Pirati dei Caraibi 4 “Oltre i confini del mare”

Abbiamo visto da poco al cinema la quarta parte di una saga che ha appassionato il mondo, grandi e piccini, grazie al carisma interpretativo di Johnny Depp e a un tema che da secoli non fa che affascinare. Pirati dei Caraibi 4 “Oltre i confini del mare” non convince appieno, già dal titolo.Quello della saga precedente infatti era “Ai confini del mondo”

Ma di questo ahimè, dobbiamo ringraziare i traduttori italiani che da sempre fanno un ottimo lavoro in termini di traduzione titoli di film -inserire sarcasmo qui-.

Infatti gli americani hanno più fantasia di quello che vogliono farci credere in Italia e il titolo originale è di fatto “On stranger tides” che suona più o meno come “in cattive acque”, molto diverso quindi dal precedente “at world’s end” stranamente tradotto quasi abbastanza fedelmente con “ai confini del mondo”

A prescindere dai tecnicismi del titolo, questi pirati non convincono del tutto. Manca una trama avvincente e saporita come quella dei precedenti capitoli, mancano Keira Knightley e Orlando Bloom e le dinamiche del trio che avevamo amato con Depp, mancano le battute di spirito e assolutamente brillanti di Capitan Jack Sparrow, manca la verve di Gore Verbinski alla regia.

Mancano un po’ troppe cose per far decollare un film che dovrebbe avere già la strada spianata dal successo mondiale di quello che è diventato un vero e proprio world wide franchise.

Quello che non manca è, c’è poco da fare, un Johnny Depp strepitoso, che riesce a conquistarti anche solo guardando le miliardi di espressioni facciali che riesce a fare, seppur limitato da parecchie battute poco brillanti. Geoffry “Barbossa” Rush si ritrova menomato di un arto in questo capitolo, ma anche della verve di cattivo non cattivo dei precedenti capitoli; sarà che dopo averlo visto in splendida e inaspettata forma ne “Il discorso del re” ogni paragone ne risente.

Anche la neo mamma Penelope Cruz fa del suo meglio per adattarsi alla sceneggiatura e per entrare nei panni della piratessa ex fiamma di Capitan Sparrow (anche fisicamente, visto che quando hanno girato il film Penelope era molto incinta, tanto da essere sostituita dalla sua gemella, Monica, in alcune scene). Stessa cosa vale per il temibile Ian McShane che, nei panni del temibile Barbanera, non convince allo stesso modo di come faceva Waleran Bigod ne “I pilastri della terra”.

Insomma, per concludere, se amate Depp questo capitolo non potete perdervelo, anche solo per affetto. Se invece vi aspettate di divertirvi tanto quanto i capitoli precedenti…cambiate programma!

Rating: ★★★★★¾☆☆☆☆ 

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