Equinox (1970)
a cura di Gongolo
Girare un B Movie di fantascienza cult e’ difficile quanto dirigere un buon film di fantascienza. Sopratutto perché da un B movie cerchiamo qualità opposte al film di serie A, ci aspettiamo che ci intrighi con una trama tra l’assurdo e l’impossibile e ci sorprenda con trovate fuori dagli schemi tradizionali. Da un B movie pretendiamo che la trama si mantenga in bilico tra la totale spazzatura, e la spazzatura con un valore cult, senza superare i limiti inferiori dei nostri criteri estetici e scadere nell’indifferenza.
Forse parte del successo dei B movie dipende anche dal caso, dal budget e dai mezzi limitati che guidano certe scelte del regista, ma in fin dei conti, come in tutti i film a basso costo, il regista ha sempre il potere di prendere le proprie decisioni, quindi il successo del B Movie, che spesso è postumo, dipende largamente dal talento del regista. Equinox dalla locandina e’ chiaramente un B movie. Il primo indizio che si tratti anche di un cult è che Equinox appare nella selezione dei film della Criterion (che è un’etichetta molto cool), il secondo indizio è che a lavorare agli effetti speciali c’è anche il futuro vincitore di 9 premi Oscar per l’animazione (Star Wars). La storia si svolge in California: tra foreste e canyon quattro ragazzi ritrovano un libro testimonianza di una civiltà antica e parallela a quella umana. Memorabile la scena del bacio ventosa.
Rating:
Regista: Jack Woods, Mark Thomas McGee e Dennis Muren
Cast
Jack Woods
Frank Bonner
Robin Christopher
Edward Connell
Barbara Hewitt
Anno: 1970
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