Mad Men 6.05 – The Flood
Il parato non è allineato
C’è chi non ci fa caso, chi specula, chi nasconde il danno dietro al letto, chi pensa ai soldi guadagnati o persi, i premi.
Ma poi c’è uno strappo irreparabile, come il colpo esploso in faccia al Signor King, anche se è un mondo che si vede con il binocolo o si mette di sottofondo alla tv, che per senso di colpa non si vuole spegnere, ma non la si guarda cercando di “salvarsi” pensando ai “fatti propri”.
E comunque tristi e disperati ci si chiede
“Perché stai distruggendo questa casa?”
Ci si ritrova nel mondo post apocalittico del Pianeta delle scimmie.
Siamo sopraffatti dalla violenza, il mondo sembra in fiamme, e uno strambo cliente, che vorrebbe una pubblicità con una molotov in mano e una lacrima, ci illumina con
“I cieli ci dicono di cambiare”
Donald per la prima volta parla a cuore aperto con la moglie, che tocca l’argomento alcolismo, lui invece è sopraffatto e gli esplode il cuore scoprendo e capendo, per la prima volta, quanto ama realmente i suoi figli. Che sta perdendo, perché si è dimenticato di loro, ed è della mancanza di Henry di cui si preoccupa Bobby.
Don, invece, il suo primo pensiero l’ha avuto per Sylvia, se stava bene, forse perché è sempre stata al piano di sotto e invece ora è a Washington con il marito, o forse perché i figli ormai li vede solo col binocolo, non va più nei loro letti come faceva quando eran tutti insieme, e come fa per consolarsi alla fine.
Peggy specula sul comprarsi una casa, la vuole vicino a Donald, ma poi sentendosi sola in quella decisione coinvolge il fidanzato, che invece ha dei pensieri su di loro e sul futuro che Peggy non immaginava. Questa è la sua sorpresa rassicurante.
Pete, solo come un cane, sembra avere una coscienza, contro il razzismo e umana nel pensare che King aveva moglie e quattro figli. Cerca di contattare e riallacciare con la sua di famiglia, ma Trudy è irremovibile. Lasciando Pete a tentare un contatto umano con l’uomo asiatico delle consegne a domicilio, che però non lo capisce.
Joan tenta il suo di contatto umano e compassionevole verso Dawn, la quale ne resta impassibile, visto che in quell’ufficio nessuno gliene ha mostrato mai.
Anche il saggio padre di Michael Ginsberg è convinto che una compagna e l’amore sia l’unica ancora di salvezza.
Henry vuol cambiare le cose e non mettere solo il letto davanti per nascondere il danno, sorridendo come se non esistesse, come fa il sindaco, e Betty pensa di ritornare ad esser la moglie di rappresentanza che tanto le piaceva fare con Donald, una squadra perfetta. Anche se quel vestito non le entra più.
Alla fine quello che fa esplodere il cuore è Bobby, con candore dice “Jesus”, con candore non si accontenta del parato non allineato, con candore vuol veder cosa c’è sotto, con candore si rivolge alla maschera di colore del cinema, sono tutti li perché tristi, sono tutti uguali.
Sperando che quelli che sono importanti per noi non lo siano per le scimmie/assassini, perché quelli che amiamo sono il nostro solo conforto, quelli che ancora ci fanno provare una candida emozione.
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