Flash Forward vs. Lost – 1.01
In USA è andato in onda il primo episodio della nuova serie attesissima Flash Forward, a detta di alcuni l’erede di Lost, ma a detta nostra solo perché nel palinsesto prenderà il suo posto.
Ma ci si legge dopo il continua per saperne di più.
Tutto fumo e poco arrosto, nel senso che l’ambiente è a dir poco apocalittico e il fumo la fa da padrone, certo è impostato come una spy story, un grande puzzle in cui il protagonista Mark Benford (Joseph Fiennes) ne ha visto alcuni pezzi nel futuro da lì a 6 mesi, il 29 aprile. Una scena fatta d’indizi e di se stesso di nuovo attaccato alla bottiglia e terrorizzato per la propria vita, tenta di scoprire chi ha causato quel blach out mondiale di 2 minuti e 17 secondi.
Anche tutti gli altri personaggi che lo circondano hanno avuto un Flash del futuro, chi o meno rassicurante.
Ma partiamo dall’inizio. Buio, luce, “help” “help”, un principio decisamente alla Lost ma questa volta è stato un crash automobilistico e non quello del volo 815, ma la Oceanic viene citata, infatti si vede un cartellone pubblicitario della famosa compagnia aereo su un muro, mentre i protagonisti sono in macchina a fare un appostamento.
Ma a citazioni Lostiane non hanno finito qui, come spesso amano gli Autori ecco che su un pullman invece di vedere la pubblicità delle barrette Apollo, c’è direttamente una pubblicità di Lost, con il logo omonimo.
Altre citazioni a Lost le troviamo sia nei famosi numeri che si ripetono gli iniziali 23° che ci sono a Los Angeles (una città a caso?) e in alcuni nomi dei protagonisti, Aaron e il figlio dell’Agente si chiama proprio Charlie…. E infatti nel promo della prossima puntata potremo vedere Dominich Monaghan, il nostro compianto Charlie.
Poi potremo riconoscere subito, anche solo dalla voce inconfondibile, la nostra Penny, che questa volta si chiama Olivia (come il personaggio principale di Fringe) che fa la dottoressa in un ospedale, alla Jack Shephard.
Il marito, nonostante sia un Agente dell’FBI, dopo il crash salva molte meno vite confrontato al nostro Jack che in 4 8 15 16 23 42 secondi ne salva 108.
Ma è concentrato sui pezzi del puzzle da rimettere insieme, nel non ricadere nel tunnel dell’alcool e nel non farsi mettere le corna dalla moglie. Ci riuscirà? …. Alla prossima puntata!
La scena finale è quella che apre la strada ad un inquietante scenario…. Tutto il mondo perde i sensi per quei 2 minuti e più ma a Detroit in uno stadio c’è un uomo vestito alla Matrix che cammina indisturbato sui gradoni, chi sarà?
… coming soon
In sostanza non è Lost e mai potrà avvicinarcisi, non c’è la stessa suspance, il mistero, il patos, la forza visiva, il fascino dei personaggi ecc mancano tutte le componenti che ha fatto grande il nostro amato telefilm, è solo una spy story come tante altre, in cui anche gli interpreti non si distinguono per forza recitativa.
Ma, confrontato a Fringe, comunque resta più verosimile e credibile Flash Forward, senza razzolare nell’iperscietifico fatto in casa o in scatola.
Ma non ci arrendiamo, alla prossima puntata… ma sempre più fieri di essere Lost.


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