Le Lost recensioni: 4.13 – 4.14 There’s no place like home (Part 2 – 3) (Henry Gale)

Anche per questo finale di stagione pubblichiamo alcune recensioni sui due episodi finali. Lo stile è particolare e spesso graffiante. Per chi vuole leggere sempre gli stessi resoconti, consigliamo di non andare avanti… Cominciamo con Henry Gale…

Finalmente qui in Piemonte ha smesso di piovere.
Con tutti gli allarmi alluvione lanciati nei giorni scorsi, stavo preparando anch’io un bel canotto come Faraday per portare in salvo la mia famiglia… mentre mio fratello probabilmente sarebbe rimasto in cantina a smanettare con la manopola della caldaia dicendo “We have to move il condominio”

Stronzate a parte, oggi è spuntato il sole, l’assicurazione mi ha dato ragione in un incidente ed è uscita la 4ta season finale di questo magnifico telefilm.
E’ una fantastica giornata, insomma.

Che devo dire di quest’ultima doppia puntata?
Bella bella bella e ancora bella… mi è piaciuta proprio e non vedo l’ora di vedere la futura 5ta serie. Potessi anch’io viaggiare nel tempo come i Lostiani…

Ma andiamo per ordine.
Dunque l’agguerito esercito di WildMore resiste a malapena per qualche minuto dopo i titoli d’apertura… tranne naturalmente il “figlio di ‘ndrocchia” Keamy che è eletto all’unanimità come “Bastard Number One” di questa quarta stagione.
Al povero Keamy infatti non piace la solitudine e se deve morire preferisce tirarsi appresso più gente possibile, preferibilmente colleghi, donne incinte e marinai assortiti a bordo della sciagurata nave da carico al largo dell’isola.

Gli OTHERS (che non vedevamo da un pezzo) infatti tendono un’imboscata degna di Rambo2-LaVendetta ai soldati superstiti che tengono in ostaggio Bengiamino, sgominando il manipolo di uomini e liberando anche Kate che naturalmente non aveva saputo resistere alla tentazione troppo forte di farsi catturare un’altra volta… buon per lei che super-Sayid ingaggia un duello freestyle contro Keamy sfoggiando alcuni passi di danza degni di SarannoFamosi e facendosi aiutare in extremis dal buon Alpert che spara alla schiena del suo avversario, in maniera forse anti-sportiva ma senz’altro più che efficace per salvare l’iracheno dall’infoiato mercenario di WildMore.

Bengiamino così può raggiungere finalmente la stazione Orchidea dove Locke è intento a fumarsi tutti i fiori della serra per capire dove si nasconde il passaggio segreto… spiegando nel frattempo a Jack, il quale dopo quattro serie di spiriti, fantasmi e rifugi segreti non ha ancora accettato il fatto che nell’isola ci sia qualcosa di insolito, che il suo destino non è di lasciare l’isola e che se lo facesse il rimorso (per usare le sue stesse parole) lo divorerebbe dall’interno.

Jack però naturalmente non ne vuole sapere e insieme a Sawyer, Hurley ed una confezione di cracker scaduta da 10 anni si avvia nuovamente verso l’elicottero dove Lapidus è sotto la cura esperta di Kate che cerca di “smanettarlo” (per favore non sorridete) ma viene prontamente sostituita da Sawyer, che con una bella sega (dai davvero, non sorridete) risolve il problema liberando il pilota e accomodandosi sull’elicottero per il ritorno a casa dicendo trionfante “Il posto vicino al finestrino è mio”.

Nel frattempo sulla nave Micheal ha la geniale idea per bloccare la “bomba a morte” di Keamy:
“spruzziamola con del refrigerante!!”. Dilla tutta la verità, avanti Micheal: anche tu hai giocato a MetalGearSolid 2…
Jin intanto mette a frutto il suo master in lingua inglese balbettando “yes” e “not” ad ogni filo della bomba che Desmond cerca di staccare… peccato non abbia imparato anche il vocabolo “aspettatemi” che in seguito gli sarebbe tornato utile…

Nel laboratorio sottoterreno della serra intanto Bengiamino sta spostando tutti gli oggetti dentro una stanza… vi giuro che in quel momento ho pensato che fosse così che voleva “spostare” l’isola, un pezzo alla volta!!
Locke per ammazzare il tempo guarda un altro filmino della Dharma (l’ennesimo) che forse alla fine scopriremo come una produttrice di serial televisivi anzichè una società di scienziati pazzi… e noi ci troviamo ancora a che fare con il solito giapponesino NAMASTE meglio conosciuto come Marvin Candle, Dr. Mark Wickmund e da oggi anche Dr. Edgar Halliwax.
Il marchingegno nel frattempo è pronto e strapieno di oggetti metallici come il Dr.Namaste aveva consigliato di non fare… ma d’altronde dopo Enter77 il buon John Locke ha deciso di non seguire le istruzioni al dettaglio e assieme a Ben si accinge a “spostare” l’isola quando…

TATAAAAM!!! Nella migliore tradizione di DieHard, dove il tipo impiccato/sparato/schiacciato da un elicottero durante un esplosione… alla fine è ancora vivo!!!
Ecco quindi di nuovo in scena l’instancabile (ma stancante) Keamy, che spiega come il telecomando ascellare in realtà sia un monitor per il cuore… se Keamy muore la barca esplode.
All’urlo di battaglia “non me ne può fregar di meno” Bengiamino lo riempie di coltellate e lo lascia sanguinante ai piedi di uno stupefatto ai piedi di Locke, il quale domanda “E adesso la bomba sulla barca?”
“Saranno cazzi di quelli sulla barca” risponde amorevolmente Bengiamino.

L’elicottero di Lapidus intanto perde benza e per risparmiare abbastanza da pagare il casello Sawyer si getta in mare… arrivando poi sulla spiaggia davanti a Juliet che sta festeggiando l’apocalisse con una buona bottiglia di Rum.
I losties così arrivano sulla barca e fanno il pieno appena in tempo per rialzarsi ed allontanarsi dalla bomba che esplode sotto al naso di Micheal, non prima della solita apparizione dell’ormai onnipresente padre di Jack… ed il povero Jin purtroppo non fa in tempo a prendere l’ultimo volo disponibile per salvarsi la pelle, sotto gli occhi di Sun che scopriamo in grado di imprecare sia in inglese che coreano e che implora Lapidus di tornare a salvare il marito… “Niente da fare” risponde il pilota “Oceanic SEVEN suona troppo male ed è difficile da ricordare…”

Bengiamino intanto consiglia a Locke di tornare in mezzo agli Others, ormai sarà lui a doverli guidare nelle prossime serie (annamo bene) e si cala giù per un tunnel spazio/dimensionale/catartico che sbuca in una grotta ghiacciata con una immensa ruota da girare ma senza la Zanicchi che dice “Ok il prezzo è giusto”.
Ringraziando Jacob quindi attiva il meccanismo che “smaterializza” l’isola in un lampo di luce accecante… sotto gli occhi increduli dei futuri “oceanic six” finiti in mare dopo l’esplosione. Jack naturalmente non crede affatto allo “spostamento” dell’isola ma afferma che in realtà si trovano tutti dentro Matrix. E’ molto più logico.

Un’altra nave arriva quindi in soccorso dei sopravvissuti… e con molta sorpresa sentiamo i marinai parlare portoghese “Ola ola Cristiano Ronaldo Josè Mourinho” e sul balconcino come una novella Giulietta chi poteva esserci se non la perennemente affranta e bisognosa d’amore PENELOPE? Finalmente la lunga ricerca del suo amato Desmond è finita e aspettando la (sicura) vendetta del padre i due si scambiano bacini ed effusioni varie come due teenager sul pullmino della scuola.

Il cerchio è chiuso, quindi, gli Oceanic Six si allontanano a bordo di un gommone preparando le balle da raccontare al mondo e giurando segreto su tutto ciò che è successo dal Pilot fino ad ora… nei flashback del futuro infatti vediamo (finalmente!!) Walt che va a trovare Hurley in manicomio. “Mio padre è vivo vero?” chiede speranzoso e il panzuto malato di mente annuisce dicendo “Certo stai tranquillo, basta che si è girato dall’altra parte quando gli sono esplosi i 200chili di esplosivo in faccia…”.
In nottata si aggira poi Sayid che più che ammazzare il tempo, ammazza chiunque… e fa “evadere” Hurley dal Santa Rosa dicendo di portarlo in un “posto sicuro” (certo, stai sicuro che finisci male)

Riprendiamo anche Jack da dove l’avevamo lasciato, al suo WE HAVE TO GO BAAAAAACK ed a Kate che inchioda e scende dalla macchina dicendo “Ma ci hai fracassato i cosiddetti per 4 serie che volevi andartene… ed ora vuoi tornare???”
La povera Kate ha già infatti i problemi suoi… incubi notturni nei quali c’è una figura accovacciata sul piccolo Aaron che lei minaccia con “Stai lontano da mio figlio!!”, prima d’accorgersi che in realtà si tratta del fantasma di Claire che dice “Veramente sarebbe MIO figlio, ma comunque mi basta che lo tieni lontano dall’isola e dalla playstation…”

Ed infine la scena madre che tutti aspettavamo da 14 puntate: chi cavolo c’è dentro la bara??
Ebbene sotto gli occhi di Jack e Bengiamino che disquisiscono su “quanto si stava bene sull’isola” e quanto “weavetogobaack” all’isola vediamo il cadavere di John Locke disteso nel giaciglio… con un espressione più allegra di quanto normalmente gli si vedeva da vivo e che scopriamo che, vivo o morto, dovrà anche lui tornare assieme agli oceanic-six per fare contenta l’isola e Jacob.

Ci siamo spiegati? Oppure avete ancora domande? Il fumo nero? Il piedone?
La scatola magica (x-box) intanto abbiamo scoperto che non è il mulino a mano per spostare l’isola… una degli scienziati è in realtà una nativa… il giapponesino acchiappafantasmi è rimasto infatti con lei sull’isola mentre Faraday è rimasto sul gommone in chissà quale limbo spazio-temporale…
E naturalmente il mistero più grosso era e resterà sempre: JACK MA PERCHE’ NON TI FAI LA BARBA???

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