Mad Men 7.01 – Time Zones
Ci sei? Ho bisogno della tua massima attenzione.
Questo e’ l’inizio di una grande avventura.
Hai un po’ di tempo per dare slancio alla tua vita?
Ce li hai 30 secondi, non uno di piu’, da dedicare agli orologi Accutron?
Ed ecco qui l’orologio, in basso nello schermo. La lancetta dei secondi scorre e subito in alto compare la scritta… “E’ l’ora di Accutron”.Sei in riunione. Magari hai dei residui di cibo tra i denti o la cravatta piena di cenere e non hai niente da dire. La riunione e’ noiosa e a te non e’ concesso esserlo.
Ma al polso hai un Accutron. Quest’orologio ti mette al centro dell’attenzione.
Sei in sala riunioni.E’ tutto in bianco e nero. In lontananza il rumore del traffico e nient’altro. Al centro della scena ci sei tu…
un ragazzo sulla trentina, un po’ scarmigliato, con un ciuffo ribelle, ma in giacca e cravatta, da vero uomo d’affari.
E sei li’ che guardi il tuo orologio, con un coro di voci indistinte in sottofondo. A un certo punto, si sente solo il ronzio dell’orologio.
Ti alzi in piedi e vediamo anche i volti degli altri. Due uomini coi capelli bianchi e un altro
piu’ giovane che sembra Steve McQueen. Vi stringete la mano e “Steve McQueen” nota il tuo orologio. Ed ecco le prime parole: “E’ svizzero?” E all’improvviso e’ tutto a colori. Gli altri stanno a guardare e loro due si scambiano pareri, elencando tutti i pregi dell’orologio. Si’, e’ svizzero. Ed e’ preciso. Un connubio perfetto tra estetica e tecnologia. “Accutron:non segna il tempo… lascia un segno sulla conversazione”.
Peggy
“Accutron:
e’ ora di fare conversazione“
Il tempo, che passa, chi ne ha poco, chi si evolve, chi involve, chi non cambia mai, chi muore all’improvviso e come desiderio vuol esser sparso nel mondo dei balocchi Disney, l’isola di Tom Sawyer, o l’isola di pace e sicurezza che non c’è… per nessuno di loro.
“In questi giorni di guerra e voci di guerra, non avete mai sognato di un luogo in cui ci fossero pace e sicurezza, in cui vivere non fosse una lotta, ma un piacere duraturo? Ovviamente l’avete sognato. Come ogni uomo dall’inizio dei tempi. Sempre lo stesso sogno. A volte lo chiama Utopia, a volte la Fontana della Giovinezza, a volte semplicemente “quella piccola fattoria di polli””
Ma se sei intelligente non puoi non capire, non riesci ad accontentarti di una piccola fattoria di polli, di spaccar legna; e l’unica soluzione che ha sempre trovato Donald è stato l’alcool anche se teme che persino i polli, cucinati dalla moglie, abbiano una coscienza….
“E’ rimasto del vino o se l’e’ bevuto tutto il pollo?”
e forse il gran lavoratore di Madison Avenue è morto di sete per questo, non si accontentava, o non ha mai bevuto la vita, la moglie doveva far parte della cura ma fu solo un’osservatrice, sarebbe morto entro un anno… come tutti gli altri.
“Siamo ricchi materialmente, ma nello spirito ci sentiamo provati. Puntiamo con una precisione eccezionale alla luna, ma sulla terra siamo preda di un’aspra discordia. Vogliamo la pace, ma siamo in guerra. Siamo divisi, ma vogliamo essere uniti. Attorno a noi vediamo vite vuote che cercano uno scopo. Vediamo opere da realizzare…”
E per questo quelli più disperati sembran proprio Donald e Peggy, soli, geni incompresi, ma almeno ora decidono che vogliono parlarne, visto che la finestra è bloccata e non si chiude ed anche all’interno della propria casa c’è solo il tormento, l’unica soluzione è vederlo ed immergersi totalmente nel gelo dell’estraneità, in rapporto a tutto quello che hanno intorno, come l’uomo Accutron annoiato dall’esterno e senza parole se non parlar del tempo.
E la prima inquadratura su Donald esplica tutto, chiuso in un luogo angustissimo mentre si guarda allo specchio radendosi e schiaffeggiandosi per tirarsi su (la maschera) o svegliarsi, stringendo un nodo alla cravatta che potrebbe esser anche un cappio, una cravatta d’affari quando in realtà affari non ne ha più, un’apparenza per il mondo e per la moglie… che “Non sa cosi’ tanto, ma sa qualcosa”.
Quella che ormai guida il loro rapporto, perché il sedile non si sposta, in cui lui può mettere solo una televisione più grande per sentirsi comodo quando va da lei, giustificandosi poi facendo leva sulla vanità e sullo status in tv di Megan.
Il consiglio nell’unica vera conversazione che Donald ha è di far come fanno tutti, i polli, lasciarsi morire di sete, accontentarsi.
“Beh, se non lo sa, lei dovrebbe… lasciare le cose cosi’ come stanno. E’ quello che fanno tutti”
Donald “Continuo a chiedermi… “Ho fatto un danno irreparabile?””
“Se fosse cosi’, cosa potrebbe farci? E’ finita”.
Ma Peggy vuole ancora combattere, anche se è da sola.
Stan “Stai praticamente dicendo al tuo capo che e’ un idiota”.
Peggy “Sono stanca di lottare per migliorare le cose. Siete solo dei dilettanti che si accontentano della merda, non vi interessa nulla. Nessuno vuole rendere le cose migliori? Va bene. Me ne staro’ qui da sola, allora”.
E Donald non fa il pollo, rompendo due dei suoi soliti schemi: declina l’invito delle donne per andare a lavorare e lascia la bottiglia chiusa sul tavolo, non si vuole più obnubilare, quel gelo lo vuole sentire tutto fino in fondo.
Roger continua nel suo schema autodistruttivo, ma la figlia glielo rompe porgendogli perdono, un nuovo rapporto e pace.
Mentre lui si circonda di un’orgia pur di non star da solo, non capendo il perché e cosa gli dice la figlia; come davanti a uno specchio ripete speculare ciò che dice lei, senza comprenderne il senso e il significato.
Margaret “sto guardando dentro di me. E con un piccolo aiuto, mi sono resa conto che la rabbia… puo’ essere sconfitta dall’amore”
Roger “Vai in chiesa, per caso?”
Margaret “Non capiresti mai”
Roger “Cosa vuoi da me?”
Margaret “Niente”
Forse saranno le figlie a salvare i padri dal baratro?
Altro punto focale, in cui tutti si senton strangolati, ce lo sottolinea Ken Cosgrove
“Questa e’ una gerarchia, lo capisci o no?”
Nonostante sia oberato di lavoro, e vuole dei subalterni che lo aiutino, prima molla il fascicolo delle calzature a Joan, dicendo di farlo sparire e d’inventare una scusa per non andar all’appuntamento con il cliente, e dopo che lei se n’è occupata la liquida intimandole di star lontana dal suo ufficio.
Joan forse sta capendo cosa vuole e s’impegna per tener un cliente che ha deciso di mollarli, si ritrova davanti ad un professore che vuole qualcosa in cambio, Joan crede che sia il solito schema della profferta sessuale e invece si scopre all’altezza professionale delle domande postele.
Ma c’è la gerarchia e una donna può fare solo l’infermiera, come viene appellata la segretaria; o come accade a Peggy, delle sue idee, nonostante sia ancora il capo dei creativi, non frega un fico secco al suo nuovo capo.
L’unica gerarchia che si è modificata è quella tra Peggy è Don, ora è lei a giudicare e a scegliere il di lui lavoro, e le sue idee continuano a spaccare l’obiettivo, solo quello conta per chi lavora anche il sabato e il cui cervello non si ferma mai.
Los Angeles
Il sole e i luoghi comuni fanno effetto su qualcuno ma su qualcun altro no.
Ted
“E’ incredibile a dirsi… ma e’ spento. Forse non gli piace il sole”
Pete
Sente la nostalgia di casa e dei bagel, vive in “un posto vicino alle pozze di catrame”, per lui L.A. “è piatta e brutta e l’aria e’ marrone… ma amo le vibrazioni”.
E infatti sembra rifiorito, sembra che nonostante l’aria marrone lui finalmente respiri, e apprezza la sensazione di cogliere un’arancia da un albero, abbracciando contento Donald appena lo vede.
Megan
Come al solito è un’ipocrita concentrata su se stessa, sulla carriera che sta decollando, sul suo nuovo appartamento, la sua decappottabile e appena Donald ci aggiunge un grande televisore lo redarguisce dicendo…
“Che impressione dara’, Don? Sai, tutti quelli che conosco qui stanno morendo di fame”.
Ed è nervosa perché non sente più la spontaneità di far sesso con il marito o forse…
“Non so come, ma… tutti dicono che si puo’ capire dove inizia un incendio”
forse dentro di lei…
“Non sa cosi’ tanto, ma sa qualcosa”
C’è poco tempo prima di divenir definitivamente “merce avariata”, vivere come polli o lasciare un segno nel tempo con quello che si è e si ha da dire? Prima che sia “finita” come dice la donna in aereo.
Giusto una manciata di puntate :(
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