Gigolò per caso
Un bel film tenero, leggero, ironico, di classe, nonostante il tema centrale sia la prostituzione maschile e le clienti prorompenti, due bombe del sesso e una repressa vedova di un Rabbino chassidico; e poi c’è anche l’amore che scioglie i nodi dell’anima.
Gli ingredienti:
Fotografia bella, intensa ed intimista di Marco Pontecorvo (figlio di Gillo), che ci regala dei colori fiammeggianti nelle stradine della New York alla Woody Allen, e riempe di ombre luminose gli appartamentini dei suoi personaggi, specchio dei loro interni emotivi; al montaggio un’altra italiana, Simona Paggi.
Woody torna a fare il se stesso degli esordi, collaborando alla sceneggiatura senza firmarla, interpretando un pappone nevrotico e traffichino attratto dal guadagno facile, sublime spalla per un Turturro gigolò non stallone, ma affascinante e sensibile, che cura più gli animi delle sue clienti con doni floreali che appagano l’occhio tra forma e sostanza.
Due amici da sempre, uno fioraio e l’altro libraio per colpa della crisi e della cultura in decadenza si rivendono come Virgil (Fioravante) e Bongo (Murray) entrando nel mondo della prostituzione maschile, fin quando la loro impresa clandestina comincerà a destare sospetti all’interno della comunità ebrea ortodossa cui appartengono.
Fioravante è un uomo sensibile e solitario che conduce una vita modesta lavorando in un negozio di fiori, Murray è un commerciante di libri che si trova costretto a dover chiudere la sua libreria, così Murray deciderà di far il manager e procurerà le clienti per Fioravante.
Le prime saranno due avvenenti signore di Park Avenue alla ricerca di emozioni forti: l’affascinante Dottoressa Parker, dermatologa di successo trascurata dal marito, e la sua hot amica Selima. La terza è Avigal che, rimasta vedova con i sei figli e vivendo nel ristretto mondo della sua rigida comunità, sente il disperato bisogno di uscire dal proprio dolore e scoprire cose nuove; con grande preoccupazione di Dovi, poliziotto della comunità ortodossa da sempre innamorato di lei, ma che non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi.
In realtà il tema portante è la solitudine e con garbo i personaggi la colmano l’un l’altra.
Woody Allen si sa che è notoriamente restio a recitare in pellicole altrui, ma Turturro ce l’ha fatta, pare che il grande cineasta abbia accettato la proposta arrivata, a quanto si dice, su mediazione di un barbiere in comune.
Turturro è riuscito a fare una commedia elegante e garbata, e già solo per questo una perla rara.
Rating:
Titolo originale: Fading Gigolo
Regia e Sceneggiatura: John Turturro
Cast
Murray: Woody Allen
Selima: Sofia Vergara
Ode: Liev Schreiber
Dr. Parker: Sharon Stone
Avital: Vanessa Paradis
Denny: Max Casella
autista: Michael Badalucco
Othella: Tonya Pinkins
Anno: 2013
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