Jack Shepard: prima stagione

Come nella migliore tradizione dei giornali di fine 800, per il periodo estivo abbiamo pensato ad un “feuilleton” o, se preferite, un romanzo d’appendice che ci accompagni fino al Comic-Con, ad aprire le danze con quello che a buon titolo possiamo definire un “romanzo d’appendic(it)e” è il riassunto della prima serie visto con gli occhi puntati su Jack, l’eroe di Lost, con la proverbiale ironia, sarcasmo e “taglio” dell’Henry Gale de no artri. Buona lettura

Parte prima

Il primo personaggio che conosciamo del mondo di Lost.

Il buon dottore parte subito come il più “sopravvissuto” tra i sopravvissuti, siccome sulla carta sarebbe dovuto morire per lasciare il ruolo di leader a Kate. Evidentemente però ci sarebbero state troppe difficoltà con un leader che viene rapito in continuazione e che dopo 4 stagioni non riesce a decidere neppure quale dei 2 uomini preferisce come partner, quindi il buon Jack riceve la grazia e al suo posto viene creato ed ucciso il personaggio del pilota dell’aereo.

Nei primi cinque minuti del telefilm salva subito la vita a una ventina di persone, correndo come un forsennato tra le carcasse in fiamme del volo 815 e fermandosi solo ogni tanto per scoprirsi la spalla dicendo “cammino tra voi ma non sono come voi” agli altri stupefatti naufraghi che capiscono subito che il buon dottore deve aver subito un qualche tipo di trauma molto serio durante l’infanzia.

Infatti, nel suo primo flashback, lo vediamo pestato a sangue dai bulli di turno di una scuola elementare. Tornato a casa livido e sanguinante poi, come non bastasse, trova suo padre intento a succhiarsi una bottiglia di whiskey che affettuosamente dice al figlio quanto lui non abbia gli attributi come suo padre, probabilmente con tanto di dimostrazione pratica in una sfida a chi piscia più in alto sul muretto dietro casa che gli autori hanno saggiamente deciso di non mostrarci.

Jack è il primo che va nella giungla ad imboscarsi con Kate, cioè quello che diventerà poi uno degli sport più praticati dell’isola, purtroppo però seguito a ruota dal piccolo Hobbit-Charlie, già abituato a lunge scampagnate con la Compagnia Dell’Anello, il quale martella per tutto il tempo i 2 con il ritornello “We All Everybody” finchè Kate non risponde “Ehi ma io ti conosco!! Sei Melanie delle SpiceGirl!!”, facendo ripiombare il povero Charlie in astinenza acuta da eroina.

Raggiunta la cabina dell’aereo poi, il trio trova il pilota che fa appena in tempo a stroncargli le speranze dicendo “tanto non vi troveranno mai” prima di essere trucidato dal mostro della giunga che lo trascina via urlante “maledetto Jack eri tu che dovevi essere scannato!!!”. Inseguiti dal mostro i tre si dividono nuovamente, Kate e Charlie poi trovano il pilota sbudellato ad arte in cima ad un albero e chiedono a Jack dove cavolo fosse finito. “Ve l’ho detto” risponde Jack “cammino tra voi ma evidentemente corro meglio di voi”

Ritornato alla spiaggia, si ritrova poi a prestare le cure senza assicurazione ai malconci sopravvissuti dello schianto, tra i quali lo sceriffo Edward Mars che chiamandosi come una barretta di cioccolato non può durare a lungo come personaggio, infatti dopo una breve discussione su come si deve ucciderlo Jack gli da il colpo di grazia dopo che Sawyer gli aveva sparato senza ferirlo, probabilmente perchè gli riesce meglio sparare ai venditori di gamberetti australiani.

A quel punto tra i sopravvissuti si comincia a pronunciare una parola da usare con cautela in presenza di Jack, in quanto ogni volta che la sente viene colto da delirio di onnipotenza, brusci cambiamenti d’umore e scatti d’ira incontrollabili (soprattutto contro Locke).
La parola in questione è LEADER.
I primi sintomi del “Morbo del Leader” (anche detto Leader-Virus) si notano in occasione del falò dei cadaveri nella fusoliera sulla spiaggia, per sfociare poi nella malattia vera e propria in seguito alla scoperta delle grotte.

Le grotte vengono scoperte proprio da Jack, il quale con stupore nota il fantasma del padre a passeggio nella giungla, probabilmente in cerca di qualcosa da bere. In mancanza di Whiskey però il fantasma conduce Jack a una fonte d’acqua potabile, per la quale tra l’altro i sopravvissuti sulla spiaggia cominciano a scannarsi. In un tormentato flashback vediamo che Jack era andato in Australia proprio per suo padre, dopo che l’aveva denunciato per aver operato una paziente completamente ubriaco.
“Si vede che non hai mai visto il Dr.House”, replica inutilmente papà Shepard il quale viene licenziato in tronco grazie alla testimonianza del figlio senza attributi.

A questo punto la questione si complica: Jack ritiene che bisogna trasferirsi nelle grotte piene di comfort come acqua fresca, sedie sdraio e grotte sicure… mentre Sawyer e Sayid preferiscono stare alla spiaggia dove effettivamente si prende una tintarella migliore. Jack purtroppo non fa in tempo a completare il trasloco che rimane intrappolato in una delle grotte, crollata autonomamente per lo spavento alla vista di Hurley.

Naturalmente nessuno meglio del piccolo Hobbit è più adatto a entrare nella grotta, visto che è già stato nella CITTA’ SOTTERRANEA DEI NANI cosa volete che sia per lui e infatti in quattro e quattrotto salva Jack dicendo “senza combattere un orco però non c’è gusto” e lo riporta alla luce alle spalle dei sopravvissuti che guidati da Micheal stavano nel frattempo contando sotto quanti sassi fossero sepolti.

Nel frattempo Boone arriva alle grotte pesto e sanguinante, in quanto Sawyer lo ha gonfiato di mazzate perchè lo ha beccato a frugare tra le sue cianfrusaglie.
“Ha rubato le medicine di Shannon” piagnucola il fratellastro al dottore, che dopo aver saggiamente ponderato la maniera più pacifica per risolvere la controversia decide di legare Sawyer ad una palma e fargli fare la manicure da Sayid. Dopo avergli tolto tutte le pellicine, messo lo smalto e passato il lucidalabbra però l’iracheno non ottiene informazioni utili mentre nel frattempo Shannon respira sempre più affannosamente rantolando come una Cinquecento in salita col freno a mano tirato.
Ci pensa allora la bella Kate a far aprire la bocca a Sawyer, se non altro per infilargli affettuosamente giù per la giugulare un metro e mezzo di lingua ottenendo in cambio la confessione che “Gli inalatori non ce l’ho, però se vuoi aiutarla tu Shannon a respirare, quando baci pare di essere intubati in ospedale”.

Jack non fa in tempo a incazzarsi per la pomiciata che Charlie intanto è già stato rapito assieme a Claire, da un misterioso individuo che non compare sulla lista passeggeri e che evidentemente ha un pessimo carattere, visto che sparisce nella giungla con la biondina incinta e lascia il rockettaro appeso ad un albero come una pignatta piena di dolci.

Ancora una volta il povero e indaffarissimo dottore però non fa in tempo a finire di salvare Charlie che subito Locke gli porta in braccio il povero Boone da soccorrere, al che Jack comprensibilmente spazientito replica “Maccheccazzo stare dieci minuti tranquillo no?!” e a stento si trattiene dallo sfoderare ancora il magico tatuaggio per ripicca. In compenso decide di tagliare una gamba a Boone, il quale declina gentilmente la proposta e si lascia morire dicendo “Tanto io a sto punto ho già perso il filo della storia”.

Parte Seconda

Locke intanto spiega a Jack che Boone non è morto per niente, infatti stavano cercando di aprire un misterioso portone di metallo trovato nella giungla.
“Dobbiamo aprire la botola così quando arrivano gli amici di Ethan ci nascondiamo tutti là dentro e li fottiamo alla grande!” pronuncia enfatico Jack sotto lo sguardo stupefatto degli altri sopravvissuti, i quali saggiamente decidono di non sottolineare le piccole imperfezioni del Piano di Battaglia del loro Leader e vanno tutti a nascondersi nelle grotte (evidentemente sicure dopo che Jack e Charlie vi sono rimasti sepolti) mentre un piccolo manipolo guidato dalla psicopatica Rousseau parte alla ricerca di dinamite alla Roccia Nera, una nave pirata stranamente imboscata nel cuore della giungla.

La Roccia Nera è la brutta copia del Vascello dei Fantasmi di Disneyland, senza però il negozio dei souvenir e i tizi travestiti da Paperino… ma in compenso piena di cadaveri incatenati e casse di esplosivo.
Il Professor Artz, che si è unito alla spedizione in quanto esperto di esplosivi, chiede la camicetta di Kate per avvolgere i candelotti e portarli via dalla nave, ma purtroppo per tutto il pubblico maschile non fa in tempo a chiedere anche il reggiseno e gli slip che esplode in mille pezzi come un qualunque guappo napoletano la sera di capodanno.
Il gruppo allora saggiamente spartisce la dinamite in due zaini tirando a sorte per chi deve portarli, al che Hurley evidentemente trasale preoccupato in quanto non molto fortunato in fatto di lotterie, ma dal superenalotto (anzi supercandelotto) escono vincitori Locke e Kate.
Appena compiuto un passo sulla strada del ritorno Locke viene subito afferrato e trascinato nella giungla da una misteriosa entità fatta di fumo nero come la mancata elezione di un papa. Ovviamente da buon dottore Jack sa bene che il fumo nuoce gravemente alla salute e quindi si precipita in soccorso buttando un candelotto nella buca dove Locke sta per essere trascinato.

Scampato al pericolo, tra i 2 leader di fede e di scienza nasce un dialogo di potente natura filosofica:
-Jack quest’isola è il nostro destino-
-Perchè?-
-Non lo so, ma siamo stati tutti scelti.-
-Perchè?-
-Non lo so, ma quel che è successo non è casuale-
-Ma va cagher Locke, tu non sai una mazza.-
-L’isola ha scelto anche te-
-Ci mancherebbe- risponde Jack, sfoderando il tatuaggio. -Ora però, anche se cammini con me ma non cammini come me, vedi di muoverti che è già sera.-

Infatti l’eroico manipolo carico di esplosivo arriva alla Botola alle ore buie, piazzando un paio di candelotti sul portellone per aprire finalmente questo misterioso cunicolo sottoterraneo.
Accesa la miccia Hurley comincia a strepitare come una cornacchia sui numeri e Jack è costretto a stenderlo al tappeto con una presa Tornado alla Rey Misteryo mentre la dinamite esplode aprendo l’entrata della botola.
La prima stagione si chiude quindi sui faccioni di Locke e Jack che si affacciano sul buio e misterioso pozzo segreto che scende profondissimo nel terreno.
“Chissà, magari è così profondo che spunta in Cina” commenta il leader mentre scorrono i titoli di coda.

autore: Henry Gale
fonte immagini: Lost Media