Once Upon a Time in Wonderland
Continua la moda di far divenire un famoso libro/favola/cartoon/film anche una serie tv, e questa volta il risultato è alquanto deludente, sia per l’immancabile confronto con le creazioni immaginifiche precedenti sia perché vedere realizzato in uno spigoloso digitale, il meraviglioso mondo al di là della tana del bianconiglio, è mal fatto; pure il coniglio è brutto e sembra un tossico.
L’ Inghilterra vittoriana è convincente ma non poco angosciante, visto che Alice viene rinchiusa in un manicomio perché crede di aver vissuto a Wonderland, mentre si strugge per la morte del suo amore incontrato in questo mondo fantastico, Cyrus.
Ma il bianconiglio, inviato e ricattato dalla Regina di cuori, ha una missione: riportare Alice in Wonderland convincendola che il suo amore non sia morto; ad aiutarlo c’è anche il poco affascinante Fante di cuori.
La Regina di cuori, che sembra una Barbie, viene a sua volta ricattata dal malefico Jafar, sembra esser lui l’uomo dietro la tenda. Perché vuole catturare Alice?
Se v’interessa scoprirlo basta seguire le vicende di Alice, ma vi preannunciamo che persino l’ipnotica presenza di Naveen Andrews (il Sayid di Lost), che interpreta Jafar, è insufficiente per sollevare le sorti di questo noioso spinoff.
Ogni episodio dura 45 minuti circa, in tutto 13 episodi.
Rating:
Ideatore: Eddy Kitsis e Adam Horowitz
Cast:
Sophie Lowe: Alice
Michael Socha: Fante di Cuori
Peter Gadiot: Cyrus
Emma Rigby: Regina Rossa
Naveen Andrews: Jafar
Anno: 2013
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