2.07 – Gli altri 48 giorni – The Other 48 Days (sez coda)

Episodio: 2×07
Titolo Originale: The Other 48 Days
Scritto: Damon Lindelof e Carlton Cuse
Regia: Eric Laneuville
Episodio dedicato alla sezione di cosa 815

Un excursus sui 48 giorni vissuti dai sopravvissuti della sezione di coda, dal giorno del crash fino al ricongiungimento con gli altri Losties.


Mercoledì 22/9/2004 – Primo giorno

Una spiaggia, una palma, l’oceano. Poi, un rumore che diventa sempre più forte e la coda dell’aereo Oceanic 815 precipita in mare, a pochi metri dalla riva. Ana Lucia emerge dall’acqua; intorno a lei rottami, gente che urla e chiede aiuto, cadaveri…
Raggiunta la riva, presta soccorso a chi è ancora in acqua. Mr. Eko porta in salvo sulla riva un bambino e poi si rituffa in acqua per salvarne la sorellina, che ha perso i sensi. Ana Lucia si avvicina per rianimarla, mentre Eko tiene debitamente lontano il fratellino, che stringe a sé un orsacchiotto. La bimba si riprende e chiede della sua mamma. Ana Lucia, guardandosi intorno sgomenta, cerca tuttavia di rassicurarla dicendo che presto tornerà a casa.
Eko affida i bambini a Cindy e si occupa di recuperare i corpi ancora in mare. Libby si cura di un uomo con una gamba fratturata e gliela sistema come può, dicendo ad Ana Lucia che prima di diventare una psicologa ha frequentato un anno di medicina. Spuntato dalla boscaglia di corsa, Goodwin chiede aiuto per salvare altri superstiti rimasti intrappolati su un albero. Ana Lucia corre in aiuto: su un albero ad alto fusto, ancora sui loro sedili, ci sono due uomini. Uno è già morto, l’altro è Bernard. A questi, Ana Lucia suggerisce il modo per liberarsi dalla seduta, che sembra cedere sotto il loro peso. Nonostante la paura Bernard segue i consigli di Ana Lucia e riesce ad aggrapparsi all’albero prima che i sedili precipitino rovinosamente al suolo. Poi Ana Lucia si arrampica per aiutare Bernard a venir giù.
Nel pomeriggio, Ana Lucia si avvicina a Goodwin che sta tentando di accendere un fuoco di segnalazione e quando la ragazza gli chiede se lui sia un boy scout, lui risponde che era nei “Corpi di Pace”.
Quelle sera, Bernard si avvicina ad Eko e gli chiede se, tra i cadaveri recuperati in mare, ci fosse anche una donna afroamericana, sua moglie Rose che lui non riesce a trovare. Ma Eko non ha trovato il corpo di Rose, per cui gli assicura che pregherà per lei e per i soccorsi.
Durante la notte, i naufraghi si svegliano di soprassalto per dei rumori e voci concitate poco lontano; Ana Lucia e Goodwin accorrono e trovano Eko sporco di sangue, con un sasso usato evidentemente come arma, vicino a due cadaveri sconosciuti.

Giovedì 23/11/2004 – Secondo giorno

I corpi degli sconosciuti vengono esaminati da Ana Lucia: sono vestiti di stracci e non hanno alcun documento e nient’altro che li possa identificare. Un uomo, Nathan, dice che mancano tre persone all’appello. Eko, in silenzio in disparte, sta acconciando un grosso ramo per farne un bastone.
Ana Lucia conclude che gli uomini dell’assalto notturno erano già sull’isola prima di loro, e intuendo un incombente pericolo, propone di spostarsi in una zona più riparata. Ma non tutti sono d’accordo. Nathan si chiede come farebbero i soccorsi a trovarli se si allontanassero dalla spiaggia e anche Cindy, la hostess, dice che devono rimanere lì e mantenere il fuoco di segnalazione, perché poco prima dello schianto il pilota aveva detto che erano finiti fuori rotta senza aver avuto la possibilità di segnalare la posizione.

Domenica 26/9/2004 – Quinto giorno

I superstiti seppelliscono l’uomo con la gamba fratturata, morto a causa di una grave infezione alla ferita.

Martedì 28/9/2004 – Settimo giorno

Goodwin riesce a catturare un pollo, che presto diventa il pranzo per i superstiti. Libby si avvicina a Eko che, sempre in silenzio e sempre in disparte, sta incidendo il suo bastone. Gli offre da mangiare e, intuendo il tormento interiore dell’uomo, gli dice che la sua è stata un’azione di difesa e che non deve colpevolizzarsi per aver ucciso i suoi stessi aggressori.

Domenica 3/10/2004 – Dodicesimo giorno

Un nuovo attacco notturno porta via altri nove superstiti, inclusi i due bambini. Anche Ana Lucia viene aggredita, ma riesce ad uccidere il suo aggressore, una donna nella cui tasca trova un coltello e una lista con i nomi delle persone che ora sono scomparse.
Eko esplora la zona circostante senza trovare alcuna traccia.
Ana Lucia, a questo punto si chiede cosa stia succedendo, e come mai gli aggressori avevano una lista dettagliata delle persone rapite. Conclude che tra loro ci sia una spia, pensa a Nathan, che il giorno prima si era allontanato da solo, nonostante tutti fossero d’accordo che si dovevano allontanare in gruppi di due.
Il gruppo, ormai ristretto a 7 persone, decide che sia giunto il momento ricercare un riparo.

Venerdì 8/10/2004 – Diciassettesimo giorno

I sette decidono di accamparsi presso una sorgente.
Ana Lucia sta scavando una buca, che intende usare con Nathan, per scoprire se i suoi sospetti siano giusti.

Domenica 10/10/2004 – Diciannovesimo giorno

Nathan e Bernard stanno preparando delle trappole per conigli. Ana Lucia raggiunge Nathan alle spalle, lo stordisce e lo trascina nella buca. Lo interroga, gli dice che nessuno ricorda di averlo visto sull’aereo e, non ottenendo risposte per lei soddisfacenti, si convince sempre più di aver trovato l’infiltrato.

Giovedì 14/10/2004 – Ventitreesimo giorno

Di nuovo alla buca per interrogare Nathan, al quale ha tolto i viveri, si accorge che qualcuno, di nascosto, gli porta da mangiare. Furente, incolpa Bernard di questo, ma poi capisce che il responsabile del gesto è Eko.
Goodwin cerca di convincere Ana Lucia a liberare Nathan, per tutta risposta Ana gli dice che ormai è disposta a torturarlo per costringerlo a dire la verità.
Quella notte, Goodwin libera Nathan rivelandogli le intenzioni della donna, ma appena il ragazzo gli volta le spalle, Goodwin gli spezza il collo.

Venerdì 15/10/2004 – Ventiquattresimo giorno

Cindy informa il gruppo che Nathan è fuggito, il che rafforza l’ipotesi che lui fosse una spia e che, quindi, ora sono di nuovo in pericolo. Decidono, così, di spostarsi ancora.

Lunedì 18/10/2004 – Ventisettesimo giorno

Esplorando la giungla, i 6 rimasti scoprono la porta di quello che sembra essere un bunker. Una volta entrati, sulla porta leggono la scritta “quarantena” e, su un muro, notano un logo Dharma con il simbolo della Freccia. In un baule trovano una vecchia bibbia, un occhio di vetro e una ricetrasmittente. Bernard prova ad usarla ma in quella zona sembra non esserci campo, per cui Goodwin si offre di andare in un posto più in alto per captare il segnale. Ana Lucia decide di accompagnarlo, nonostante la riluttanza dell’uomo.
Durante il tragitto, Ana chiede a Goodwin cosa pensa dei rapimenti, perché solo alcuni di loro. Lui ipotizza che abbiano selezionato gli uomini più forti che rappresentavano un pericolo. I due si fermano per fare una sosta. Goodwin chiede ad Ana il coltello che aveva trovato addosso alla donna uccisa. Ana fa notare quanto sia strano il fatto che quel coltello, che è dell’esercito ed è vecchio di vent’anni almeno, fosse in possesso di una donna vestita di stracci su un’isola sperduta.
Ana Lucia chiede a bruciapelo a Goodwin come mai il giorno dell’incidente lui fosse giunto dalla foresta con i vestiti completamente asciutti nonostante fossero passati solo pochi minuti dallo schianto in acqua. Goodwin, ormai smascherato, racconta che ha dovuto uccidere Nathan perché, se anche sotto tortura lui avesse negato di essere la spia, Ana avrebbe capito di essersi concentrata sulla persona sbagliata, e quindi sarebbe stato lui ad essere in pericolo.
Goodwin dice poi che i bambini stanno sicuramente meglio dove si trovano ora. A quel punto, rabbiosa, Ana Lucia attacca Goodwin e durante la lotta concitata lo uccide.
Torna poi dai suoi compagni e quando questi le chiedono dove sia Goodwin, lei dice che non sono più in pericolo.

Lunedì 1/11/2004 – Quarantunesimo giorno

Bernard capta un segnale radio. Un uomo (Boone, dall’altra parte dell’isola) chiede soccorso per i sopravvissuti del volo Oceanic 815. Sbigottito, Bernard risponde che sono loro, i superstiti di quel volo. Ana Lucia però gli strappa la radio dalle mani, per impedirgli di continuare il discorso con quell’estraneo che, secondo lei, potrebbe essere uno degli altri che cerca di individuarli.
Ana Lucia è vicino ad un ruscello, piange. Eko le si avvicina e, a sorpresa, le parla e la rassicura che tutto andrà bene. Ana Lucia osserva che Eko ha impiegato 40 giorni per parlare, lui le risponde che lei ha aspettato altrettanto per piangere.

Venerdì 5/11/2004 – Quarantacinquesimo giorno

Cindy e Libby sono sulla spiaggia, stanno preparando le reti da pesa. Scorgono, poco lontano sulla riva, il corpo di un uomo svenuto. E’ Jin, che ancora svenuto viene portato nella giungla e legato ad albero. Eko lo interroga, ma Jin non comprende la lingua, così si allontana. In un momento di disattenzione, Jin riesce a liberarsi e scappa verso la spiaggia, ancora legato, dove sono appena approdati Sawyer e Michael, ai quali cerca disperatamente di far capire che gli “altri” lo stanno inseguendo. Ma prima che i tre possano fuggire, vengono raggiunti da Eko e dai suoi compagni che li catturano e li trascinano nella buca scavata da Ana.
Questa, chiede ad Eko di colpirla e di buttarla nella buca insieme ai tre, sperando, così, di ottenere informazioni. Ovviamente i tre raccontano la loro storia, che non convince del tutto Ana Lucia che, invece, riesce a rubare la pistola a Sawyer.

Lunedì 9/11/2004 – Quarantottesimo giorno

Dopo aver rivisto, sinteticamente, gli eventi degli ultimi giorni, fino al rapimento di Cindy, ritroviamo i sopravvissuti spaventati dai sussurri nella foresta, mentre comincia a piovere. Ana Lucia, armata, scorge un movimento tra gli alberi, e prima ancora di capire di chi si tratti, spara colpendo mortalmente Shannon, che stava correndo tra gli alberi alla ricerca di Walt. Jin, Michael e Sawyer e gli altri della sezione di coda osservano ora Sayid che tiene fra le braccia il corpo esanime di Shannon.

(autrice: loislane)

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