Quantum Leap – In viaggio nel tempo

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Una delle poche serie di fantascienza che mi sia mai piaciuta che ci ha spiegato e insegnato tante cose sui viaggi nel tempo, ma la cosa più divertente da lasciare il segno son le innumerevoli espressioni di Scott Bakula tra lo spaesato e lo spiazzato.

Ma partiamo per ordine, a causa di un incidente di laboratorio, lo scienziato protagonista, il dottor Samuel Beckett, viene sbalzato nello spazio e nel tempo, sostituendo temporaneamente nel pensiero e coscienza il corpo della persona che lo ospita, Samuel non sa in chi si “riincarenerà”, chi è quella persona e perchè lui è lì, e nel minor tempo possibile deve capire tutte queste cose e comportarsi di conseguenza, per non creare sospetti nelle persone che circondano il proprietario del corpo che momentaneamente Samuel si ritrova a subaffittare. Finisce a caso in persone senza distinzione di razza, sesso, colore e specie.

Tutto chiaro?

I continui richiami alla fisica quantistica non fanno che nascondere in realtà il fulcro di questa serie, cioè il raccontarci storie di gente comune, in varie epoche e situazioni socio culturali, alle prese con le difficoltà della vita, aiutate da Samuel che s’impossessa di loro per l’intera durata dell’episodio.

In realtà il dottor Samuel Beckett (Scott Bakula) fonda il progetto top secret Quantum Leap, che renderà finalmente possibile il viaggio nel tempo, ma gli viene tagliato il finanziamento e Sam, decide di attivare lo stesso l’ancora incompleto acceleratore (la macchina per il salto nel tempo). Così si ritrova a saltare attraverso gli anni senza un apparente motivo e senza alcun controllo.

Sam ad ogni salto nel tempo prende il posto di una persona la quale invece viene catapultata momentaneamente nel futuro, nella “Sala di Attesa”, e per poter procedere nel suo viaggio temporale deve per forza risolvere un problema delicato che spesso riguarda la sopravvivenza dello stesso ospite.

L’esperimento prevede che un osservatore sia in continuo contatto cerebrale con il viaggiatore, questo è il contrammiraglio Albert “Al” Calavicci (Dean Stockwell) che utilizzando un palmare è in collegamento con Ziggy, il supercomputer senziente a supervisione del progetto. Al è in collegamento con Sam attraverso la “Camera delle Immagini”, un luogo in cui viene proiettato olograficamente.

In tutto 97 episodi da 45 minuti.

Divertente.

Rating: ★★★★★★★½☆☆ 

Ideatore: Donald P. Bellisario

Cast

Scott Bakula (Sam Beckett)
Dean Stockwell (Al Calavicci)
Anno: 1989-1993

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