4.11 – Ricerca febbrile – Cabin fever (Locke)
Episodio: 4×11
Titolo Originale: Cabin Fever
Scritto da Elizabeth Sarnoff e Kyle Pennington
Regia di Paul Edwards
Episodio dedicato a Locke
Locke, Hurley, e Ben vanno alla ricerca della capanna di Jacob.
Keamy ha riportato sul cargo i mercenari feriti e si prepara a tornare sull’isola.
Flashback: Los Angeles, agosto-settembre 1956
Emily è una ragazzina molto carina e balla felice mentre ascolta “Everyday” di Buddy Holly e intanto si veste e si mette il rossetto. Sua madre entra nella sua stanza è arrabbiata e vuole sapere se sta preparandosi a uscire con “lui” e le rammenta che quell’uomo ha il doppio dei suoi anni.
Emily non si lascia scoraggiare risponde che lo ama è convinta che sua madre sia gelosa di lei e poi
esce di casa correndo e attraversa la strada senza prestare attenzione e un auto la investe.
Quando Emily riprende conoscenza è in una corsia di ospedale e la prima cosa che fa è quella di dire all’infermiera che è incinta da sei mesi.
Emily partorisce un bel maschietto ma visto che è prematuro ed è molto piccolo deve essere messo nell’incubatrice. Alla giovane mamma non è permesso neanche di prendere fra le braccia il suo bambino perché l’infermiera lo porta via immediatamente.
Emily però chiede che il piccolo sia chiamato John.
Qualche settimana più tardi Emily e sua madre sono in piedi davanti all’incubatrice mentre l’infermiera si esprime in termini assolutamente entusiastici.
Dice che non hanno mai avuto un bambino più piccolo e più tenace di John, malgrado abbia preso tutte le malattie e infezioni possibili se l’è sempre cavata.
Ora il piccolo può finalmente uscire dall’incubatrice e Emily ora potrà prenderlo in braccio, ma lei si sente presa dal panico e scappa via piangendo.
Sua madre la signora Locke, resta indifferente e non lascia trasparire nessun tipo di emozione, si prepara ad accendersi una sigaretta e l’infermiera le fa notare che in quel posto non è permesso.
La signora Locke chiede a chi può rivolgersi per parlare di adozione e mentre si appresta ad uscire vede un uomo che attraverso il vetro sta osservando il bambino, l’infermiera chiede se si tratta del padre ma la signora Locke non sa chi sia.
Quell’uomo è Richard Alpert che nel 1956 ha lo stesso identico aspetto che noi ben conosciamo.
Uno strano cerimoniale: anno 1961
Il piccolo John è nella casa della sua famiglia adottiva e gioca a backgammon quando Melissa, sua sorella gli si avvicina e gli fa dei dispetti, proprio in quel momento nella stanza entra la sua mamma per avvertirlo che c’è un uomo che desidera parlare con lui e gli raccomanda di comportarsi bene.
Richard Alpert entra nella stanza sorride e spiega al bambino che si occupa di una scuola per bambini speciali e pensa fermamente che lui sia uno di loro e vuole sapere se può mostrargli alcuni oggetti. John accetta, mentre Alpert alza gli occhi e vede un disegno dove una grande massa nera turbinante (qualche cosa che assomiglia molto al “Mostro”) si abbatte su di un uomo e lo afferra.
Si tratta di un disegno fatto da John Locke.
Poi tutti e due si siedono davanti a un piccolo tavolo e sono uno di fronte all’altro.
Richard Alpert dispone 6 oggetti :
In guanto da baseball, un libro che si intitola “Libro della legge” (Torah), un vasetto che contiene della sabbia, una bussola, un fumetto che si intitola “Mystery Tales” e infine un vecchio coltello.
Alpert sorride sembra compiaciuto poi e chiede al bambino di osservare bene gli oggetti e di scegliere fra questi quelli che lui ritiene gli siano già appartenuti.
John inizia dalla bussola, poi prende il vasetto con la sabbia e poi osserva il “libro delle leggi…” intanto Alpert sembra estasiato ma poi il bambino prende il coltello e Richard diventa di ghiaccio, si rivolge a John: “sei sicuro?”, il bambino annuisce e Alpert si alza bruscamente.
In quel momento la madre adottiva entra per sapere come andavano le cose e Alpert dice che il suo bambino non è ancora pronto per la sua scuola ed esce senza salutare.
Cowin Heights High School a Tustin in California: anno 1972
John frequenta il liceo e un giorno va in infermeria con il suo professore a farsi medicare il labbro, mentre i suoi compagni lo guardano e si burlano di lui.
Poco dopo quando restano soli il professore dice a John che ha ricevuto una richiesta da Portland da parte della “Mittelos Bioscience” una importante società che si occupa di chimica e di nuove tecnologie.
Quando sente il nome di Alpert, John alza gli occhi, il professore dice che questa società sta cercando degli spiriti giovani e brillanti e vorrebbe che lui andasse a lavorare da loro.
Locke vuole sapere come lo hanno trovato il professore pensa che lo abbiano notato ad un’esposizione di scienza, “al Costa Mesa”
Locke non ha dubbi lui preferisce decisamente la boxe, la pesca o lo sport in generale a quel tipo di futuro. L’insegnante gentilmente gli dice che pensa che non è con quel genere di cose che diventerà popolare a scuola lui non potrà mai essere un “super eroe”, allora John si arrabbia “Don’t tell me what I can’t do” e va via arrabbiato.
Matthew Abaddon: anno 2000
Locke, fa degli esercizi di rieducazione terribilmente duri poi il suo fisioterapista si felicita con lui per la sua forza di volontà e lo affida ad un infermiere che lo fa sedere su una sedie a ruote e lo accompagna verso l’ascensore.
Si tratta di Matthew Abaddon che si rivolge a lui in modo suadente e dice che già essere sopravvissuto ad una caduta di otto piani è un vero miracolo, poi continua dicendo che se vuole davvero scoprire se stesso deve andare a fare una sorta di viaggio “rituale” in Australia.
Se tornerà cambiato…allora sarà in debito con lui quando si rincontreranno.
Sull’isola: 28 dicembre 2004
Dopo avere camminato per tutto il giorno Locke, Hurley e Ben si interrogano su quale direzione prendere, Ben suggerisce di seguire Hurley ma lui proprio non sa dove trovare la casa di Jacob e allora decidono di fermarsi per la notte.
Horace Goodspeed
Al mattino un rumore sveglia Locke che si trova davanti un uomo che con una accetta sta abbattendo un albero.
L’uomo si presenta e dice di chiamarsi Horace Goodspeed che lavora per la Dharma Iniziativa e che si sta concedendo un momento di distrazione quindi ne approfitta per costruire una capanna per sua moglie Olivia.
Locke è turbato perché Horace abbatte un albero che un attimo dopo torna nella stessa posizione e lui riprende il suo lavoro incessantemente.
Il naso di Goodspeed sanguina e intanto dice di essere morto ormai da 12 anni, e dice a Locke che deve ritrovarlo perchè solo così troverà Jacob, che tra l’altro lo sta aspettando da molto tempo.
Locke si sveglia e si accorge che Ben lo sta osservando subito dopo chiama Hurley e tutti e tre si rimettono in marcia: ora lui sa dove deve andare.
Ben lo guarda con una strana luce degli occhi e dice che c’è stato un tempo in cui anche lui faceva dei sogni.
Hurley vuole sapere per quale ragione hanno bisogno anche di lui e Locke risponde che lui è senz’altro una persona importante proprio come Ben perché tutti e due hanno visto la casa di Jacob.
Hurley invece pensa che forse la capanna l’hanno vista soltanto loro perché sono le persone più pazze dell’isola.
Locke spiega a Hurley che le persone della Dharma hanno lavorato a lungo sull’isola e ora lui lo accompagnerà in un luogo dove potrà mostrargli che fine hanno fatto. Camminando arrivano davanti alla fossa dove sono ammucchiati quei poveri resti umani. Quella terribile visione turba Hurley tantissimo, mentre Locke, non ha paura, entra nella fossa e inizia a cercare qualche cosa e intanto parla con Hurley.
Anche Ben li osserva e dice che era esattamente al posto di Hurley quando ha sparato a Locke, aggiunge che avrebbe dovuto capire che non sarebbe servito a nulla ma in quel momento era troppo confuso
Hurley vuole sapere perché ha ucciso tutti e Ben spiega che è stata una decisione presa dal capo degli “Others” Hurley è meravigliato: “ma come non sei tu il capo?”
Ben risponde che non lo era in quel periodo.
Locke ritrova il corpo di Horace e in una delle tasche della sua tuta trova anche una mappa che indica la posizione dove è situata la casa di Jacob.
Ora Locke dice a Hurley che è libero di andarsene ma lui rifiuta non ha nessuna intenzione di girare da solo per la giungla e quindi continua la sua strada con loro.
I tre si rimettono a camminare e Ben si complimenta con Locke. “Bravo! Gli hai appena fatto credere che restare sia stata una sua scelta …”
Locke nega di averlo manipolato e risponde “io non sono te”
Lungo la strada Ben vuole sapere da Locke se è così sicuro che la casa di Jacob non si sia ancora spostata…Locke è sicuro che sarà dove gli è stato detto, Ben di rimando dice che un tempo anche a lui era stato detto che era il prescelto, ma poi si è ammalato di tumore e si è trovato le mani sporche del sangue di sua figlia.
Locke dice che gli dispiace tantissimo ma che tutto quello che è successo doveva capitare
Perché era destino
Improvvisamente Hurley che stava camminando davanti a loro li chiama e tutti e due vedono la casa di Jacob proprio davanti ai loro occhi. Locke accende una torcia ed entra da solo nella capanna lasciando Hugo e Ben fuori ad aspettarlo
Sei tu Jacob?
Locke entra nella capanna vede Christian Shepard allora gli chiede se lui è Jacob, e Christian risponde di no ma sostiene di poter parlare a suo nome.
Locke chiede se sa perché lui è li e Christian risponde di si e rivolge a lui la stessa domanda.
Locke risponde “sono qui perché sono stato scelto” e in quel momento avvertono un rumore…
Si tratta di Claire, lei è la seduta in fondo alla capanna e sorride.
Sorpreso Locke le chiede cosa sta facendo là e lei risponde semplicemente di non preoccuparsi perché ora è con Christian.
Locke chiede: “e il bambino?” e Claire sempre sorridente risponde. “È là dove deve essere, certamente non qui..”
Christian chiede a Locke di non dire a nessuno che Claire si trova là e poi osserva che ora c’è una sola questione che è veramente importante perché quelli del cargo stanno per attaccarli.
Locke allora domanda “come posso salvare l’isola?”
Fuori Ben e Hurley attendono pazienti sono seduti uno di fianco all’altro e mangiano del cioccolato quando ecco ricomparire Locke.
Ben vuole sapere se Jacob gli ha detto cosa devono fare e Locke risponde: “ha detto di spostare l’isola ”
Sul Cargo: la sera del 28 dicembre 2004
Sayid sveglia Desmond perché è tornato l’elicottero.
Sul ponte Ray aiuta uno dei mercenari che è gravemente ferito e intanto chiede che cosa è successo. Gli viene spiegato che una colonna di fumo nero li ha attaccati e buttati lontano di almeno 15 metri.
Keamy vede che si sono anche Sayid e Desmond e gli chiede quante persone si sono sull’isola e dove si trovano ma non ottiene da loro nessuna risposta, in quel momento arriva il capitano Gault che a sua volta viene minacciato ed accusato di avere tradito tutti raccontando a Ben tutti i dettagli della vita di Keamy.
Il capitano si difende dice che non è stato lui a farlo ma sa chi è stato.
…l’isola non vuole che lui muoia
Il capitano porta Keamy nella cella dove Michael è stato rinchiuso, Keamy distrugge il suo letto con un calcio e chiede a Michael se sa chi è lui.
Michael risponde semplicemente: “Keamy” e lui alza la sua pistola e spara ma sembra un colpo a salve, e poi ancora un colpo e un altro colpo…niente! Lui guarda meravigliato la sua arma e inizia a picchiare Michael selvaggiamente.
Poi rivolge la sua pistola verso il capitano perché gli sta dicendo di fermarsi visto che Michael è l’unico in grado di riparare i motori dal momento che è stato proprio lui a danneggiarli. Keamy colpisce ancora violentemente Michael.
Kahana: 29 dicembre 2004
La mattina Keamy chiede al capitano di dargli la chiave ma Frank Lapidus lo interrompe per indicargli Mathew il mercenario ferito che malgrado gli sforzi del medico è deceduto.
Keamy ordina a Frank Lapidus di fare il pieno all’elicottero perché lui vuole tornare sull’isola.
Il capitano invece tenta di dissuaderli dal tornare indietro e gli racconta che l’equipaggio è impazzito a causa della vicinanza dell’isola e dice che potrebbe succedere anche a loro ma Keamy non vuole intendere ragioni.
Poi Keamy prende al capitano Gault la chiave che porta al collo perché vuole aprire la cassaforte e quando la apre prende un dossier plasticifato che lui chiama “ protocollo di soccorso” sul quale compare un logo della Dharma non bene identificato.
Keamy spiega che in quel dossier è indicato il luogo dove Benjiamin Linus si nasconde e dice anche che lui ha intenzione di bruciare l’isola.
Gault resta sorpreso affermando che non è quello che lui deve fare, ma Keamy gli consegna una arma da riparare e lo zittisce.
Uno zodiac per Sayid e Desmond
I mercenari feriti vengono trasportati passando davanti a Sayid e Desmond che li osserva e si interroga sul mistero della loro morte quando arriva il capitano che chiama Omar il quale non vuole spostarsi perché dice che gli è stato affidato l’incarico di sorvegliare Sayid e Desmond.
Gault lo convince e Omar va via e in quel momento arriva un messaggio in segnalazione Morse.
A loro ci penso io
Il capitano Gault dice che si occuperà personalmente di sorvegliare Sayid e Desmond e quando restano soli suggerisce loro di nascondersi in una cabina della stiva e che ci penserà lui a fargli avere cibo e acqua. Sayid è sicuro che nascondersi non servirà a nulla e vorrebbe avere lo zodiac per poter riandare sull’isola e riportare a casa i Losties. Il capitano accetta e si lasciano dandosi appuntamento per 12 minuti più tardi
Intanto Frank Lapidus è andato da Michael e gli rimprovera di non avergli confidato di essere uno dei sopravvissuti del volo Oceanic 815.
Michael pensa che Frank non gli avrebbe creduto. Frank Lapidus invece replica che anche lui pensa che il ritrovamento dell’aereo nel fondo dell’Oceano fosse un falso e probabilmente è proprio una delle poche persone al mondo che gli avrebbe creduto.
Michael comunque dice a Lapidus di non riportare Keamy sull’isola perché ucciderà tutti.
Subito dopo questa conversazione Frank porta Michael fuori dalla sua cella e i due passano davanti a una cabina dove in quel momento Omar sta applicando uno strano apparecchio sul braccio di Keamy.
Frank si sente in dovere di giustificarsi e dice che sta spostando Michael nella sala macchine e Omar senza dire una parola chiude la porta della cabina.
Sayid torna all’isola da solo
Sul ponte Gualt da a Sayid una bussola e gli dice che deve assolutamente seguire la rotta 305, poi lo rassicura dicendo che a Keamy dirà che hanno rubato il gommone e li invita a partire senza altri indugi.
Desmond a quel punto dice a Sayid che lui non intende per nessuna ragione al mondo tornare sull’isola ora che ha parlato con Penny e che sa che lei lo sta cercando. Sayid resta solo ma sale sullo zodiac lo mette in moto e parte.
Sul cargo
Durante la notte i mercenari caricano l’elicottero e Omar parla a Ray dello strano messaggio morse che proveniva dalla spiaggia dove dicevano che il “dottore” era morto.
Fank dice che lui non porterà nessuno sull’isola, allora Keamy minaccia di ucciderlo.
Frank si mostra sicuro di sé…sa che è l’unico pilota e hanno bisogno di lui e quindi non possono fargli del male, allora Keamy per mostrargli che lui è determinato e non si arrende si gira verso il dottor Ray gli taglia la gola e lo getta in acqua e poi chiede a Frank se ha cambiato idea!
In quel momento arriva il capitano Gault che spara un colpo in aria per avvertire che ha riparato l’arma e minaccia di uccidere Keamy il quale ha un’espressione beffarda alza le braccia gli mostra l’apparecchio e gli consiglia di non sparare.
Il capitano Gault interroga l’equipaggio per sapere a cosa serva quell’apparecchio intanto Keamy gli spara e lo uccide.
Frank non può fare altro e si prepara a ripartire, Keamy sale sull’elicottero accende l’walkie talkie lo mette nello zaino che appoggia di fianco a lui mentre anche tutti gli altri salgono a bordo.
L’elicottero si alza in volo e parte in direzione dell’isola.
Sulla spiaggia: la sera del 29 dicembre 2004
Jack si è alzato ed esce dalla tenda per andare a mangiare qualche cosa nel frattempo arriva Juliet che lo rimprovera per essersi alzato così presto dopo l’intervento.
Jack dice che aveva fame e Juliet replica che i medici sono sempre i peggiori pazienti.
Improvvisamente si ode in lontananza un rumore di elicottero, loro alzano gli occhi verso il cielo e vedono che qualche cosa viene lanciato nel buio della notte. Frank ha lanciato lo zaino, Jack lo raccoglie e trova all’interno un telefono satellitare gps . Qualcuno chiede come mai glielo abbiano lanciato e Jack risponde:
“I think they want us to follow them.”
“Penso che vogliano che li seguiamo”…
(autrice: katrina)
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