Le Lost recensioni – 4.11 – Cabin Fever (Henry Gale)

Iniziamo da questa settimana quella che speriamo sia un’iniziativa che incontrerà il vostro favore.

Abbiamo intenzione di postare qui le recensioni (più o meno “serie”) dei nostri autori preferiti, apriamo le danze con la recensione della 4.11 “Cabin Fever”, firmata da Henry Gale

buona lettura

Ciao a tutti ragazzi (e ragazza) oggi si che è stata davvero una puntata strana…
Prima di tutto, scopriamo (strano non l’avrei mai detto) che Locke è stato sfigato praticamente dal giorno in cui è venuto al mondo… persino la madre appena lo vede scappa terrorizzata.
Nell’arco della sua infanzia poi, tra un pestaggio e l’altro dai bulli della sua scuola, riceve visita dal immortale Alpert… anche detto l’uomo senza età… che poi tra l’altro mi ha fatto insorgere una domanda semplice ma importante:
MA SE SULL’ISOLA LE DONNE NON POSSONO AVERE FIGLI, COME FANNO AD ESSERCI DEI “NATIVI”?!
Ma lasciamo da parte queste quisquilie e concentriamoci sulla puntata, “Cabin Fever”. Per un momento ho temuto sul serio che avesse qualcosa a che vedere con l’orridissimo film di Eli Roth… ma grazie a dio nulla c’entra e tutta la storia s’incentra sulla ricerca della capanna di Jacob.
Dunque oggi penso abbiamo polverizzato tutti i record di “fantasmi” mai registrato in una puntata di Lost:
-prima di tutto il vecchio maestro di Benjamin, il defunto HORACE… che scopriamo essere l’architetto della capanna maledetta. Il vecchio Jacob per riconoscenza poteva almeno dirgli che Ben voleva gasarli tutti a morte…
-in secondo luogo il buon vecchio Dr. Christian Shephard, l’alcolizzato che praticamente tutti i passeggeri dell’aereo hanno conosciuto in un modo o nell’altro… naturalmente da buon prezzemolino onnipresente lo ritroviamo qui come assistente personale di Jacob
-terza (forse) la povera Claire, che sembrava essere scampata al colpo di bazooka durante la guerra ad Otherville ma evidentemente sarà morta in seguito ad una settimana di pranzi preparati da Locke…
Sulla nave intanto i boaties per passare il tempo si ammazzano a vicenda, non contenti già dell’alto tasso di suicidi nelle ultime puntate, mentre Micheal a quanto pare è diventato immortale per volontà dell’isola: dovranno essere i sopravvissuti della spiaggia a linciarlo vivo quando si rifarà vivo. D’altronde Dio ti ama come ha amato Jacob.
Il capo dei mercenari Keamy infatti scarica sul dottore e sul capitano della nave la sua frustrazione di non poter uccidere Micheal, mentre prepara una seconda incursione armato di un “telecomando ascellare” (chiedo scusa ma non ho capito cos’era quella roba) con cui mettere a ferro e fuoco l’isola… sinceramente a sto punto non capisco perchè il vecchio Wildmore non sganci direttamente una bomba nucleare sull’isola invece di fare tante storie con aeroplani falsi e squadre di scienziati che finora non HANNO FATTO ASSOLUTAMENTE NULLA a parte un esperimento con 2 cronometri, ricatti da 3,2 milioni di dollari e farsi sgamare come babbei da un dentista mentre parlano in codice con la nave.
Insomma sembrava difficile alla luce del finale di 3za stagione incasinare ancora di più questo benedetto telefilm, ma invece complimenti agli autori MISSIONE COMPIUTA perchè arrivati alla Season Finale gli spettatori hanno ancora le idee più confuse che mai.
Aspettiamo quindi la prossima ed ultima doppia puntata di questa stagione, con Jack che naturalmente come al solito non ha capito una mazza e prepara un esodo di massa dei sopravvissuti verso i fucili spianati dei soldati della nave… e con Bengiamino, Locke ed Hurley che preparano ad organizzare il “trasloco” dell’isola su ordine di Jacob. D’altronde come dice anche il titolo della prox ed ultima puntata “There’s No Place Like Home” ovvero “Non c’è miglior posto di casa tua”…

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