Sayid Jarrah

“Permettetemi di presentarmi, mi chiamo Sayid Jarrah….e sono un torturatore”. Questa presentazione tanto basterebbe per darsela a gambe il più lontano possibile o chiederlo immediatamente in sposo, ma chi non vorrebbe sapere di più su questo personaggio che sembra una perfetta miscela di muscoli, cuore e cervello?Nato a Tikrit nel 1968, figlio di un eroe iracheno,dopo aver frequentato l’Università del Cairo, Sayid serve la Guardia Repubblicana, come addetto alle comunicazioni. In seguito, verrà promosso alla divisione d’intelligence, dopo essere stato catturato (durante la Guerra del Golfo) e addestrato dagli americani a diventare un abile interrogatore, disposto ad utilizzare misure estreme per ottenere informazioni. Tutto ciò lo renderà artefice di azioni terribili, il cui ricordo ancora lo perseguita, ma non lo priverà di una coscienza né della capacità di amare con tutto se stesso. Nei suoi flashback lo vediamo, infatti, disobbedire agli ordini e rischiare la vita, quando era ancora in Iraq, per far scappare Nadia,l’amica d’infanzia di cui si innamora profondamente,che viene condannata a morte per insurrezionalismo. Anni dopo, la perenne ricerca della donna amata, di cui aveva perso le tracce, lo conduce in Australia, dove in cambio di sue notizie, si trova a dover collaborare con la CIA per sventare un progetto terrorista e recuperare degli esplosivi C-4, senza però evitare il rischio di compromettersi nel tentativo di salvare la vita del suo amico Essam, coinvolto nella missione kamikaze. Visto che porta a termine il proprio compito, gli agenti della CIA rivelano a Sayid che Nadia risiede in California e gli offrono un biglietto aereo per raggiungerla, ma lui sposta di un giorno la data del volo per poter reclamare la salma dell’amico morto ed è così che Sayid si ritrova sul volo 815 Sidney-Los Angeles… Sull’isola sarà sempre in prima linea nella lotta per la sopravvivenza, nel tentativo di capire dove sono finiti e con chi sono finiti…dando prova delle sue innumerevoli doti.Da subito si rende utile riparando la radiotrasmittente, ma soccombe, durante il primo tentativo di lanciare un SOS, sotto le vigliacche bastonate del (più tardi) reo confesso Locke.Non si fa scrupoli nel torturare Sawyer, quando tutti pensano che si sia impossessato dell’inalatore per l’asma di Shannon, ma il conflitto tra la necessità delle sue azioni e la propria coscienza, lo turba profondamente e lo porta ad allontanarsi dai compagni per esplorare l’isola. Durante il suo peregrinare si imbatte in un misterioso cavo elettrico proveniente dal mare che lo condurrà nella giungla, fino alla Rousseau. Bravissimo nel capire gli animi umani, è il primo, e forse l’unico, a guadagnarsi il rispetto di questa inquietante donna formato Rambo; rispetto che diventa subito reciproco, quando Danielle gli dimostra come, in mancanza di una vera cucina, anche lei sappia organizzarsi e metter su una friggitoria con solo una branda, 2 cavi e una batteria…..!Sembrerebbero fatti l’uno per l’altra, ma gli autori hanno altri progetti per il futuro sentimentale di Sayid, che supera se stesso quando riesce ad andare oltre le comuni apparenze, innamorandosi della frivola ed egoista Shannon. Per lei sarà il primo…ehmmm, il primo a farla sentire importante e speciale!Peccato che anche questo sia un amore destinato a durante il tempo…di una mela.Ma il ruolo più importante Sayid lo assume quando la Rousseau gli consegna impacchettato, (stile Ikea, con tanto di istruzioni: smontare, invece che montare…),un uomo che dice di chiamarsi Hanry Gale…Si apre il sipario su uno scontro fra Titani, da una parte the lord of layers….dall’altra l’artista dello sgamo. Risultato 1 pari palla al centro. Sayid, infatti, riuscirà solo a dimostrare che il vero H.G. ha già una tomba, ma non la vera identità dell’uomo. Potrà però vantarsi di essere stato uno dei pochi a conoscere i veri connotati di Ben (di cui ormai si è persa la memoria) dal momento che darà inizio alla tradizione più seguita sull’isola, catturarlo e gonfiarlo come una zampogna per…puro svago!!! (perchè tanto di ottenere informazioni non se ne parla nemmeno!!). D’altra parte Bengiamino, capito ormai di aver fatto i conti senza l’oste, ci regala uno dei sorrisi (rivolto proprio a Sayid) più beffardi ed inquietanti della storia, da cui però traspare il pensiero che sarà la prima e ultima volta che farà lo sbaglio di sottovalutare quell’iracheno… Ma la vita di un eroe dall’intuito geneticamente modificato non trova pace, smascherato un fariseo, ecco che la giungla ce ne restituisce un altro… il Giuda Michael, per giunta sudato e puzzolente, che proiettato anima e corpo nella “missione UOOOLT!!!”in poche ore riesce a liberare il Demonio, freddare due fanciulle e attirare i nostri in una trappola che solo Sayd e Topo Gigio potevano individuare. Allertati i sensori sopiti di Jack, a Sayid tocca anche organizzare una contromossa strategica per sventare il peggio (Jack, Kate e Sawyer prigionieri degli Altri), ma il piano fallisce miseramente causa nausee mattutine dello skipper e genio supremo di Ben che non commette lo sbaglio due volte.…Come si dice una mano lava l’altra e dopo che Jack riesce ad ottenere il rilascio di Kate e Sawyer, l’ormone indeciso della ragazza coinvolge Locke, la Rousseau e Sayd in una missione di recupero del dottore, ignari però del fatto che nel frattempo Jack aveva patteggiato per sé e per i suoi…Durante il cammino,i 3 si imbattono in una fattoria abitata da un russo, Mikhail Bakunin, il quale afferma di essere l’ultimo superstite del gruppo Dharma, tollerato e non purgato da Ben & Co, e che quella in cui di trova è la stazione Fiamma, predisposta per le comunicazioni, ma non più funzionante.La presenza dello splendido gatto di Bakunin, di nome Nadia…, richiama alla mente di Sayid il ricordo di Amira, una donna irachena che in passato era stata vittima delle sue torture, la quale, nonostante gli orrori subiti, lo aveva perdonato e sottratto alla furia vendicativa del marito, diventando così per lui l’emblema, drammatico e indelebile, dei sensi di colpa per le terribili azioni commesse in passato.Ad ogni modo, basta poco a Sayid per capire che Mikhail, in realtà addetto alle comunicazioni con la terraferma di Ben, è l’ennesimo millantatore e che per giunta non è solo, perchè nella Fiamma si nasconde qualcun altro… Bea, la donna che aveva istruito Michael su chi condurre nella trappola. Nonostante il russo monoculato picchi come un fabbro, Sayid avrà la meglio nel corpo a corpo (e che corpo!) e da lì se ne andranno lasciandosi alle spalle l’ennesima esplosione provocata dal dinamitardo pelatone, ma con in mano una mappa per raggiungere l’accampamento degli Altri.Giunti sul posto, disorientati nel vedere Jack giocare a rugby con Tom, sia Kate che Sayid vengono catturati….e ciò ci delizia, anche se per poco, della sublime immagine sadomaso del nostro mito incatenato ad una altalena che, dopo la precipitosa fuga degli Altri, lì rimarrà svenuto, come Jack poco distante, fino a quando Kate e Juliet li andranno a liberare, per poi tornare come una poco allegra combriccola dal resto dei losties alla spiaggia. Sfumata l’occasione più concreta di lasciare l’isola, dopo che Locke ha fatto esplodere il sottomarino, una nuova speranza si materializza alla spiaggia, dove si paracaduta Naomi, mandata da Penny per ritrovare Desmond…la ragazza dice di essere in grado di salvarli tutti, ma sussistono diversi problemi come riattivare la stazione Specchio per poter comunicare con la sua nave cargo, raggiungere la torre radio per liberare le frequenze dal messaggio della Russeau e non ultimo aspettare al varco il commando inviato alla spiaggia da Ben per catturare Claire e Sun. Sayid prende le redini di quest’ultima operazione, scegliendo Jin e Bernard perché rimangano ad azionare le trappole per gli Altri. Fa promettere a Jack che, qualsiasi cosa succederà sulla spiagg
ia, lui continuerà a condurre i rimanenti sopravvissuti alla torre radio e gli confida di essere disposto a morire pur di salvare gli altri…Che dire in conclusione…ah già!..sa pure cucinare!!

Alla fine della terza serie abbiamo lasciato Sayid, con al seguito la strana coppia Jin e Bernard e la cavalleria, Sawyer e Juliet,, convinti che possano essere morti per mano di Tom, a causa della cilecca dell’alce coreana…Ma il provvidenziale arrivo di Hurley, alla guida del furgone di Roger, li salva giusto in tempo e l’arma letale Sayid mette fine ai giochi uccidendo l’ultimo nemico con una “mossa di break dance”….come la definirà in futuro Hurley.Dopo aver appreso da Desmond della morte di Charlie e del fatto che forse Naomi sta mentendo (Dio solo sa come non se ne sia accorto…) decide di raggiungere Jack.Nel frattempo i 4 boaties (Daniel, Charlotte, Miles e Frank) sono precipitati sull’isola. Constatato che l’elicottero con cui sono arrivati è ancora in grado di volare,Sayid decide di guadagnarsi uno degli unici 3 posti disponibili a bordo, compiendo un’ultima missione per liberare Charlotte, catturata da Locke, a cui in cambio consegna Miles, un simpatico acchiappafantasmi di cui sembra che ,tanto, nessuno sentirà la mancanza.…Quell’anima pia, che lo contraddistingue, impone però a Frank che anche il Corpo di Naomi,nel frattempo schiattata per mano di Locke, vada con loro così da poter essere riportato a casaIn questo modo Sayid spera di poter raggiungere, in avanscoperta con Desmond, la nave cargo e cercare di capire chi sono le persone arrivate sull’isola, qual è il loro reale scopo, quali pericoli li aspetta ed ovviamente se ci sono speranze di essere davvero salvati.

Il flashforward che lo riguarda ci rivela che Sayid sarà uno dei six che riusciranno a lasciare l’isola, mostrandocelo in un futuro in cui lo vediamo intraprendere una relazione con una donna tedesca, con lo scopo di arrivare al suo capo( dall’identità ancora misteriosa) e ucciderlo …..si perché sembra che anche nel futuro che lo aspetta Sayid non riesca a fuggire dal proprio destino, e questa volta la salvezza dei losties rimasti sull’isola pretende da lui che scenda nuovamente a patti con la propria coscienza. Il compromesso?…essere un sicario. L’impossibile che diventa possibile?…che il suo mandante sia Ben….

(autrice: Isi78)

Fonte immagine: Lost-media.com

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Sayid bambino – A. Keyvan

Tigrit cercherà di evitare l’umiliazione al fratellino Omar quando il padre lo costringe a uccidere un pollo, per dimostrargli di essere un vero uomo. Sayid piccolo spezzerà lui il collo all’animale e non se ne prenderà il merito, ma Omar dirà al padre che è stato Sayid a farlo e il padre risponderà “Beh, almeno uno di voi… diventerà un uomo. Ben fatto, Sayid”. (5.10 – He’s our you (Sayid))

Curiosità

Nel Casting Call viene descritto: [Bambino piccolo] Bambino di 8 anni, deve parlare arabo. Silenzioso e pensieroso, ama suo fratello più grande ed è protettivo con lui, può fare quel che gli chiede suo padre con calma e sangue freddo. Co-Star.

(autrice: losttuttalavita)