6.06 – Tramonto – Sundown

Titolo originale: Sundown
Titolo italiano: Tramonto
Sceneggiatura: Paul Zbyszewski & Graham Roland
Regia: Bobby Roth
Dedicato a: Sayid

Los Angeles, 2004

Di ritorno dall’Australia, Sayid va a trovare Nadia, che ora è sposata con suo fratello Omer e
insieme hanno due bambini.
L’amore per la donna non è mai cessato, lo sa bene Nadia che ha continuato a pensare a lui e a scrivergli, senza ricevere risposta. Lo sa bene Sayid, che l’ha spinta nelle braccia del fratello perché non si sentiva degno del suo amore.
Omer è nei guai, guai seri: per la sua attività, ha chiesto un prestito ingente che non riesce a restituire con gli interessi, e ora i suoi strozzini lo braccano. Si sente in pericolo, ricatta moralmente Sayid dicendogli che anche Nadia avrà dei problemi e che, se lui tiene alla donna, dovrà fare in modo di eliminare il problema alla fonte. Gli ricorda che era un inquisitore della Guardia Repubblicana irachena, un uomo spietato che non dovrebbe avere problemi a trattare con gente senza scrupoli. Sayid però ritiene di aver rimosso il suo passato e si rifiuta di risolvere la faccenda con le maniere forti.
Il giorno dopo, però, Omer viene aggredito e ferito gravemente e questo spinge Sayid a ritornare sulla sua decisione, nonostante Nadia gli chieda di non farlo e di non lasciarsi coinvolgere; del resto, è Omer che si è messo nei guai, non lui.
Suo malgrado, Sayid viene prelevato dagli uomini che hanno aggredito Omer e portato al cospetto del loro capo, Keamy, che lo attende in una cucina, presumibilmente di un qualche ristorante. Keamy ora tenta la carta del coinvolgimento di Sayid, per riavere il suo denaro. Sayid però, a questo punto, si incattivisce e reagisce con estrema violenza ai malviventi, tanto da ucciderli tutti, compreso Keamy.
Prima di andar via sente un rumore provenire da una cella frigorifera, nella quale trova Jin, imbavagliato e legato. Sayid gli toglie il nastro dalla bocca, Jin farfuglia qualcosa in coreano e quando Sayid gli chiede chi sia, ovviamente lui risponde stentatamente che non capisce la lingua.

Sull’isola, 2008

Sayid vuole capire perché è stato torturato, perciò affronta Dogen, che gli parla del bene e del male, metaforicamente collocati sui piatti di una bilancia, che nel caso di Sayid pende dalla parte negativa, ed è questo il motivo per cui Dogen ha cercato di ucciderlo tentando di fargli ingerire la pillola che aveva dato a Jack.
Dogen ha l’opportunità di ucciderlo, i due lottano a lungo e quando Dogen sta per accoltellare Sayid, una palla da baseball caduta per terra lo blocca, forse lo riporta alla realtà, e Dogen si ferma e ingiunge a Sayid di andarsene via e di non tornare più.

Fuori dal Tempio, intanto, l’Uomo in Nero, ossia il falso Locke, impedito dal cerchio di cenere di avanzare, chiede a Claire di portare un messaggio a Dogen, promettendole –mentendo- che poi lei riavrà Aaron con sé.

Mentre Sayid raccoglie le sue cose pronto ad andar via, racconta a Miles che gli uomini che gli hanno salvato la vita ora sono gli stessi che lo hanno bandito. Miles gli rivela che, in realtà, era morto ed è resuscitato, ma che il merito non è di Dogen e dei suoi uomini.

Claire entra nel tempio e riferisce a Dogen il messaggio: “lui” vuole vederlo. Dogen sa bene che se uscisse dal Tempio, Locke lo ucciderebbe. Cattura Claire e, dopo aver saputo che Hugo e Jack non si trovano più, chiede a Sayid di seguirlo: gli consegna un pugnale per uccidere l’uomo malvagio che vuole uccidere tutti sull’isola. Lo mette in guardia: si presenterà con l’aspetto di una persona che lui crede morta e Sayid dovrà conficcargli il pugnale nel cuore prima che lui possa parlare, altrimenti sarà troppo tardi.

”Locke”, preceduto dai rumori tipici del Fumo Nero, si palesa a Sayid che tenta di ucciderlo nel modo che gli ha detto Dogen. Il mostro non muore, anzi incredibilmente non viene neanche scalfito dal pugnale. Quindi Locke cerca di confondere le idee a Sayid, dicendogli che Dogen lo ha mandato a farsi uccidere, in qualche modo, e cerca di allearsi con lui, promettendogli “qualunque cosa” in cambio. L’unica cosa che Sayid vorrebbe, è morta tra le sue braccia, ma “Locke” dice di essere in grado di restituirgliela.
Evidentemente persuaso dall’ardita promessa del falso Locke, Sayid ritorna al Tempio e annuncia a tutti il messaggio dell’uomo fuori dal Tempio: Jacob è morto e loro ora sono liberi, lui sta per lasciare l’isola per sempre e chi vorrà potrà decidere di aggregarsi. Hanno tempo fino al tramonto per decidere; dopo, chi deciderà di rimanere morirà.

Kate è tornata al Tempio e apprende da Miles che Claire è tornata. Così, chiede a Lennon di incontrarla. Nella buca in cui l’hanno imprigionata, Claire canta la ninna-nanna che Kate stessa cantava ad Aaron. Kate crede di consolarla dicendole che Aaron è cresciuto con lei e che è tornata sull’isola per salvarla e ricongiungerla ad Aaron. Claire le dice che non lei non ha bisogno di essere salvata, e urla sarcasticamente che “lui sta arrivando e nessuno lo potrà fermare”.

Molti degli occupanti del Tempio si preparano ad andar via, tra lo sconforto di Lennon che cerca di convincerli che solo lì sono al sicuro. Ma se è vero che Jacob è morto, questo non è più un posto sicuro.

Sayid sembra intenzionato ad uccidere Dogen e va a cercarlo. Dogen gli racconta la sua storia, dice che in un momento molto particolare della sua vita, quando suo figlio (che amava giocare a baseball) era in pericolo di vita per un incidente che Dogen stesso aveva procurato, Jacob si presentò a lui e gli propose di salvare la vita di suo figlio se lui avesse accettato di andare sull’isola.
Quando Dogen chiede a Sayid se ha deciso cosa fare, Sayid dice che ha deciso di restare. Poi scaraventa Dogen nella fonte e lo annega. Lennon accorre e, sconvolto per la morte di Dogen, urla contro Sayid che Dogen era l’unico in grado di fermare “lui”. “Lo so”, risponde Sayid, e ammazza anche Lennon.

E’ ormai il tramonto, rumori sinistri preannunciano l’arrivo del Fumo Nero che arriva, distrugge e uccide tutti quelli rimasti al Tempio. Kate va alla buca di Claire per tirarla fuori, Miles cerca rifugio nelle stanze del Tempio e si imbatte in Ilana, Frank, Sun e Ben. Mentre gli altri fuggono, Ben si offre di recuperare Sayid ma, quando se lo ritrova di fronte, percepisce che il male si è impadronito della sua anima e fugge via anche lui, lontano da quell’uomo sinistro.

Attraverso il passaggio segreto già usato da Hurley e Jack, Sun, Miles, Frank e Ilana riescono a sfuggire al Fumo Nero.

Al Tempio, devastato e insanguinato di cadaveri, sono rimasti Claire e Sayid, che si uniscono al falso Locke che li aspetta fuori insieme agli altri che hanno deciso di seguirlo, e Kate che incredula di ritrovarsi al cospetto del redivivo sedicente Locke, si unisce a quello strano gruppo che si addentra nell’oscurità della giungla.

Autrice: loislane

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