Teoria dell’Uroboro, a cura di loislane

uroboro

Nella puntata 3×08 “Flashes Before Your Eyes” Desmond incontra per la prima volta Ms. Hawking, la quale ha una spilla a forma di Uroboro.
Dal momento che abbiamo imparato che “nulla accade per caso”, sappiamo anche che gli autori hanno volutamente disseminato di indizi, o presunti tali, l’intera serie di Lost, consci di avere un pubblico particolarmente attento e indagatore e pronto a trovare similitudini anche laddove non ce ne sono.
Il simbolo dell’Uroboro viene così descritto:

(Fonte: wikipedia)

L’Uroboro è un simbolo molto antico che rappresenta un serpente che si morde la coda, ricreandosi continuamente e formando così un cerchio. È un simbolo associato all’alchimia, allo Gnosticismo e all’Ermetismo. Rappresenta la natura ciclica delle cose, la teoria dell’eterno ritorno, e tutto quello che è rappresentabile attraverso un ciclo che ricomincia dall’inizio dopo aver raggiunto la propria fine. In alcune rappresentazioni il serpente è rappresentato mezzo bianco e mezzo nero, richiamando il simbolo dello Yin e Yang, che illustra la natura dualistica di tutte le cose e soprattutto che gli opposti non sono in conflitto tra loro.

La prima associazione interessante è il riferimento al simbolismo dello Yin e Yang, del bianco e nero, già ampiamente trattato dagli autori (Locke/Shepard ossia fede/scienza, il backgammon con le sue pedine bianche e nere, come gli occhi di Locke nell’angosciante incubo di Claire).

Alla luce degli episodi fin qui andati in onda (5^ stagione, episodio 6), si fa strada la teoria dell’eterno ritorno.
Il passato si compenetra nel futuro, rivelando l’inesistenza del libero arbitrio, l’impossibilità dell’uomo di essere in grado di modificare gli eventi; perché essi si manifestano, si sono manifestati e si manifesteranno in un unico modo (magari cambiano le modalità, ma gli esiti saranno sempre gli stessi) che porterà sempre e comunque al punto di partenza. What happened, happened!

E’ come se ci fosse un eterno presente, nel quale i left behinders, con la coscienza di aver già vissuto un loro futuro, ripercorrono tratti della loro vita e della vita dell’isola prima del loro arrivo, vivendo a loro volta eventi determinanti per quel futuro che, irrimediabilmente, si manifesterà sempre nello stesso modo. La differenza sarà che, ciclo dopo ciclo, lo vivranno con la consapevolezza e la conoscenza del “come” si è evoluta la storia.

Secondo questo astruso assunto, paradossalmente alcuni dei misteri già visti nelle stagioni passate, sono giustificabili se attribuiti agli skip temporali successivi allo spostamento dell’isola provocato da Ben. Ciò sta a significare che se Ben non avesse girato la ruota il Beechcraft non sarebbe precipitato, Desmond non sarebbe naufragato, forse addirittura anche la Black Rock non sarebbe sull’isola, Jughead sarebbe esplosa invece che interrata e, dulcis in fundo l’Oceanic 815 non sarebbe precipitato.

In punto di morte, Charlotte rivela a Daniel che lui, quando lei era piccola e viveva sull’isola, le aveva detto di non tornarci mai più, altrimenti sarebbe morta. Lo stupore di Daniel è genuino e non attribuibile alla sua fallace memoria, quanto al fatto che Daniel, al momento della morte di Charlotte, non è ancora tornato indietro fino al tempo della Dharma Initiative, per cui non ha il ricordo di un evento che, nel suo presente, non ha ancora vissuto. In un probabile altro skip temporale si ritroverà contemporaneo di Dr. Candle e, con la coscienza di aver assistito alla morte di Charlotte, tenterà nonostante tutto di dissuaderla dal compiere, nel futuro, la ricerca delle sue origini, pena la morte.
Ma noi sappiamo che comunque il destino di Charlotte si compirà, perché ciò che accade nel passato (che è presente per i left behinders) ha già influenzato il futuro (che è il tempo presente) che, in tal modo, ha portato a vivere un certo passato.

Il presente che noi abbiamo visto era omnicomprensivo di tutte le variabili cui assistiamo durante i “viaggi nel tempo” dei left behinders. Variabili che non hanno “cambiato” il corso degli eventi, ma li hanno provocati tal quali li abbiamo già visti. Per assurdo, se questa serie continuasse ancora per diverse stagioni, è potenzialmente accettabile che assisteremmo ad ulteriori skip temporali che ineluttabilmente porterebbero sempre alla stessa conclusione.

Mi viene anche da pensare che alcune apparizioni e i sussurri possano essere giustificati da questa teoria: magari nel momento in cui i Losties sentivano le voci, intorno a loro c’erano i Left Behinders che li osservavano a debita distanza (hanno già dimostrato di non voler interagire con se stessi o con i loro compagni del “passato”). Più precisamente e con riferimento a quello che sinora abbiamo visto: quando Locke picchiava i pugni sulla botola e si accendeva il fascio di luce, poco distante c’erano i nostri viaggiatori del tempo. E quando Kate aiuta Claire a far nascere Aaron, Swyer era lì ad osservare. Esattamente come abbiamo visto nei recenti episodi, solo in una visione speculare.

In teoria dovremmo avere la possibilità di riordinare gli episodi alla luce di quelli che abbiamo visto sino ad ora e a quelli che vedremo fino alla conclusione della serie, frammentando la pellicola e intersecando tutti gli eventi in un’unica timeline.

A questo punto la parola fine è un eufemismo per fissare un punto di partenza in un tempo che è assolutamente relativo.

Teoria a cura di loislane

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