Lost in Grimm 4.19
Ormai al nostro amato Lapidus l’imprinting dell’isola gli è rimasto nel sangue
“So che il regno della natura vi sembra… duro. Ma è perché non lo conoscete. Non lo conoscete
perché abbiamo perso le nostre radici. Abbiamo perso il contatto con questo mondo e così con noi stessi. Ma tutto questo cambierà quando ci apriremo e riuniremo con il nostro passato.
Con chi siamo veramente. Ragazzi, voi… avete la responsabilità… di abbracciare la vostra vera natura. Preparatevi. Questo non è un gioco e non si giocherà.
Siete pronti? Vi ho chiesto: “siete pronti”?
A caccia! A caccia! A caccia! A caccia!
Elliott “Preso! L’ho preso! L’ho preso! L’ho preso!”
E non mi sembra nemmeno una coincidenza che seguissero tutti un coniglio
“L’hai preso. Tienilo. Alzalo in alto, Elliott. Sii orgoglioso. Come vivevano i nostri avi,
voi scoprirete cosa vuol dire essere uomini. Essere Selvani. Ma non è facile. Sia che siate Leonini… Sanguinari… Iracondi… o Neroguari… siamo tutti benedetti.
E quando andrete in Flutto la prima volta… sentirete un potere mai sentito prima. Ma non dovete rivelarlo mai. La gente non sentirà mai quello che sentite. Non sapranno quello che saprete.
Non vivranno la vita profondamente come voi. Non abbiate paura di quello che siete.
E’ la vostra storia. Siatene orgogliosi. Adesso… banchettiamo… con i frutti della caccia”.




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