Mad Men 7.04 – The Monolith

Met-s New York, in uno scambio di ruoli e di posti, capovolti, alcuni Mad Men scoprono la verità sulla spietatezza di questa città e negli ambiti lavorativi, chi avrà e riuscirà a sfruttare la seconda possibilità che gli è concessa?

Donald in un faccia a faccia con Cooper scopre che è solo il denaro quello che conta, nessuno è essenziale e nessuno è insostituibile, la parola data non vale nulla, e quando si cade bisogna riiniziare da zero.

Donald si trova nei panni di Lane, l’uomo a cui lui non ha dato una seconda possibilità su una questione che riguardava i soldi e l’azienda. Donald si trova al posto di Peggy e Peggy al di qua della scrivania nel ruolo che era di Draper.
Roger e Mona vorrebbero una seconda possibilità come genitori, ma Margareth in uno specchio faccia a faccia gli rimanda i loro fallimenti e modi infelici di vivere.

Margareth sta facendo le stesse scelte del padre, ha lasciato marito e figlio perché infelice dandosi al sesso libero e alla droga, per Roger andava bene come marito e padre ma ora è intollerabile vederlo fare alla figlia.

La creatività viene soppiantata dal monolitico computer, lui va messo all’ingresso dell’azienda, lui prenderà tutto lo spazio che prima avevano i copywriter, lui è il futuro, lui è a conoscenza dell’infinito e sa quante stelle esistono, ma solo Margareth e Roger sono felici guardandole.

C’è il cambiamento, e se non ci si adatta ci vuole un attimo per finire nella spazzatura, nel fango o sul fondo di un bicchiere.

Si può chiudere la porta o ci si può mettere umilmente a lavorare sulla propria seconda possibilità.

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