Athlete A

Uno scandalo a stelle e strisce sugli occultamenti attuati dalla USA Gymnastics sulle accuse di moleste e stupri da parte del medico della squadra, che si occupava delle future campionesse olimpiche di ginnastica artistica Americane.

Atleta A, Maggie Nichols, è la prima ginnasta del team nazionale a denunciare nel 2015 le molestie subite, pluripremiata campionessa di ginnastica (seconda solo a Simone Biles, sua compagna di squadra ai tempi dei fatti), e per questo fu punita dalla Società non permettendole di accedere alle Olimpiadi, nonostante ne avesse i numeri.

Dopo di lei nel tempo hanno denunciato il medico e la società, che le aveva sfruttate e non protette, altre 250 vittime, che hanno gravitato intorno alla USA Gymnastics sin dal 1992, e che hanno subito molestie e violenze da parte del Dottor Larry Nassar. Si pensa che in realtà siano più di 500 le ragazze minorenni molestate dal dottore e osteopata in circa 29 anni di lavoro per la Nazionale.

Era talmente abile da molestare le figlie, con la mano nascosta, davanti alle madri presenti alle visite. Il tutto con scuse su trattamenti medici che includevano penetrazioni vaginali e anali in un sistema abusivo sui minori sin dalla giovane età.

La storia del team nazionale di ginnastica a partire dagli anni ’70 cambiò con l’arrivo tra gli allenatori di Béla e Márta Kátolyi, che lavoravano precedentemente con Nadia Comăneci, questi iniziarono a riprodurre un modello ispirato a quello rumeno negli Stati Uniti, paese che al tempo era sotto la dittatura di Ceaușescu, dove la violenza fisica e psicologica diventano un mezzo utilizzato per ottenere migliori prestazioni dalle proprie ginnaste.

Questo creò un ambiente sempre più nocivo nel corso del tempo intorno alle atlete, che erano diventate solo un brand da sfruttare per guadagnare di più salendo sul podio, in cui il Dottor Larry Nassar, volto storico dell’equipe medica della USAG, era un fiore all’occhiello che doveva restare immacolato. Per non perdere di credibilità con gli sponsor e tutto il sistema che ne lucrava.

Spiega Jennifer Sey, ex campionessa nazionale:

“Le ragazze vanno nei centri di allenamento nazionale quando hanno dieci anni, vengono sfruttate e maltrattate per anni, così, anche quando saranno maggiorenni, il confine tra il duro allenamento e l’abuso di minori non è più tanto chiaro. Perciò quando poi si verificano veri e propri abusi, abusi sessuali, tu già non ti fidi più della tua opinione sulle cose”.

Docuserie true crime su Netflix.

Rating: ★★★★★★☆☆☆☆ 

Regista: Bonni Cohen, Jon Shenk
Anno: 2020

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *