Mad Men 7.06 – The Strategy

Chi c’è seduto al tavolo della famiglia?

Pete dice che è un concetto vago la parola “famiglia”, e finalmente i nostri Mad Men, con famiglie di origine o appartenenza inesistenti o distrutte, quelli che l’hanno sempre fatta e vissuta in “my way”, hanno capito che sono loro la loro famiglia.
Sono tutti appartenenti alla stessa famiglia, quelli che pensano al loro lavoro perennemente, anche in vacanza, anche nel week-end, anche in un bagno turco, anche dopo una proposta di matrimonio, quelli che si aiutano a vicenda, quelli che premiano la lealtà, quelli che si coprono le spalle, quelli che sono partecipi anche a chilometri di distanza, quelli che ci mettono anche un occhio solo.
Sono loro la famiglia a quel tavolo e

“I did it my way”

.

Quelli che nonostante il …

Living in the “not knowing”

non s’accontentano di ciò che non sia amore, di ciò che non sia la migliore idea, il miglior lavoro.

Hanno paura e a bassa voce finalmente riescono a rivelarlo a chi è come loro, come noi, a chi ci può capire, a chi amiamo ed è di famiglia.
Fanno scelte difficili che li porta alla solitudine, ma non quelle di comodo come chi non ha coraggio

“The times like this, this is when you need someone. We could comfort each other through an uncertain world”.

Loro sono diversi, sono i Mad Men…

♪ my friends, I’ll say it clear… ♪

Do you hear this?

♪ I’ll state my case… ♪

I know, they’re playing it all the time.

Do you think that’s a coincidence?

♪ I’ve lived ♪
♪ a life that’s full ♪
♪ I’ve traveled each and every highway… ♪

Come on.

♪ and more ♪
♪ much more than this ♪
♪ I did it my way ♪
♪ regrets ♪
♪ I’ve had a few ♪
♪ but then again ♪
♪ too few to mention ♪
♪ I did ♪
♪ what I had to do ♪
♪ and saw it through ♪
♪ without exemption ♪
♪ I planned ♪
♪ each charted course ♪
♪ each careful step ♪
♪ along the byway ♪
♪ and more ♪
♪ much more than this ♪
♪ I did it my way… ♪

Donald

Pete non vuol perdere il cliente e invita Don nel briefing per la presentazione, e poi a tenerla lui per il cliente, perché lui sa farlo, lui è il migliore, Peggy avrà il ruolo della “madre” nello spot.
È fatta! È tornato! È lui l’istrione!
Ma finalmente Donald è cambiato, non è più l’egocentrico squalo solitario di un tempo che tirava fuori le idee davanti ai clienti solo per dar uno smacco a qualcuno, ora è lì per aiutare Peggy e per lavorare con lei, come un padre gli rivela i suoi segreti, sia quelli lavorativi sia quelli umani e privati, loro sono uguali, sono lo specchio l’uno dell’altra, la solitudine per aver scelto sempre come priorità il lavoro, il pensarci 24/24 e 7 giorni su 7, sono consci di lavorare sul “Vivere nel “non sapere””, che è l’essenza della vita stessa, e di non avere nient’altro.
E tra i mille dubbi su qual’è la loro strada, su qual’è il modo giusto, Donald rassicura Peggy, e se stesso, dicendole che “sta andando alla grande”.
E sulle parole di Sinatra e di Matthew Weiner, che non son mai dette per caso e coincidenza, finalmente si abbracciano, affidano, appoggiano, stringono e baciano come un padre a una figlia, come due se stessi complementari che si fondono e sciolgono, in un ballo lento, tutto il ghiacciaio che si era stratificato tra loro.
Ora si riconoscono, come una famiglia.

Peggy

Peggy come al solito viene minata, perché donna e come autorità, costretta a non tenere lei la presentazione ma affidarla a Don, si sente di nuovo avvelenata dalla di lui presenza, mentre crede che tutti attendano il suo fallimento.
Chiama Stan, perché lui è di famiglia, per esser rassicurata nei suoi mille dubbi, poi chiama Donald.
Finalmente si ha La Conversazione, alla pari.
Ora sono la famiglia.

Megan

Megan con i suoi mille “mi manchi”, Don e le altre “sue” cose, la pentola da fonduta, i vestiti e i libri, spera nell’Isola che non c’è come dimensione per solo loro due, senza la realtà della vita di New York o quella di Los Angeles, mentre Don, come Pete, crede che per render felice una donna e tenerla stretta a se basti farle fare shopping e sesso.

Pete

Pete torna a casa dopo tanto tempo, la figlia quasi non lo riconosce e Trudy non c’è mai, lui la attende e le fa una ramanzina di gelosia, ma Trudy gli ricorda che lui non fa più parte di quella famiglia.
La nuova fidanzata non lo riconosce in quest’altra realtà in cui lei è perennemente esclusa, infatti se ne ritorna da sola a Los Angeles.
Ma anche Pete si ritroverà al tavolo della famiglia, lavorativa e non solo, li ci sono ad aspettarlo Peggy e Donald. Quella è la loro casa.

Joan

Joan riceve una proposta di matrimonio da Bob Benson, ma lei non accetta e desidera nulla di meno che non sia Amore. E poi in realtà lei ha sposato l’Azienda, dandole letteralmente il suo corpo, e ora che hanno perso il cliente sente ancor più vanificato il suo sacrificio, per nulla paragonabile al lavoro di Crane che verrà fatto nuovo socio.

Roger

Anche per Roger in realtà le persone che sono sedute al tavolo dei soci sono la sua famiglia, anche lui ha scelto l’azienda come casa, mettendo li dentro tutto se stesso, trascurando da sempre i rapporti familiari.

Henry Crane

Henry Crane viene promosso a socio per una mossa strategica aziendale, ma Donald da il suo voto perché Henry è una persona leale, ed anche lui fin dall’inizio ha sempre fatto parte della famiglia.

Ted

Ted da solo nel suo ufficio a Los Angeles ascolta ed assiste da lontano, perché ha scelto di salvaguardare la sua di famiglia.

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