che vedono le sue truffe, paga e non reagisce.
“You have shitty instincts for a con man. You’re lucky you feel guilty. That’s the one difference between you and those animals right now”.
Finalmente dice la verità, sulla dark lie che è stata il fondamento della sua seconda vita, anche questa volta le conseguenze sono devastanti, come esser colpito da uno spesso elenco telefonico in cui eran contenuti tutti i nomi di chi è stato ferito da lui, colpi da parte di tutti loro, ma Donald tace e le prende per salvare un giovane se stesso.
Forse qualcosa riesce ancora ad aggiustarla, una macchina da scrivere, su cui lavorava alle pubblicità, sulla coca-cola ma non come se l’era immaginato, su un truffatore a cui bisogna dare una seconda possibilità per intraprendere l’altra strada, questa volta quella giusta.
Le oscure verità che uccidono, quelle che ti corrodono da dentro come un cancro, quando disse a Betty la verità su Dick e lei lo lasciò, quando la disse a lavoro fu quasi licenziato in tronco; ora, nonostante le abbia prese, è riuscito finalmente a dire l’ultima più antica esplosiva verità, ora si sente leggero, spogliato di tutto quello che era Donald Draper, il superfluo, la maschera, la corazza scintillante e argentata come la sua auto, un viaggio per ritrovar se stesso visto che ormai era totalmente Lost come il suo orizzonte.
“You just do what you have to do to come home”
Leggero, libero, semplice, puro come Forrest Gump alla fermata dell’autobus, con un sorriso spontaneo, sincero e pacifico che non vedevamo da tanto, forse da mai. Ora ha ritrovato se stesso, l’equilibrio, ora può move on, ora può tornare a casa.
Perché in realtà la sua casa son sempre stati i suoi figli, l’unico punto fermo, gli unici da cui tornare, anche quando tradiva Betty ogni sera tornava a casa e andava a baciar nei letti i due figli piccoli, loro non li ha mai traditi e abbandonati, nonostante sia lost per l’America telefona solo a loro.
Semmai è un po’ assente, ma per quei tempi era normale che il padre stava tutto il giorno in ufficio e pensasse solo al lavoro, tra tutti i genitori e padri dei nostri personaggi ne avete incontrati di migliori? Ed è quello che dice Peggy a Stan, il padre-uomo-maschio se ne può infischiare, una madre no. Anche gli altri Mad Men si son chiesti “cos’è un nome?”, il ruolo di un genitore, di un padre, cosa si lascia ai nostri figli.
Trudy di Pete “The incredible thing is I make her lunch, I take her to school, I read to her every night, and he spends Sunday and Thursday night with her and that’s all I hear about”.
E sappiamo che pessimo padre è Pete, invece Donald si è sempre dato con tutto se stesso, semmai più sulla qualità che sulla quantità dello scambio umano.
Sally “I feel like I’m sitting right next to you”.
Donald ha fatto per loro quello che può, tra le altre cose ha sposato Megan proprio perché recitava la parte di Maria in “Tutti insieme appassionatamente”.
Poi successe una cosa/presagio dopo poco il matrimonio con Megan, Betty si sentì male e ipotizzò che potesse esser malata di cancro, chiamò subito Don per essere rassicurata, e Donald disperato pensò “come faranno a crescere senza una madre?”.
Ai suoi figli voleva far conoscere Anna Draper, l’unica donna che gli ha voluto bene incondizionatamente per quello che era, Dick, e questo ritorno alle origini senza giacca e cravatta ad aggiustar cose mi ha fatto pensar proprio a quel periodo felice con lei, alle origini.
Un altro che fermamente e convincentemente vuol tornare a casa è Pete, anche lui è cresciuto e non è più stupido, è stanco della corsa all’oro da solo in una città immondizia; anche lui torna alle origini, alla famiglia in cui è nato, cosa gli ha dato il padre, costringe il fratello ad un confronto sincero, e decide di spezzare quel circolo vizioso d’insoddisfazione e di mancanze. Vuole ricominciare d’accapo, “I do”, con la famiglia che ha buttato all’aria due anni prima, è l’unica possibilità di felicità, cambiar scenario, ed andar a far il Re e la Regina di Wichita.
Forse proprio come Dorothy, che voleva fuggir da casa per seguire la strada dai mattoni dorati, Pete poi s’è accorto che il Mago di Oz era solo un’illusione e tutto fumo negli occhi, come la pubblicità, da solo nel mondo come Dorothy voleva disperatamente tornare a casa dalla sua famiglia, in Kansas (e anche Donald quando telefona a Sally è proprio in Kansas).
Pete “You’re going to destroy everything!”
Duck “I’ve been there. It doesn’t last long”.
Ed infine Betty-Bird, che dopo la scioccante notizia voleva solo tornare a casa per continuare quel che le resta della vita come se nulla fosse, con l’unico pensiero di dover preparar i suoi figli all’evento ineluttabile. Non vuole che Sally assista giorno dopo giorno alla sua dipartita, per risparmiarle il dolore che lei stessa ha vissuto occupandosi della madre morente. Algida e pratica come sempre, però scioglie il suo nodo, la sua incapacità nella tenerezza e affettività, non abbracciandola ma dicendo alla figlia che l’ama, solo dopo la morte però.
“Sally, I always worried about you because you march to the beat of your own drum. But now I know that’s good. I know your life will be an adventure.” “I love you. Mom.””
Un altro filo che accomuna i Signori Draper è che entrambi sono stati molto fortunati nella vita ma, nonostante siano dei combattenti che hanno fatto tante battaglie, c’è un momento in cui bisogna arrendersi all’inevitabile, Betty davanti alla malattia, Don si è arreso all’idea che l’azienda fosse assorbita dalla McCann, che Roger frequentasse quella pazza della madre di Megan, e che Donald Draper non funzionava più come prodotto da vendere e vestiti da indossare.
Betty “And I don’t want you to think I’m a quitter. I fought for plenty in my life. That’s how I know when it’s over. It’s not a weakness. It’s been a gift to me. To know when to move on”.
Menzione d’onore per Henry Francis un uomo buono, semplice e pieno d’amore, che ha potuto confessare e mostrare tutto il suo dolore solo a chi poteva capirlo e condividerlo fino in fondo, Sally.
Mentre Sally reagisce ed affronta la madre, come il misto dei suoi genitori, con composto dolore mascherato da sarcasmo.
Sally “He doesn’t know you won’t get treatment because you love the tragedy”.
Con gran dignità e come una diva, qual’è sempre stata, Betty ci lascia come un’icona di apparente perfezione cristallizzata nel tempo con il suo vestito celeste, lasciando noi in lacrime.
ps.
Altra sottile ironica chicca tra pubblicità, fantasia, truffa e realtà: Wonder Woman vista in tv e quella che in realtà esce dalla torta dei veterani, l’uomo X che ipotizzava l’uomo McCann a cui era diretta la pubblicità della birra dietetica e questi nella realtà.
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