Confession Killer, The

Una storia Americana che ha dell’incredibile.
Henry Lee Lucas era conosciuto come il più pericoloso assassino seriale degli Stati Uniti, ammettendo di aver commesso centinaia di omicidi. Tuttavia, poi diverse analisi del DNA contraddicono le sue confessioni.
Dopo già una vita rocambolesca e l’omicidio di sua madre, l’11 giugno 1983 Henry Lee Lucas venne arrestato a Stoneburg con l’accusa di possesso illegale di arma da fuoco, essendo già un pregiudicato venne portato nella prigione della contea di Montague.
Cinque giorni più tardi Lucas confessò di avere ucciso l’anziana donna Kate Rich, a cui aveva dato un passaggio nel settembre precedente. La accoltellò in un campo e poi ebbe rapporti con il cadavere, rivelando anche dove si trovavano i resti ormai a pezzi e bruciati della donna.
L’uomo si autoaccusò anche dell’omicidio di Becky Powell, dichiarando pure di averne stuprato il cadavere, che fino ad allora si credeva fosse ancora viva.
Il 21 giugno del 1983, durante il processo per l’omicidio della signora Rich che si sarebbe concluso con la sua condanna a 75 anni di carcere, Henry Lee Lucas sostenne di avere ucciso, oltre all’anziana donna, altre cento persone.
Dopo il processo Lucas iniziò a dichiararsi colpevole di una serie impressionante di crimini irrisolti commessi in svariate parti degli Stati Uniti.
In custodia degli Sceriffi, che avevano conquistato la sua fiducia e gli elargirono trattamenti di favore, creando una task force per risolvere tutti gli omicidi commessi da lui e un alcuni con un complice, che era già in carcere altrove per incendio doloso.
Iniziarono ad arrivare investigatori di vari stati per chiudere i loro casi irrisolti, Henry sembrava conoscere dettagli degli omicidi e delle scene del crimine che non erano stati rivelati alla stampa.
Lucas si accusò, tra gli altri, dell’omicidio di una donna non identificata che era stata trovata in un canale sotterraneo con addosso solo un paio di calzini arancioni e che perciò era stata soprannominata Orange Socks, poi identificata nel 2019 come Debra Jackson. Questo omicidio gli valse la pena capitale e la condanna a morte.
La notorietà di Lucas come “più prolifico serial killer della storia americana” crebbe esponenzialmente e contemporaneamente i suoi racconti divennero sempre più esagerati: Lucas arrivò ad autoaccusarsi di circa 600 omicidi compiuti in 27 diversi Stati degli USA e anche in Canada, fino a sostenere che lui e Toole avrebbero commesso quegli omicidi su commissione da parte di una fantomatica setta satanica chiamata “Le mani della morte”, che praticavano sacrifici umani e cannibalismo.
Dopo queste dichiarazioni di Lucas quasi tutti iniziarono ad essere un po’ scettici.
Per l’omicidio di Orange Socks la difesa dimostrò che Henry Lee Lucas era a chilometri di distanza dalla scena del delitto, ma Henry venne lo stesso condannato a morte.
Il 14 aprile 1985 sul quotidiano The Dallas Time Herald il giornalista investigativo Hugh Aynesworth pubblicò un articolo in cui si metteva in dubbio la veridicità delle confessioni di Lucas.
Hugh Aynesworth aveva incontrato più volte Henry per scrivere l’articolo e questo gli aveva confessato non solo di non essere realmente il responsabile degli omicidi che gli erano attribuiti, eccetto quelli di sua madre, della Powell e della Rich e di avere dato confessioni false per prendersi gioco delle forze dell’ordine. Ma anche che i dettagli non rivelati al pubblico sulle scene del crimine, che lui sembrava conoscere così bene, gli erano stati variamente suggeriti dagli investigatori, mostrando scene del crimine e portandolo sui luoghi dei delitti.
Secondo Aynesworth gli Sceriffi avrebbero agito così perché ansiosi di dichiarare chiusi diversi casi irrisolti facendo bella figura. Inoltre Aynesworth notava come molti delitti attribuiti a Lucas avessero avuto luogo a breve distanza temporale l’uno dall’altro in luoghi molto lontani tra loro, cosa fisicamente quasi impossibile che quegli omicidi fossero stati commessi dalla stessa persona.
In base a questi elementi vennero riaperti molti dei casi che erano stati chiusi dopo le confessioni di Lucas e contemporaneamente vennero fermate le investigazioni che tendevano di ricollegarlo a casi ancora aperti.
A Lucas vennero inflitte in totale condanne per 11 omicidi, anche se i suoi legami con la gran parte di essi erano costituiti unicamente dalle sue confessioni. Ma almeno fu commutata la sua condanna a morte in ergastolo dall’allora governatore del Texas e futuro presidente degli USA George W. Bush.
In tutto 5 episodi su Netflix per questa docuserie crime.
Rating: 








Regista: Robert Kenner, Taki Oldham
Anno: 2024
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