V: 2009 vs. Lost – 1.04

Quest’episodio lo intitolerei – Vacciniamoci dalle paure con l’extasi

In quest’episodio si è approfondito un tema intavolato nella puntata precedente, degli argomenti che più attuali non si può, ma a dopo il continuo per Estasiarvi con noi e questi V.

Sia i V, ma anche l’Umanità vuole essere rassicurata, vivere in un mondo ovattato, in una saponetta che sa di alcova-utero materno, irradiati di luce accecante che ti fa chiudere gli occhi sulla realtà.

Questo è il discorso che le persone vogliono sentirsi dire:

Il Guru Anna: “Loro hanno me!”

“Nessun rimorso per gli errori commessi ieri. Il passato è passato. Nessun destino cupo, nessuna sorte ingovernabile, niente fame, niente malattia, niente paura, niente morte. Niente nel futuro, niente nel passato solo quiete. Luce. Calore. Il dolore sofferto, il dolore inferto ad altri è alle vostre spalle. Nessun rimorso, nessuna paura di ciò che verrà, solo il pulsare del tempo, che rafforza, che culla. Crogiolatevi nella mia luce. Consolatevi sapendo che sono qui. Non sarete mai soli”.
Tyler “Quello cos’era?” young zoc “Un regalo da parte di mia madre. Lo chiamiamo Estasi”.

Basta poco per cancellare il dolore per la perdita di un marito, basta poco a credere che i V siano la “cura” alle malattie del mondo, al cancro, a tutti i mali, specialmente quelli “interiori”.
Bastano 2 lucine per convincere tutti, Tyler (che cerebroleso com’è è sicuramente “quello giusto”), il Giornalista che in un secondo deve decidere e dare il consenso alla completa lobotomizzazione (però mi chiedo, non è già abbastanza “di parte”?), tutti gli Illuminati, o basta una stretta di mano, la moglie del soldato morto all’arrivo dei V, Tyler, un ex ribelle V che si è venduto e a sua volta rivende i ribelli della Colonna in cambio di un poco d’extasi.

Però c’è la parte ilare di tutto l’episodio, la “prevedibilità”, umana, del telefilm, e dei personaggi.
Dopo Tyler che vince il premio mongolino con le lucine d’oro viene il Prete che fa pure il saputello e si permette di dire ai suoi compagni di sventura che bisogna agire “d’astuzia”, tu proprio tu, che ancora non hai capito che non bisogna fidarsi di nessuno e che dopo l’assalto al magazzino, e i suoi compagni si son dati all’azione, lui per non essere da meno quasi torna indietro e scazzotta un V che passava di lì (anche per far colpo sulla bella del ballo, che subito apprezza come ce l’ha duro…. il pugno!), però gli lascia un biglietto da visita per l’assoluzione, giustamente il V ci tiene alla sua anima e va a pugnalare, per restituire il favore, il prete in chiesa.
Poiché bisogna fare gli eroi a tutti i costi, ma il dilemma resta: Man of science or man of faith, Uomo di scienza o uomo di fede, ah no questa è un’altra storia! Soldato o uomo di chiesa?

Se non ci rimette la tunica lo sapremo nella prossima puntata (marzo 2010), ma i nostri Jack-eroi son un po’ così, uomini d’azione fino al midollo, anche se non hanno le phisique du role.

…to be continued

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