Terza Pagina, i profili sotto l’ombrellone: Jack Shephard – 1° stagione (2° parte)

Ed ecco a voi la 2° parte del nostro “romanzo d’appendic(it)e” su Jack, che dovrà destreggiarsi fra eventi esplosivi, navi pirata e scontri epici tra uomo di fede e uomo di scienza, come se la caverà l’indaffaratissimo eroe? Ce lo spiega il nostro irriverente Henry Gale.
Rimaniamo in attesa dei vostri commenti e contributi. Buona lettura

Jack Shephard – Prima stagione (2° parte)

Locke intanto spiega a Jack che Boone non è morto per niente, infatti stavano cercando di aprire un misterioso portone di metallo trovato nella giungla.
“Dobbiamo aprire la botola così quando arrivano gli amici di Ethan ci nascondiamo tutti là dentro e li fottiamo alla grande!” pronuncia enfatico Jack sotto lo sguardo stupefatto degli altri sopravvissuti, i quali saggiamente decidono di non sottolineare le piccole imperfezioni del Piano di Battaglia del loro Leader e vanno tutti a nascondersi nelle grotte (evidentemente sicure dopo che Jack e Charlie vi sono rimasti sepolti) mentre un piccolo manipolo guidato dalla psicopatica Rousseau parte alla ricerca di dinamite alla Roccia Nera, una nave pirata stranamente imboscata nel cuore della giungla.

La Roccia Nera è la brutta copia del Vascello dei Fantasmi di Disneyland, senza però il negozio dei souvenir e i tizi travestiti da Paperino… ma in compenso piena di cadaveri incatenati e casse di esplosivo.
Il Professor Artz, che si è unito alla spedizione in quanto esperto di esplosivi, chiede la camicetta di Kate per avvolgere i candelotti e portarli via dalla nave, ma purtroppo per tutto il pubblico maschile non fa in tempo a chiedere anche il reggiseno e gli slip che esplode in mille pezzi come un qualunque guappo napoletano la sera di capodanno.
Il gruppo allora saggiamente spartisce la dinamite in due zaini tirando a sorte per chi deve portarli, al che Hurley evidentemente trasale preoccupato in quanto non molto fortunato in fatto di lotterie, ma dal superenalotto (anzi supercandelotto) escono vincitori Locke e Kate.
Appena compiuto un passo sulla strada del ritorno Locke viene subito afferrato e trascinato nella giungla da una misteriosa entità fatta di fumo nero come la mancata elezione di un papa. Ovviamente da buon dottore Jack sa bene che il fumo nuoce gravemente alla salute e quindi si precipita in soccorso buttando un candelotto nella buca dove Locke sta per essere trascinato.

Scampato al pericolo, tra i 2 leader di fede e di scienza nasce un dialogo di potente natura filosofica:
-Jack quest’isola è il nostro destino-
-Perchè?-
-Non lo so, ma siamo stati tutti scelti.-
-Perchè?-
-Non lo so, ma quel che è successo non è casuale-
-Ma va cagher Locke, tu non sai una mazza.-
-L’isola ha scelto anche te-
-Ci mancherebbe- risponde Jack, sfoderando il tatuaggio. -Ora però, anche se cammini con me ma non cammini come me, vedi di muoverti che è già sera.-

Infatti l’eroico manipolo carico di esplosivo arriva alla Botola alle ore buie, piazzando un paio di candelotti sul portellone per aprire finalmente questo misterioso cunicolo sottoterraneo.
Accesa la miccia Hurley comincia a strepitare come una cornacchia sui numeri e Jack è costretto a stenderlo al tappeto con una presa Tornado alla Rey Misteryo mentre la dinamite esplode aprendo l’entrata della botola.
La prima stagione si chiude quindi sui faccioni di Locke e Jack che si affacciano sul buio e misterioso pozzo segreto che scende profondissimo nel terreno.
“Chissà, magari è così profondo che spunta in Cina” commenta il leader mentre scorrono i titoli di coda.

Alla prox stagione!!!

Fonte immagini: screencaps by losttuttalavita

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