Cercasi amore per la fine del mondo - Seeking a friend for the end of the world

All’annuncio della fine del mondo, per opera di un meteorite che in meno di 15 giorni colpirà la terra con effetti catastrofici, ognuno reagisce a modo proprio.

La moglie di Dodge, per esempio, decide di scappare letteralmente dal marito e lasciarlo in macchina da solo, neanche un attimo dopo aver appreso dell’annuncio.

(Piccola curiosità, la donna che interpreta la moglie di Dodge è la moglie dello stesso Carell, Nancy)

Dodge quindi rimane solo a casa, con la sola compagnia della donna delle pulizie, Elsa, che non si sa bene se, parlando poco l’inglese non ha capito che La fine è vicina oppure se reagisce solo sorridendo sorniona, continuando a dare appuntamento a Dodge “alla prossima settimana”.

L’uomo, da parte sua, reagisce stoicamente, rimanendo abbastanza indifferente alla fine del mondo imminente e cercando di vivere la sua quotidianità, con un solo grande rimpianto: non aver ritrovato la sua fidanzatina del liceo, il vero amore della sua vita.

L’incontro/scontro con Penny, una vicina di casa eclettica, sbadata e narcolettica, riporterà in Dodge la scintilla della vita, partendo con lei per un viaggio on the road, alla ricerca della sua fidanzatina e della famiglia di lei.

I due finiranno per innamorarsi, da qui la traduzione italiana del titolo del film, che scambia “amico” per “amore”, riducendolo a una mera commedia romantica. Forse in effetti lo è, ma è un romanticismo diverso, una condivisione, un aggrapparsi l’uno all’altra, uniti dopo tanta solitudine interiore, anche solo per pochi giorni.

La coppia Carell – Knightley infatti, a pensarci bene, è quasi improbabile: lui è un pelo troppo anziano per lei così sbarazzina, ma proprio questi opposti fisici e caratteriali sono quello che rendono il film originale, toccante e delicato, armageddon permettendo.

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