Lola Montes

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a cura di Gongolo

Lola Montes è l’unico film ad essere stato presentato 3 volte al New York Film Festival, e la spiegazione di ciò sta nel suo eccezionale valore artistico e nella sfortunata ricezione da parte del pubblico alla sua prima apparizione.

Presentato nelle sale francesi nel 1955, nonostante fosse un film in Cinemascope a colori e nel cast apparissero nomi di grande richiamo, la tecnica narrativa non lineare e l’uso di flashback lo rese di scarso successo al botteghino. Subito la distribuzione, per rientrare nelle spese di produzione, optò per un rimontaggio in senso cronologico della storia, stravolgendo il valore originale dell’opera. Nel 1969 ci fu un parziale tentativo di restaurazione del film, ma è solo nel 2008 che la pellicola ed il montaggio originale sono stati completamente restaurati e così Lola Montes ha ritrovato tutto il suo splendore iniziale. Per ognuna delle versioni cinematografiche, dunque c’è stata anche una presenza al Festival di NY.

Il risultato del lavoro di restaurazione del 2008 è eccezionale, e restituisce al pubblico uno dei film più sensazionali dal punto di vista visivo che sia mai stato realizzato. Si potrebbe parlare a lungo di Lola Montes, del personaggio storico e del personaggio cinematografico, ma il punto sul quale preferisco fermarmi è sul motivo per cui questo film merita di essere visto. La tecnica narrativa di Ophuls, giunto al suo ultimo lavoro, è talmente eccezionale che stupisce anche lo spettatore moderno. La storia dell’ascesa e caduta di Lola Montes viene raccontata in maniera barocca, a partire dallo spettacolo che vede lei come soubrette di un circo americano, al centro di tableau vivant che mettono in scena episodi della sua vita, e Ophuls usa la tecnica del flashback per rievocare le vicende come si sono svolte realmente. I movimenti della cinepresa e dei personaggi, i colori dei vestiti e delle sceneggiature, creano un atmosfera unica e coerente per tutta la durata del film. Non sorprende che per alcuni, questo sia il miglior film di tutti i tempi.

Rating: ★★★★★★½☆☆☆ 

Regia: Max Ophüls

Soggetto: Cécil Saint-Laurent (romanzo)

Sceneggiatura: Max Ophüls, Annette Wademant, Jacques Natanson (dialoghi)

Cast

Martine Carol: Maria Dolores Porríz y Montez, detta Lola Montès
Peter Ustinov: imbonitore
Anton Walbrook: re Luigi I di Baviera
Ivan Desny: tenente Thomas James, primo marito di Lola
Henri Guisol: Maurice
Lise Delamare: Mrs. Craigie
Paulette Dubost: Joséphine
Oskar Werner: studente
Jean Galland: segretario privato
Will Quadflieg: Franz Liszt
Helena Manson: sorella del tenente James
Germaine Delbat
Willy Eichberger: dottore
Jacques Fayet
Friedrich Domin
Werner Finck: l’artista Wisböck

Anno: 1955

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