Elizabeth “Libby” Smith

Stagione 6

Al ristorante Spagnolo Johnny’s di Los Angeles

Hugo attende Rosalita, il suo appuntamento al buio, ma la ragazza è in ritardo, si avvicina a lui una bionda, Libby “Hugo?” Hugo “Ciao! Piacere di conoscerti. Non mi aspettavo una come te” Libby “Come, prego?” Hugo “Sai, una così… Carina. Prego, siediti. Non hai l’aria di una Rosalita” Libby “Non mi chiamo Rosalita. Mi chiamo Libby” Hugo “Quindi… non sei tu il mio appuntamento al buio?” Libby “No, ti ho solo visto dall’altro lato della sala” Hugo “Come facevi a sapere come mi chiamo?” Libby “Beh, se te lo dico penserai che sono pazza” Hugo “No, invece” Libby “Hugo… tu credi che due persone possano essere collegate… come delle anime gemelle?” Hugo “Credo di sì” Libby “Tu non ti ricordi di me, vero?” Hugo “Dovrei?” Dottor Brooks “Che stai facendo, Elizabeth? Stai dando fastidio a questo signore?” Libby “No. No, è un mio vecchio amico” Hugo “In realtà ci siamo appena… Aspetti, che succede?” Dottor Brooks “Chiedo scusa per l’intrusione. Andiamo” Libby “No! Dottor Brooks, se solo potessi…” Hugo “Dottore?” Dottor Brooks “Chiedo scusa, si è allontanata un attimo” Hugo “Allontanata da dove?” Libby “Tutto ciò che ho detto, Hugo… lo pensavo sul serio” Dottor Brooks “Ci perdoni” e la porta via.

Hugo vede che Libby viene fatta salire su un furgone su cui c’è scritto: Santa Rosa Istituto di Igiene Mentale

Al Mr. Cluck’s

Mentre Hugo si consola mangiando un intero secchio di cosce di pollo viene interrotto da Desmond che si accomoda al posto di fronte a lui e lo interroga un po’, Hugo gli spiega che “L’altra sera ho conosciuto una ragazza a un appuntamento al buio” Desmond “E non… non è andata come speravi” Hugo “è assolutamente fantastica, tranne che per un dettaglio, è pazza” Desmond “Molte donne sono un pò pazze, fratello!” Hugo “No, questa vive davvero in un manicomio. Voglio dire, ho visto il furgoncino, è completamente svitata. Cioè, all’inizio sembrava normale, ma poi mi ha detto che noi due ci conoscevamo già. E di quello me ne sarei ricordato” Desmond “Dimmi una cosa. Le hai creduto quando ha detto di conoscerti?” Hugo “Sì. Più o meno” Desmond “Sai, io ti dico di fidarti del tuo istinto. Sai, forse dovresti… dovresti provare a scoprire dove pensa di averti conosciuto… prima di lasciarla perdere”

Santa Rosa Istituto di Igiene Mentale

Nello Studio del Dottor Brooks

Hurley accetta il consiglio e va a colloquio con il Dottor Brooks e lo convince a farlo parlare con Libby in cambio di una generosa donazione per l’Istituto.

Nella sala ricreazione e colloqui

Libby “Te ne sei ricordato?” Hugo “No… mi dispiace” Libby “E allora cosa ci fai qui?” Hugo “Dove pensi di avermi conosciuto?” Libby “Non ne sono sicura… so che non ha molto senso” Hugo “Mettimi alla prova” Libby “Qualche giorno fa stavo guardando la televisione e c’era… una delle tue pubblicità, e quando… ti ho visto, è stato come se avessi battuto la testa… mi sono… tornati alla mente un sacco di ricordi… della mia vita, però… era… un’altra vita” Hugo “Che tipo di ricordi?” Libby “Un aereo precipitava. E poi… ero su un’isola…” Hugo “E c’ero anch’io?” Libby “Penso di sì… sì. Ci conoscevamo… ci piacevamo. E poi, quando sono arrivata qui, mi sembrava quasi di… di essere già stata qui, e… non so perchè, Hugo, ma mi ricordavo che anche tu eri stato qui” Hugo “è la prima volta che vengo in un istituto di igiene mentale” Libby “Sì, lo so. E non riesco a togliermi questi pensieri dalla testa, per questo che l’altra sera, quando ti ho visto, dovevo parlarti, perchè… se tu ti fossi ricordato di me…” Hugo “Mi piacerebbe, Libby, ma… non mi ricordo. Mi dispiace” Libby “Non fa niente. Non importa. Sono matta” Hugo “Sì, forse, ma… abbiamo tutti qualcosa che non va, no? Cioè, ci vuole un bel coraggio ad andare da uno sconosciuto e… dirgli che lo conosci perchè… vi siete incontrati in uno strano universo alternativo. Io ho paura… anche solo di salutare una ragazza” Libby “Stai andando benone” Hugo “Ehi, ma tu potresti… uscire di qui? Chiedere un permesso giornaliero, o…” Libby “Sì, sono qui in ricovero volontario” Hugo “Beh… Ti piacerebbe… fare qualcosa?” Libby “Intendi… un appuntamento?” Hugo “Sì” Libby “Mi piacerebbe tantissimo”

Un pic-nic sulla spiaggia in riva al mare

Libby “No, va bene, è solo… strano” Hugo “Sei già stata qui?” Libby “No, è solo che stare qui con te mi sembra molto… familiare, è come se fosse un appuntamento che non abbiamo mai avuto. Cavolo, sembro completamente pazza, vero?” Hugo “No. Non completamente. Perchè mai vuoi stare con me?” Libby “Perchè tu vuoi stare con me? Che cosa?” Hugo “Dai, guardami” Libby “Voglio stare con te… perchè tu mi piaci” Hugo “Sì, ma… ti piaccio perchè… beh, perchè soffri di allucinazioni” Libby lo bacia e Hugo ha dei flesh, Libby “Che c’è che non va?” Hugo “Cavolo… Coso” Libby “ Che c’è?” Hugo “Credo… credo di ricordare alcune cose” Libby “Davvero? Vuoi dire che non sono pazza?” Hugo “No, non credo tu lo sia”. Desmond li osserva da lontano. (6.11 – E vissero felici e contenti – Happily Ever After)