Mad Men 6.11 – Favors

Chi ci conosce veramente?

Nostra madre che ci dice che siamo sempre stati “unlovable”? Quella che ci disse che sarebbe stato meglio prenderci un gatto? La collega che ci conosce intimamente e nonostante tutto non ci trova pietosi? L’amica che riconosce la nostra voce sexy e che si sa che non ce la darà mai? Il collega che sa come farci calmare? Nostra moglie che sa che al primo posto ci sarà sempre il lavoro? La nostra amante che sa ciò di cui abbiamo bisogno? Nostra figlia che ci vede come un eroe?

Roger sentenzia che non tutte le sorprese sono negative.

E forse ha ragione lui, il nostro rivelarci nei nostri bisogni, difficoltà, complessità, lati oscuri, porta a chi ci vede la comprensione per chi siamo veramente; anche se siamo disgustosi, pietosi, soli e spaventati.

La sorpresa di Pete sui bisogni della madre, sul cosa pensa di lui, sui sentimenti di Bob Benson, la sorpresa di Peggy nell’aver trovato la soluzione al suo problema da sola, la sorpresa di Megan nello scoprire un Donald più generoso dell’atteso, la sorpresa di Sylvia nel constatare un’azione importante dell’amante fatta per lei, la sorpresa di Donald su cosa percepisce di lui Ted, la sorpresa di Sally nello scoprire che suo padre non è un eroe.

Donald, il buon vicino, il buon amico, il buon amante, il buon marito, il padre comprensivo, l’eroe della situazione.
Nel proprio narcisistico egocentrismo non si accorge che il proprio comportamento indifferente al lavoro suscita in Ted un risentimento, come se si trovasse in una guerra in cui quello che dovrebbe essere un suo partner è il nemico, a cui chiede di deporre le armi.

Ma Donald sa cos’è la guerra e sa che non si può vivere perennemente in fuga.

Arnold gli dice che gli sembra Sylvia, ed anche lei non crede alle cavolate.

Loro sono quelli che si conoscono veramente, che si confortano, che tentano di non innamorarsi.

Le fantasie dell’amichetta di Sally su cosa fare insieme a quel ragazzo a solo un piano di distanza si vedono concretizzate dai propri genitori.

Tra porte dietro le quali si spia e parla, aperte e chiuse si scopre chi siamo veramente e ci diamo il vomito o ci facciamo pena.

Un’altra guerra la sta combattendo Peggy, per l’indipendenza e l’autonomia, il nemico è un topo che lascia scie di sangue da film dell’orrore.

Pete è circondato da tutte persone innamorate ma ne è solo disgustato, senza alcuna compassione o pietà, quella che pensa non abbiano gli altri vedendolo, gli vien da vomitare.

Per “depravati”, “stupratori”, “traditori” della nostra visione di loro ci sarà un po’ di comprensione?

Mad Men 6.11

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