Respect

La vita di una donna segnata dagli abusi, psicologici dal padre pastore battista manager che la umiliava e sfruttava facendola cantare per attirare fedeli durante i suoi sermoni. A 10 anni viene stuprata da un “amico” della congrega, uscendone incinta poi di due figli di cui non dirà nulla mai a nessuno. Poco dopo muore d’infarto la madre cantante, che già aveva abbandonato da tempo il padre per gli abusi subiti.

Per il trauma Aretha non parla più, anche se il padre la costringe lo stesso a cantare in chiesa, l’amico di famiglia James Cleveland le dice che “la musica la salverà” e Aretha ricomincia a cantare.

Dopo che il padre la costringe a cantare i pezzi jazz, imposti dall’etichetta Columbia Records, lo “lascia” per Ted White, grande fans che diverrà suo marito e manager, che la picchierà quando lei non “ubbidisce” solo perché voleva cantare le canzoni che desiderava accompagnata dai musicisti che voleva.
Dopo che Ted le fa un occhio nero, Aretha torna a casa a Detroit e ascoltando la sua canzone alla radio questa le darà il potere di assumere un ruolo più pratico nella sua carriera.

Così Aretha inizierà a scrivere pezzi e riarrangiarli, anche grazie all’aiuto delle sorelle che diverranno le sue coriste, infatti una notte a casa Aretha e Carolyn sono ispirate a riarrangiare la canzone Respect di Otis Redding che divenrrà in poco tempo il suo singolo numero uno.

Ma Aretha perdonerà e tornerà con Ted fino a quando la rivista Time pubblica un articolo in cui si descrive l’abuso del marito nei confronti di Aretha nella hall di un hotel, Ted, arrabbiato, affronta Aretha che finalmente porrà fine alla loro relazione.

La profonda solitudine la farà unire subito al suo tour manager Ken Cunningham da cui avrà il suo quarto figlio.

Alla notizia dell’omicidio del dottor Martin Luther King, amico di famiglia di lunga data dei Franklin e che Aretha ha sempre sostenuto e seguito nei tour già da giovane, Aretha ricade in un baratro autodistruttivo e all’alcoolismo. Lei stessa, come le ha sempre fatto credere il padre dopo lo stupro di cui lei non ha mai parlato con nessuno, crede che il “demone” in se stessa sia tornato.
Per uscirne Aretha si rivolge di nuovo a Dio, come la musica l’ha salvata una volta ci riuscirà anche quest’altra.
Convincerà il suo agente, totalmente riluttante, a registrare in chiesa il primo disco gospel della storia.

Così Aretha inizia a cantare Amazing Grace, omonimo brano tratto dall’album più venduto della sua carriera con oltre due milioni di copie negli Stati Uniti, ottenendo una doppia certificazione di platino.

Aretha fu una delle cantanti più amate in tutto il mondo e fece concerti fino a 70 anni, vinse 18 Grammy e fu la prima donna ad entrare nella Rock and roll Hall of fame.

All’età di 52 anni fu la più giovane artista a essere premiata ai Kennedy Honors.

Nel 2005 ricevette la medaglia presidenziale della libertà, la massima onorificenza civile.

Ha cantato “My country, ’tis of three” all’insediamento di Barack Obama, definendo l’evento “la promessa del domani che si avvera”.

Nel 2019 ha ricevuto postuma la special citation del premio Pulitzer e ha continuato a combattere per la giustizia sociale, raccogliendo milioni in beneficenza e ispirando una generazione di attivisti.

In memoria della Regina del Soul Aretha Louise Franklin 25 marzo 1942 – 16 agosto 2018

Una donna con una voce da Dio.

Da vedere.

Rating: ★★★★★★★☆☆☆ 

Regista: Liesl Tommy
Soggetto: Callie Khouri, Tracey Scott Wilson
Sceneggiatore: Tracey Scott Wilson

Cast

Jennifer Hudson: Aretha Franklin
Forest Whitaker: C. L. Franklin
Marlon Wayans: Ted White
Audra McDonald: Barbara Franklin
Marc Maron: Jerry Wexler
Albert Jones: Ken Cunningham
Leroy McClain: Cecil Franklin
Tituss Burgess: reverendo James Cleveland
Saycon Sengbloh: Erma Franklin
Hailey Kilgore: Carolyn Franklin
Skye Dakota Turner: Aretha Franklin bambina
Tate Donovan: John Hammond
Mary J. Blige: Dinah Washington
Heather Headley: Clara Ward
Kimberly Scott: Mama Franklin
Kelvin Hair: Sam Cooke
Lodric D. Collins: Smokey Robinson
Gilbert Glenn Brown: Martin Luther King
Myk Watford: Rick Hall
Joshua Mikel: Roger Hawkins
Kennedy Chanel: Erma Franklin da bambina
Nevaeh Moore: Carolyn Franklin da bambina
Christopher Daniel: Edward da bambino
Peyton Jackson: Cecil da bambino
Ethan Xavier Williams: Ted Jr.
Henry Riggs: Tommy Cogbill
Anno: 2021

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